In Senato ricordata la figura di Don Riboldi, Vescovo anticamorra

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Don Antonio Riboldi, un ricordo che non passa, le sue azioni non devono essere dimenticate: nella mattinata di mercoledì 21 giugno, presso la Sala Zuccari del Senato, si è svolto un incontro riguardante la figura di Don Antonio Riboldi, figura carismatica, che ha sempre profuso il suo impegno per la legalità e per la dignità umana.

Un confronto, realizzato su iniziativa del senatore di Fratelli d’Italia Sergio Rastrelli, che ha visto il ricordo della figura di Don Riboldi, Vescovo di Acerra, ma ancora prima, per circa venti anni parroco nel Belice terremotato, fu lui ha portare, a febbraio del 1976 i bimbi di Santa Ninfa nelle sedi istituzionali per dire che le promesse dovevano essere mantenute e la ricostruzione invece non era mai avvenuta. Nel 1982 alla testa degli studenti fu il primo a marciare contro la camorra. Si potrebbe definirlo un eroe della Chiesa, in dialogo e spesso in polemica con le istituzioni.

A tal proposito, nel centenario della nascita e a 40 anni dalla storica mobilitazione contro la criminalità organizzata, si è voluto dedicare questo evento a questa figura che ha donato tanto alla comunità.

In Senato ricordata la figura di Don Riboldi, Vescovo anticamorra

Sono intervenuti Pietro Perone, giornalista, autore del libro “Don Riboldi 1923-2023 Il coraggio tradito” (Edizioni San Paolo), l’ideatore della meritevole iniziativa, il Senatore Sergio Rastrelli, componente della commissione Antimafia, il Prof. Rocco Buttiglione, filosofo della politica, il Presidente Luciano Violante, Presidente della Fondazione Leonardo e Presidente emerito della Camera dei Deputati.

L’evento è stato moderato da una delle firme più importanti del panorama giornalistico, Francesco de Core direttore de “Il Mattino”. Tra le autorità presenti la Presidente della Commissione Antimafia On.le Chiara Colosimo, la quale ha tenuto a sottolineare la figura del Vescovo e i risultati raggiunti nella lotta alla criminalità organizzata, soprattutto a livello di cambiamento di coscienze.

ll libro di Perone, che ha per protagonista il Vescovo Riboldi, è un contributo per difendere la memoria e raccontare una stagione di grande speranza e soprattutto di coraggio che Don Riboldi, come voleva essere chiamato, riuscì a insegnare a più generazioni di giovani. Come ha sottolineato l’autore, purtroppo l’esempio del vescovo è stato in larga parte dimenticato, anche nella città di Acerra e di lui, a distanza di cinque anni dalla morte, non era rimasta traccia della sua opera meritoria.

Pietro Perone, giornalista, caporedattore de Il Mattino di Napoli segue le vicende politiche del nostro Paese, dopo essersi occupato di criminalità organizzata e aver seguito l’inchiesta sul delitto del collega Giancarlo Siani che ha portato alle condanne di mandanti e killer: il dovere della verità come il Vescovo ha insegnato essendo stato egli stesso uno dei suoi “ragazzi” che all’epoca sfidarono la camorra di Cutolo e dei suoi avversari.

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