Intergruppo parlamentare incontra i territori alla Reggia di Portici

0
1309

L’Intergruppo parlamentare Sud, Aree fragili e Isole minori”. Incontra i territori alla Reggia di Portici.

Ieri pomeriggio a Portici nella splendida location della Reggia borbonica la terza uscita pubblica di incontro con i territori dell’Intergruppo parlamentare “Sud, Aree fragili e Isole minori”, Presieduto dall’On.le Alessandro Caramiello. L’iniziativa bipartisan, nata qualche mese fa in Parlamento e che vede già l’entusiastica adesione di oltre 40 parlamentari, tra Deputati e Senatori degli opposti schieramenti,  continua a destare grande interesse e curiosità nel mondo politico.

L’incontro di Portici, seguito a quello di Bari dell’11 settembre scorso con il Presidente Emiliano,   è avvenuto nell’ambito di una giornata di riflessione ed ascolto dei territori, dal titolo “SUD, Locomotiva d’Europa”, alla quale hanno partecipato i componenti dell’Ufficio politico di Presidenza: la Senatrice Gisella Naturale del Movimento 5 Stelle  e Vice presidente dell’Intergruppo, i segretari, gli On.li Annarita Patriarca di Forza Italia ed   Enrica Alifano del Movimento 5 Stelle, oltre al Presidente, On.le Alessando Caramiello, anch’egli deputato del Movimento 5 Stelle e il Presidente onorario, il giornalista e scrittore Pino Aprile. Alla tavola rotonda che ne è seguita hanno preso parte Felice Casucci, Assessore al Turismo della Regione Campania, l’economista Giovanni Barretta, Francesco Del Deo, Presidente dei comuni delle isole minori ed Angelo Melone, Console della Repubblica Democratica del Congo.

A fare gli onori di casa, Danilo Ercolini, direttore del dipartimento di Agraria dell’Università Federico II°, che, nel salutare i partecipanti, si è intrattenuto ad illustrare l’antica storia e le enormi potenzialità del dipartimento e  i riconoscimenti nazionali ed internazionali ricevuti, che testimoniano la presenza al Sud di invidiate eccellenze anche in ambito scientifico e formativo.

L’incontro ha registrato la presenza di autorevolissimi altri ospiti, come l’On.le Michele Schiano, che ha presentato la proposta di legge “Isole Minori” e dell’On.le Sergio Costa, Vicepresidente della Camera dei Deputati a cui è stato affidato il compito di  chiudere i lavori

Prima dell’apertura della tavola rotonda, il Presidente Caramiello, porticese e padrone di casa, ha accompagnato i numerosi partecipanti giunti da varie regioni d’Italia in una visita guidata del Real sito borbonico, sede – peraltro – da 151 anni del prestigioso Dipartimento  di Agraria dell’Università Federico II° di Napoli  e dell’antico e famoso Orto Botanico, fiori all’occhiello della regione Campania.  L’occasione è stata anche quella di svelare la particolare bellezza e i segreti nascosti della Reggia, sede proprio in questi giorni della mostra “Materia- il legno che non bruciò ad Ercolano”, una delle tante bellezze del nostro Paese e, in particolare,  del Mezzogiorno,  troppo spesso rimaste nell’oblio ed escluse immeritatamente dai grandi circuiti turistici regionali e nazionali.

A moderare l’incontro, svoltosi nella suggestiva Sala Cinese della Reggia, è stato chiamato Luca Antonio Pepe, direttore di CentroSud24 che, dopo un’approfondita disamina sulla grave situazione economica che vive ancora il Mezzogiorno, tra ritardi strutturali e socio economici, spopolamento, disoccupazione e gap infrastrutturali,  ha aperto l’interessante discussione che ne è seguita, sollecitando  i relatori a formulare strategie e soluzioni concrete  per risolvere, una volte per tutte, le annose questioni che attanagliano  oramai da oltre un secolo il Sud del Paese.

Il direttore napoletano ha colto l’occasione per ricordare ai numerosi partecipanti ai lavori il ruolo e le attività più recenti dell’Intergruppo, concretizzatesi negli ultimi giorni con la presentazione di due distinte proposte di legge sull’equità territoriale e sulle isole minori. 

La richiesta del Presidente Caramiello di condivisione con la maggioranza delle proposte di legge

E’ stata la volta del Presidente Caramiello, organizzatore dell’evento e riconosciuto infaticabile ispiratore ed animatore  dell’Intergruppo, che, dopo aver rivolto i saluti istituzionali di rito come padrone di casa, ha dichiarato l’apertura dei lavori, annunciando la propria volontà di chiedere ai colleghi di maggioranza alla Camera di condividere le proposte di legge venute dall’Intergruppo, mostrando  con grande generosità istituzionale, la disponibilità ad accogliere da subito  le loro adesioni, anche come primi firmatari dell’iniziativa legislativa.

