Silvio Berlusconi: la malattia e la morte del “Cavaliere”

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Oggi, all’età di 86 anni, Silvio Berlusconi, ex primo ministro italiano, leader di Forza Italia e fondatore di Mediaset, è deceduto presso l’ospedale San Raffaele di Milano.

Berlusconi: la malattia

Il 5 aprile, Berlusconi aveva già dovuto essere ospedalizzato a causa di una polmonite derivante dalla sua leucemia mielomonocitica cronica. Dopo 45 giorni di ricovero, compresi 12 giorni trascorsi in terapia intensiva, era stato dimesso.

Successivamente, i suoi medici avevano chiarito che l’ex premier era malato da tempo e stava seguendo un trattamento chemioterapico.

Nel corso degli ultimi anni Berlusconi aveva avuto diversi problemi di salute e aveva anche subito alcune operazioni piuttosto delicate: tra le più recenti ci fu nel 2016 un intervento al cuore per la sostituzione della valvola aortica, e nel 2019 un’operazione d’urgenza per un’occlusione intestinale.

Nonostante le difficoltà di salute, Berlusconi è sempre rimasto alla guida del partito di centrodestra da lui fondato, Forza Italia. Alle elezioni del 25 settembre 2022, è stato eletto senatore, facendo così ritorno in Parlamento dopo una lunga assenza di nove anni.

La morte

Alle ore 09:30 di oggi, 12 giugno 2023, Silvio Berlusconi si è spento presso il San Raffaele di Milano, dove era stato ricoverato il venerdì 9 per sottoporsi a ulteriori accertamenti in relazione alla sua leucemia.

Nella mattinata, i familiari, tra cui il fratello Paolo e i figli Marina, Eleonora, Barbara e Pier Silvio, sono giunti all’ospedale.

Immediate le reazioni del mondo politico e non solo: dagli alleati di governo, primo tra tutti Matteo Salvini che, presente a Lesa per inaugurare una nuova sede della Guardia Costiera commenta: “Un grande amico del lago Maggiore un grande italiano ha deciso di salutarci proprio oggi. Chiedo un minuto di silenzio per Silvio Berlusconi” all’opposizione, passando per presidenti di regione, ministri ed ex primi ministri.

La morte del “Cavaliere” ha generato una vasta gamma di reazioni politiche, con i suoi sostenitori più affezionati che hanno sottolineato le sue doti imprenditoriali, il carisma e la politica incentrata sulla riduzione delle tasse, non dimenticando la sua abilità nel mantenere ottime relazioni sia con gli Stati Uniti che con la Russia.
D’altro canto, i suoi oppositori lo hanno criticato su questioni di etica pubblica, partendo dagli scandali legati alle sue relazioni con le donne e arrivando al conflitto di interessi derivante dalla sua posizione centrale nei principali centri di potere italiani, come quelli imprenditoriali, mediatici e politici.

È indubbiamente vero però che Berlusconi abbia rappresentato una parte significativa della storia italiana, affermandosi come il terzo primo ministro più longevo nella storia del nostro Paese, superato solo da Mussolini e Giolitti, nonché il primo nella storia repubblicana.

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