Turchia, calciatore israeliano arrestato dopo gesto pro ostaggi

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Un calciatore israeliano dell’Antalyaspor, Sagiv Jehezkel, sarebbe stato arrestato in Turchia per incitamento all’odio dopo aver fatto un gesto controverso durante una partita.

Questo evento ha suscitato molte polemiche e ha portato alla reazione del club e della Federcalcio turca. Nel frattempo, le autorità israeliane stanno facendo tutto il possibile per ottenere il rilascio del giocatore. Scopriamo i dettagli di questa vicenda che sta attirando l’attenzione di molti.

Il gesto che ha sollevato polemiche e provocato l’arresto

Come riportato da Italpress, Il 28enne attaccante, dopo aver segnato nella partita contro il Trabzonspor, ha mostrato sul polso sinistro una scritta sulla benda: “100 days. 7-10”, con tanto di Stella di David. Un messaggio che si riferisce ai giorni di cattività degli ostaggi in mano ad Hamas del 7 ottobre scorso e che ha sollevato un polverone.

Le autorità turche hanno quindi deciso di arrestare il calciatore per “incitamento all’odio” e “propaganda terroristica”. La vicenda ha scatenato un acceso dibattito sui limiti della libertà di espressione e sulle tensioni politiche nella regione del Medio Oriente.

La reazione del club e della Federcalcio turca

La reazione del club e della Federcalcio turca è stata immediata e decisa. Il presidente del Trabzonspor, il club in cui milita il calciatore israeliano, ha preso le distanze dal gesto compiuto dal proprio giocatore e ha condannato fermamente l’incitamento all’odio. Inoltre, la società ha annunciato l’avvio di un’indagine interna per valutare eventuali provvedimenti disciplinari nei confronti del calciatore. Anche la Federcalcio turca si è espressa sulla vicenda, definendo il gesto del giocatore “inaccettabile” e sottolineando l’importanza del rispetto reciproco tra le nazioni e le culture. La reazione del club e della Federcalcio turca dimostra la gravità dell’accaduto e l’impegno delle istituzioni sportive nel contrastare ogni forma di discriminazione e di incitamento all’odio.

Le mosse delle autorità israeliane per ottenere il rilascio del calciatore

Jehezkel è stato subito sospeso dal suo club, che ha poi annunciato di voler risolvere unilateralmente il contratto, una presa di posizione che ha ricevuto il sostegno della Federcalcio turca.

Secondo “Ynet”, intanto, le autorità israeliane si sarebbero già mosse per ottenere il rilascio di Jehezkel, in forza all’Antalyaspor dallo scorso settembre.

contributo esterno

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