All’incontro di Portici, seguito in diretta streaming da numerosi esponenti politici locali e nazionali, economisti e addetti ai lavori, hanno partecipato attivamente anche alcuni altri senatori e deputati dell’Intergruppo, tra cui il palermitano Davide Aiello, oltre ai componenti dell’organismo tecnico. Da ricordare che il tavolo tecnico rappresenta un organismo a valenza tecnico-scientifica al quale partecipano rappresentanti di categorie professionali ed imprenditoriali, di istituzioni locali ed associazionistiche, esperti di sviluppo locale e docenti universitari.

Un approccio nuovo alla questione meridionale

La parola è ritornata all’On.le Alessando Caramiello, ispiratore dell’iniziativa parlamentare, che si è intrattenuto ad illustrare le finalità dell’Intergruppo che, con un metodo nuovo, partendo dai problemi, che  va oltre gli schieramenti e le differenze ideologiche, intende richiamare l’attenzione  della politica sulle questioni irrisolte del Mezzogiorno, che continua a rimanere l’area economicamente più debole ed arretrata, non solo dell’Italia,  bensì dell’intera Unione Europea. Il Presidente dell’Intergruppo si è detto fortemente convinto dell’enorme significato e del ruolo che questo soggetto istituzionale possa rappresentare per cambiare davvero la prospettiva di un Mezzogiorno che, nonostante le grandi potenzialità  che è in grado di esprimere, non è riuscito finora a colmare il divario socio economico rispetto al Nord del Paese. Di qui la necessità,  ha ricordato Caramiello, di incontrare i territori ed interloquire da vicino, sia con gli altri livelli istituzionali qui presenti che con gli attori dello sviluppo locale;  ripartendo  da Portici, dopo il primo appuntamento di Bari,  per poi  proseguire il viaggio nelle altre capitali e regioni del Sud.

Gli Interventi degli esponenti politici regionali e nazionali: Casucci, Naturale, Alifano e Patriarca

Ad aprire gli interventi del mondo politico/istituzionale è stato chiamato Felice Casucci, Assessore al Turismo della Regione Campania che, dopo un’approfondita disamina sullo stato dell’arte delle diverse iniziative assunte negli anni dall’Amministrazione regionale in materia di turismo, con il dichiarato intento di condurle finalmente a sistema, ha svolto una puntuale relazione, molto apprezzata dai presenti, sul tema dell’equidistribuzione sul territorio dei flussi turistici in Campania. L’assessore Casucci nella circostanza dell’incontro di Portici ha convintamente lodato le iniziative assunte dall’Intergruppo parlamentare, riconoscendone l’importanza e la valenza politica e operativa ed il ruolo di riferimento e di raccordo istituzionale che esso potrà fattivamente svolgere sui territori.

La Senatrice Gisella Naturale, Vice presidente dell’Intergruppo, pugliese di Torremaggiore,  nel ringraziare il collega Caramiello per la sapiente organizzazione dell’incontro in Campania,  si è soffermata ad analizzare gli esiti della missione in Puglia con il Presidente Emiliano e a presentare le finalità della proposta di legge sull’Equità territoriale che, prossimamente, con la più ampia condivisione dei colleghi di maggioranza ed opposizione,  sarà depositata alla Camera dei Deputati.

E’ stata, quindi, la volta dell’On.le Enrica Alifano,  promotrice di uno specifico ordine del giorno di impegno del Governo a sostenere, con sostegni mirati, la nascita di imprese start-up nelle aree interne, che ha svolto un’attenta analisi sulle aree fragili del Mezzogiorno, richiamando la necessità di assumere urgenti iniziative per contrastare i preoccupanti fenomeni di desertificazione socio-economica di questi territori, ingiustificatamente dimenticati,  pur possedendo enormi potenzialità.

A seguire l’intervento dell’On.le Annarita Patriarca, segretario dell’Intergruppo, a cui è stata affidato il compito di compiere una disamina delle più importanti sperequazioni, tuttora esistenti fra Nord e Sud del Paese. Sul tema la Patriarca si è soffermata sui progetti, sull’impianto complessivo del PNRR e sulla  sua rimodulazione, operata dal Ministro del Sud, Raffaele Fitto, difendo  le scelte operate dal Governo. Si trattava, infatti, a suo dire,  di progetti che non si sarebbero potuti realizzare nel rispetto dei tempi stretti imposti dalla UE per il PNRR. Il Deputato di Forza Italia ha posto, inoltre,  l’accento sulla necessità di cambiare metodo: “…non si possono riproporre ad ogni stagione, come è avvenuto con il PNRR, progetti, che erano depositati  da molti anni  nei cassetti degli Enti locali e delle Pubbliche Amministrazioni, sprovvisti di immediata esecutività, solo per impegnare la spesa,  senza che questi, peraltro, abbiano una  strategicità di sistema”.  La Patriarca è poi intervenuta sugli strumenti e sui temi posti dal  recente Decreto Sud, all’esame della Camera,  e, in particolare, della ZES Unica del Mezzogiorno che, a suo avviso, costituisce un’occasione storica per il Sud, un volano di sviluppo  formidabile  ed irripetibile per colmare il divario socio-economico.

