Russia, morte di Navalny: la fine di un’alternativa politica

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Russia, morte di Navalny: la fine di un’alternativa politica. Aleksej Navalny, attivista russo e giornalista d’inchiesta, denunciava da sempre crimini e fenomeni patologici derivanti dal sistema.

“Il 16 Febbraio 2024, nella colonia correzionale n.3, il detenuto A.A. Navalny si è sentito male […]. I medici del pronto soccorso hanno confermato la morte del condannato”. Così, l’amministrazione penitenziaria russa, comunica al mondo la morte di Navalny.

Navalny, l’uomo che faceva paura al Cremlino


Considerato da molti come la vera e, forse, unica alternativa politica a Putin, Aleksej Navalny era un attivista russo. Leader del partito Russia del Futuro e fondatore della Fondazione Anti-corruzione. Ritenuto anche come uno dei più grandi giornalisti d’inchiesta, egli denunciava i crimini e fenomeni patologici derivanti dal sistema. Nell’Agosto del 2020 fu ricoverato dopo essere stato avvelenato. Nel Marzo 2022 fu condannato a 9 anni di carcere in un regime
severo. Per poi, dallo stesso tribunale, vedersi aumentare la pena dai 9 ai 19 anni.

Navalny, le reazioni alla sua morte

Tanti ad intervenire dopo il comunicato statale russo. Su tutti Julijia Borsinova, consorte dell’attivista. L’economista, durante la Conferenza della sicurezza di Monaco: “Non so se dovrei credere o no a questa notizia. Ma se questa notizia è vera pagheranno per quello che hanno fatto”.

Anche dal Quirinale giungono dichiarazioni: “La morte di Navalny rappresenta la peggiore e più ingiusta conclusione. Di una vicenda umana e politica che ha scosso le coscienze dell’opinione pubblica mondiale”. “Per le sue idee e per il suo desiderio di libertà, Navalny è stato condannato ad una lunga detenzione in condizioni durissime. Tempi che speravamo di non dover rivivere. Il suo coraggio resterà di richiamo per tutti”, si legge nel comunicato di Mattarella. “Esprimo alla famiglia il cordoglio e la vicinanza della Repubblica italiana”, conclude.

Non sono mancati interventi anche da altri protagonisti europei. La premier belga De Croo tramite un tweet “Alexei Navalny era un sostenitore della democrazia e dei diritti umani. La sua tragica morte sottolinea ancora una volta il motivo per cui continueremo a sostenere l’Ucraina”. Il Cancelliere Scholz: “Ha pagato con vita suo coraggio”.

Quella del decesso di Navalny è una notizia che ha scosso e continuerà a scuotere il mondo intero, gli equilibri diventano sempre più fragili.

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