Napoli, al Rione Sanità rinasce il Vicolo della cultura

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A Napoli in via Montesilvano, nel cuore del Rione Sanità si trova il primo Vicolo della Cultura di Italia dove arte e libri si mescolano per avviare un lento ma costante processo di cambiamento.

Si tratta di una piccola, grande rivoluzione quella che è partita da via Montesilvano già sede di due beni confiscati alla camorra e gestiti dall’associazione Opportunity che ha ideato il progetto Il Vicolo della Cultura. Sabato 30 dicembre, dopo sei lunghi mesi di ristrutturazione, saranno inaugurati i beni confiscati nella loro nuova veste e le tante opere che abbelliscono il Vicolo potranno nuovamente essere ammirate dopo il lungo restauro.

Opportunity: la cultura e l’impegno sociale per la rinascita di una intera città

Opportunity è stata fondata da Davide d’Errico, nipote di Lucio D’Errico un imprenditore napoletano ucciso dalla criminalità organizzata per essersi rifiutato di pagare il pizzo al clan della zona. Il vicolo della cultura, così come gli altri beni confiscati che si trovano in via Montesilvano, sono dedicati alla sua memoria. Chiunque dovesse entrare nel Vicolo avrà subito la sensazione di passeggiare in una biblioteca a cielo aperto, luminosa e colorata.

Questo lo si deve essenzialmente alle numerose edicole culturali che si trovano lungo il percorso. Si tratta di installazioni a muro che, riprendendo nella forma le più note edicole votive, si presentano come originali raccoglitori di libri, consentendo a chiunque di prenderli gratuitamente. Le edicole culturali hanno anche una altra particolarità che rappresenta l’unicità di questo posto: al posto della iconografia religiosa ripropongono le frasi ed i volti degli artisti napoletani più noti.

Camminando nel vicolo sarà, quindi, possibile ammirare il volto di Totò, Eduardo De filippo, Sophia Loren, Pino Daniele e tanti altri personaggi celebri che hanno reso grande il nostro paese nel mondo, recuperando così quel senso di appartenenza che serve per ridare speranza ad un intero quartiere.

Il Vicolo della Cultura, simbolo di riscatto sociale e di rigenerazione urbana

La magia aumenta se pensiamo che le edicole culturali di notte si illuminano rendendo più sicura la strada e contribuendo ad attrarre cittadini e turisti. Dietro tutto questo c’è anche un messaggio simbolico: la luce viene emanata dai libri a significare che un vero cambiamento si può avere solo partendo dalla cultura e dalla valorizzazione delle proprie radici. Nel vicolo della cultura, pertanto, sarà anche possibile ascoltare le varie storie che hanno animato questa strada nel corso degli anni.

Grazie ai progressi tecnologici e ad un sapiente lavoro di ascolto e di studio del territorio e dei suoi cittadini, aneddoti e fatti storici che hanno reso unica questa strada sono stati trasformati in podcast grazie ad un lavoro di produzione che ha coinvolto artisti, musicisti e videomaker ed  installate a muro con la tecnologia QR CODE così che chiunque possa gratuitamente ascoltarne la narrazione grazie alla  voce di Lino Guanciale, Marco D’Amore, Sonia Bergamasco e Giobbe Covatta e lasciarsi  trasportare nella sua magia.

Il Vicolo della cultura diventa così un modello di rigenerazione urbana che attraverso il coinvolgimento di università, enti del terzo settore ed amministrazioni locali cerca di trasformare quartieri popolari in vere e proprie mete turistiche , dimostrando che con la cultura e la creatività è possibile cambiare le sorti di un’intera collettività.

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