Dopo gli interventi dei componenti dell’Ufficio di Presidenza dell’Intergruppo, ha preso la parola l’On.le Michele Schiano che ha presentato  ufficialmente la proposta di legge sulle “Isole Minori”, annunciando il suo deposito alla Camera già nei prossimi giorni.

Interessanti anche gli spunti venuti da Michele Cammarano, Presidente della IIIª Commissione Speciale Aree Interne del Consiglio Regionale della Campania, che ha illustrato ai presenti le iniziative legislative regionali assunte negli scorsi mesi sul tema dell’equità territoriale e sulle aree fragile della regione, e dal Sindaco di Lacco Ameno, Giacomo Pascale che ha ringraziato quanti in Parlamento e al Governo si sono in questi mesi prodigati per affrontare l’emergenza post terremoto ad Ischia, chiedendo al contempo la massima semplificazione delle norma e un nuovo provvedimento del Governo per equiparare definitivamente i terremotati dell’Isola d’Ischia con quelli del Centro Italia.

Gli interventi dei componenti del tavolo tecnico dell’Ufficio di Presidenza:, Francesco Del Deo,  Giovanni Barretta e Angelo Melone

A questo punto l’incontro è entrato nel vivo degli aspetti tecnici ed operativi con gli interventi dei componenti dell’Ufficio di Presidenza.

A prendere la parola Francesco Del Deo, Presidente dei comuni delle isole minori, che ha illustrato nel dettaglio la proposta di legge sulle isole minori e le altre iniziative in materia assunte dallo stesso Ufficio di Presidenza, con particolare riguardo alla necessità di addivenire in tempi brevi alla predisposizione di un vero e proprio statuto speciale delle isole minori. Del Deo al termine del suo intervento ha formalmente lasciato al tavolo della presidenza la proposta di legge con le ulteriori osservazioni giunte da parte dell’associazione che rappresenta.

E’ toccato all’economista, Giovanni Barretta, componente anch’egli dell’Ufficio di Presidenza dell’Intergruppo, nonché  del tavolo tecnico della IIIª Commissione Speciale Aree Interne  del Consiglio Regionale della Campania,  intervenire  a tutto campo sull’annosa ed irrisolta questione meridionale, evidenziando i gravi effetti che, ancora oggi in maniera inarrestabile, si ripercuotono sul territorio, in termini di spopolamento, depauperamento sociale ed economico, in particolar modo evidenti  nelle aree più fragili del Mezzogiorno. Tra il 2002 e il 2017, ha ricordato Barretta, oltre 2 milioni di residenti hanno abbandonato il Sud, metà dei quali giovani e il 33% di questi laureati. “E allora in quest’ultimo caso la beffa è doppia”, continua Barretta, “perché si tratta di giovani, formati con enorme sacrificio e dispendio di risorse da parte del sistema di istruzione meridionale, cresciuti con i nostri valori e tradizioni che, nel momento in cui potrebbero tornare preziosi per la nostra comunità e  la nostra economia, vanno inesorabilmente via,  contribuendo a popolare ed  arricchire territori  che fino ad allora nulla hanno fatto per loro”.

Il tema delle aree interne: quelle più al Sud del Sud

Barretta ha posto poi  l’accento sulla necessità di comprendere  come non esista un solo Sud, come entità omogenea dal punto di vista economico e della distribuzione della ricchezza e delle risorse, ma tanti diversi Sud, come le aree interne, che presentano potenzialità importanti, per lo più inespresse, che necessitano di attenzione particolare e di risposte specifiche. Ricordando le terre della “Polpa e dell’Osso, evocate da Manlio Rossi Doria, l’ultimo allievo di Giustino Fortunato,  che proprio a Portici nel 1924 fece la sua scelta meridionalista, iscrivendosi all’Istituto superiore agrario, l’economista beneventano ha rimarcato l’urgenza di un provvedimento specifico per le aree interne  che nelle prossime settimane sarà posto all’attenzione dell’Intergruppo.

