Da Benevento il ricordo dell’economista Augusto Graziani a 10 anni dalla sua scomparsa

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“L’insegnamento di Augusto Graziani / tra teoria e politica economica, a dieci anni dalla scomparsa”, questo il titolo dell’interessante convegno svoltosi a Benevento nella due giorni del 9 e 10 maggio, organizzata dal DEMM (Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi Quantitativi) dell’Università degli Studi del Sannio, con il patrocinio della Società Italiana di Economia, dell’Accademia Pontaniana, dell’AISPE (Associazione Italiana del Pensiero Economico), della Scuola di Governo del Territorio, del Consorzio Promos Ricerche e della rivista Economia e Politica.

Ancora una volta, dall’Università degli Studi del Sannio, guidata in modo lungimirante dal Rettore Gerardo Canfora,  ricordando l’insigne economista napoletano, giunge un contributo importante sia alla ricerca scientifica ed all’analisi dei più appropriati modelli di sviluppo e di politica economica, che  al dibattito – sempre attuale – sulla questione meridionale  e sulle divergenze regionali.

Del resto, le premesse sulla rilevanza dell’evento non lasciavano dubbi, guardando alla composizione del comitato scientifico messo in campo,  che ha visto la partecipazione degli economisti Riccardo Realfonzo, Rosa Canelli e  Giuseppe Fontana dell’Unisannio (anche nella veste di organizzatori) e di altri illustri  loro colleghi, come  Guglielmo Forges Davanzati dell’Università del Salento, di Marco Veronese Passarella dell’Università dell’Aquila e di Emiliano Brancaccio, sempre dell’Unisannio.

La figura di Augusto Graziani e il suo insegnamento

Augusto Graziani, nato a Napoli il 4 maggio 1933, si spegneva il 5 gennaio del 2014 sempre nella città d’origine  ed è annoverabile tra i più grandi economisti del ‘900, noto  per la chiarezza espositiva del suo pensiero e la robustezza delle sue argomentazioni. Nel 1962 diviene professore di economia politica presso l’Università di Catania e nel 1965 ottiene la cattedra  di politica economica presso l’Università “Federico II” di Napoli; dal 1989 è ordinario di economia politica presso la facoltà di economia e commercio dell’Università “La Sapienza” di Roma. Graziani è noto per avere elaborato la Teoria del Circuito economico , di cui è considerato uno dei fondatori; il suo metodo di indagine si ispira all’analisi degli antagonismi tra le classi sociali che era tipica degli economisti classici e di Marx, e che anche Keynes utilizzò nel Trattato della moneta e in altre opere.

Intensa la sua  attività di studio e ricerca sul circuito monetario e in generale sulla teoria monetaria postkeynesiana; significative anche le sue collaborazioni esterne, come quella con Manlio Rossi- Doria al Centro di Specializzazione di Portici.

Ebbe anche un’esperienza politica durante la XI legislatura, quando fu  proclamato senatore della Repubblica. Nel suo ricco curriculum ricordiamo che fu presidente della Società nazionale degli economisti  e membro dell’ Accademia Nazionale dei Lincei, dell’Accademia delle scienze di Torino , della Fondazione Luigi Einaudi di Torino, del consiglio direttivo della Fondazione Gramsci   e dell’advisory board dello European Journal of the History of Economics Thought.  

Numerosi gli economisti italiani che hanno tratto ispirazione dai contributi di Graziani nel campo della teoria e della politica economica;  tra di essi, ricordiamo Riccardo Bellofiore, Emiliano Brancaccio, Giuseppe Fontana, Riccardo Realfonzo, tutti presenti anche al simposio beneventano.

Il seminario beneventano e i suoi protagonisti

Dopo i saluti del Sindaco Clemente Mastella e la relazione introduttiva del Rettore Gerardo Canfora e di Louis-Philippe Rochon, l’apertura dei lavori si è avuta  nel pomeriggio  di ieri (9 maggio) con  le prime due sessioni.

Le sessioni di lavoro del 9 maggio

Nella prima sessione, dal titolo “Graziani tra teoria e politica”  si sono avvicendati: Guglielmo Chiodi (Università La Sapienza)  con una relazione su “Augusto Graziani e la dimensione ‘politica’ della teoria economica”;  Stefano Lucarelli (Università di Bergamo) e Hervé Baron (Ricercatore indipendente) su  “Il circuito monetario come chiave di lettura della storia operaia degli anni Settanta in Italia” ; Rosario Patalano (Università di Napoli Federico II) con una relazione su “Per una critica della politica economica: Augusto Graziani interprete della crisi degli anni Settanta”;  Lilia Costabile (Università di Napoli Federico II)  su “Il modello di crescita di Graziani tra teoria economica ed analisi applicata” ed Emiliano Brancaccio (Università del Sannio) con un’analisi su “Sraffa dopo Graziani”.

Nella seconda sessione, dal titolo “Graziani e il modello di sviluppo dell’economia italiana”  si sono avvicendati: Adriano Giannola (Presidente SVIMEZ), collegato da remoto, con una relazione su “Augusto Graziani, l’economia dello sviluppo vs i distretti del Made in Italy e la specializzazione flessibile””;  Guglielmo Forges Davanzati (Università del Salento)  con “Le divergenze regionali in Italia nell’analisi di Augusto Graziani”; Vittoria Ferrandino, Guido Tortorella Esposito e Carmen Vita (Università del Sannio) che, con la loro analisi, si sono interrogati sulle questioni ancora irrisolte nel Mezzogiorno, con  “È ancora Mezzogiorno. Attualità del pensiero di Augusto Graziani”; Alberto Zazzaro (Università di Napoli Federico II)  che ha ripreso la questione con “Tra scienza economica e politica. Il Mezzogiorno e l’economia italiana nel pensiero di Augusto Graziani”;  a chiudere,  Rosaria Rita Canale (Università di Napoli Parthenope) con un intervento su “Dualismo territoriale e questione meridionale: la lezione di Graziani per l’Unione Monetaria Europea”.

Le sessioni di lavoro del 10 maggio

Nel corso della giornata di oggi (10 maggio)  si sono tenute le ultime tre sessioni di lavoro, con le prime due al mattino.

La terza sessione, dal titolo “Graziani e la teoria del circuito monetario”, ha visto la presenza di  Marco Veronese Passarella (Università dell’Aquila) con una relazione su “Modellando la teoria del circuito monetario di Graziani”; di  Sergio Cesaratto (Università di Siena) con  “Graziani, moneta endogena e crescita guidata dalla domanda” e di  Stefano Figuera e Andrea Pacella (Università di Catania)  con un intervento su “Banche e intermediazione in Augusto Graziani”.

A seguire la quarta sessione, con lo stesso titolo, alla quale hanno partecipato:  Giorgio Gattei (Università di Bologna)  con una relazione su “Keynes dopo Graziani: la moneta conta sempre due volte”; Rosa Canelli, Giuseppe Fontana e Riccardo Realfonzo (Università del Sannio) con un’analisi su “Finanziamento della produzione, circolazione monetaria e Shadow Banking System”;  Massimo Cingolani (European Investment Bank) con un intervento su “Finanziarizzazione e teoria del circuito monetario di Augusto Graziani” ; a chiudere, Alberto Botta (University of Greenwich), Eugenio Caverzasi (Università dell’Insubria) e Daniele Tori (Open University) che hanno approfondito la tematica “La realizzazione del profitto nel circuito monetario”.

L’intervista ad Augusto Graziani

La quinta e ultima  sessione di lavori del simposio beneventano, dal titolo “Graziani nella tradizione teorica eterodossa”,  è stata preceduta  dalla proiezione inedita di una suggestiva intervista RAI ad Augusto Graziani sulla teoria del circuito di Wicksell, proposta da Maria Cristina Marcuzzo (Università La Sapienza) dal titolo “L’interpretazione di Wicksell proposta da Graziani” .

 A seguire gli interventi di:  Gennaro Zezza (Università di Cassino), con una relazione su “La teoria del circuito monetario: l’impatto del pensiero di Augusto Graziani sugli sviluppi dell’economia monetaria” , e Riccardo Bellofiore (Università di Bergamo)  con un’analisi su “La teoria del valore marxiana come teoria macro-monetaria della produzione capitalistica: Augusto Graziani su valore e moneta”.

Nel corso dei lavori, numerosi anche gli interventi programmati a distanza da parte di economisti di fama internazionale, che hanno voluto testimoniare  l’importanza dell’economista napoletano e l’insegnamento che ci ha lasciato, che è vivo e che ancora  illumina studi e ricerche in tutto il mondo.

Il ricordo della famiglia

Al ricordo di Augusto Graziani, celebrato –  a dieci anni dalla scomparsa –  con la due giorni beneventana,  si sono unite  la moglie Angela e le figlie Alessandra e Rebecca, che hanno seguito in prima persona tutti i lavori.

Particolarmente significativa la presenza, tra i protagonisti, di numerosi allievi di Augusto Graziani, tra cui Guglielmo Forges Davanzati, Lilia Costabile, Alberta Zazzaro, Gennaro Zezza e Riccardo Realfonzo, oggi economisti di rilievo internazionale,  che hanno tratto ispirazione dai contributi di Graziani nel campo della teoria e della politica economica.

Anche all’autore di questo articolo, che è stato allievo di Augusto Graziani  quando questi alla fine degli anni ’80 teneva la cattedra di politica economica all’Università di Napoli, piace ricordare la grandezza dell’economista napoletano e degli insegnamenti ricevuti che ancora oggi ispirano il suo pensiero e la sua attività professionale.

Le figlie di Augusto Graziani: Rebecca e Alessandra e la moglie Angela
La signora Angela (la moglie di Augusto Graziani)

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