Il pacifismo ad orologeria di Matteo Salvini scatena l’ironia del web. A Di Martedì, su La7, mostrato servizio in cui il leader della Lega faceva campagna elettorale sulla legittima difesa armata.
Salvini dalla legittima difesa al pacifismo: “Quando sento parlare di armi non sono mai felice”
“Credo che la telefonata tra il Santo Padre e Zelensky sia la chiave. L’uomo di governo che sta lavorando di più per la pace è il Santo Padre. Quando sento parlare di armi non sono mai felice”. Questo è un breve estratto dell’Ansa al discorso che Matteo Salvini ha tenuto dopo l’intervento di Zelensky alle camere unite del Parlamento italiano. Dichiarazioni, queste, che a chi ha la memoria corta certamente non diranno nulla. Sicuramente qualcosa l’hanno detta al web che si è letteralmente scatenato.
Il Salvini pro legittima difesa (armata) era solerte mostrarsi in pubblico imbracciando varie tipologie di armi. Per conquistarsi le simpatie non soltanto di chi la legittima difesa la riteneva necessaria ma anche, e soprattutto, di coloro che hanno una grande “passione” per le armi da fuoco. Il Salvini pacifista non è passato inosservato: la sua metamorfosi pacifista è divenuta un cult sui giornali e nei programmi tv. Ieri sera, su La7, a Di Martedì da Floris è stato mostrato un servizio di Salvini che, nel corso degli anni, svolgeva una campagna elettorale aggressiva a favore della legittima difesa armata. Paradossale che risulti legittimo (per Salvini) uccidere un ladro che entra in casa d’altri mentre non lo sia una resistenza armata contro la Russia.
Questa contraddizione non è passata inosservata, si diceva, sul web. La rete è stata letteralmente inondata di foto che ritraggono Salvini imbracciare qualsiasi genere di arma: dai mitra ai fucili passando per armi di grosso calibro. Non proprio uno spot per il pacifismo.
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