ZES unica Mezzogiorno  e aree interne

Sulla ZES Unica del Mezzogiorno, pur considerandone positivamente l’istituzione, riconoscendo  a questo strumento la possibilità di diventare in concreto  la più grande occasione  recente per il rilancio del Sud,  Giovanni Barretta ha avvertito gli esponenti politici e gli addetti ai lavori sui rischi di penalizzare, in questo modo, le aree interne e più fragili del Mezzogiorno, che, senza interventi appropriati, potrebbero essere a questo punto ancor più emarginate. E’ necessario, nell’esame del Decreto Sud  in svolgimento alla Camera, osserva Barretta, intervenire opportunamente, prevedendo meccanismi perequativi e di premialità per gli interventi  attuati nelle aree  riconosciute come fragili.

A completare gli interventi dei componenti dell’Ufficio di Presidenza tecnico dell’Intergruppo, quello di Angelo Melone, Console della Repubblica Democratica del Congo, che, sciorinando  una poderosa sequenza di statistiche, dati e numeri , ha rimarcato le enormi potenzialità del Mezzogiorno, analizzate per ciascun ambito economico (ambiente, energia, trasporti, portualità, turismo), tenuto conto soprattutto della strategica posizione  che occupa al centro del Mediterraneo. Melone non ha potuto, però, che constatare, come vero collo di bottiglia allo sviluppo, il grave gap infrastrutturale del Sud, citando l’esempio del porto di Gioia Tauro in Calabria che, pur non avendo al diretto servizio un sistema ferroviario adeguato, per volumi di movimento merci è annoverato tra uno dei porti commerciali più importanti in Europa.

L’intervento del Presidente onorario, Pino Aprile

Pino Aprile, nella qualità di Presidente onorario dell’Intergruppo,ha chiuso lavori del tavolo tecnico e politico, svolgendo un’analisi chiara, quanto mai cruda della questione meridionale e,  senza fare sconti di sorta a nessuno,  come del resto sta nel suo temperamento, ha  voluto innanzitutto rimarcare la circostanza della grande novità che l’Intergruppo “Sud, Aree interne e Isole minori” rappresenta nella storia italiana e nel panorama politico istituzionale. Dopo 162 anni dall’Unità d’Italia, ha ricordato ancora  lo scrittore pugliese, la questione meridionale è pressochè irrisolta, se non addirittura peggiorata. Le cause sono numerose e complesse e per lo più vanno ricercate nella distrazione della politica, compresa quella delle rappresentanze istituzionali dello stesso Mezzogiorno, talvolta neppure capaci di procedere seguendo un percorso condiviso, come – da ultimo – ha dimostrato il dibattito in corso sul ddl Calderoli dell’autonomia differenziata.  Sul PNRR Aprile ha rimarcato l’importanza del piano per il SUD, scritto, ad osservar bene, non tanto nell’interesse del Mezzogiorno, quanto (paradossalmente) piuttosto nell’interesse dell’Europa e delle sue zone più sviluppate che, però, sono sature. Invece, solo il Mezzogiorno, proprio per la sue condizioni economiche disagiate presenta, quindi, “differenziali di crescita” enormi, tali, se ben assecondati, da renderlo  la vera locomotiva dello sviluppo, non solo dell’Italia, bensì dell’Intera Unione Europea.

Le conclusioni del Vice Presidente della Camera dei Deputati: On.le Sergio Costa

Per i saluti finali, istituzionali, è intervenuto l’On.le Sergio Costa, Vice Presidente della Camera dei Deputati, che ha voluto al pari degli altri riconoscere grande merito alle attività dell’Intergruppo, come organismo posto oltre gli schieramenti e capace di superare ogni steccato ideologico. Anche il Presidente Costa, prendendo le mosse dalle parole di Aprile, ha voluto ricordare il caso della Germania, all’indomani della caduta del muro di Berlino. In quella circostanza, per la crescita del Paese, divenuto poi la locomotiva d’Europa, si decise di investire la maggior parte delle risorse proprio nella Germania Est, che aveva differenziali di crescita enormi, rispetto alla parte Ovest del Paese. E così fu che, nel giro di pochi anni dall’unificazione, con investimenti poderosi in ammodernamenti degli impianti di produzione ed in infrastrutturazione della parte Est, la Germania divenne, e lo è tuttora, il primo paese manifatturiero in Europa, tanto da meritarsi l’appellativo di locomotiva d’Europa.  Ebbene, secondo Sergio Costa, non c’è da ricercare formule mirabolanti per rilanciare lo sviluppo del Sud, basterebbe copiare le buone pratiche e prendere spunto dalla storia recente.

Leggi anche:

Contributo esterno

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui