Frisella all’acqua di mare tra inquinamento e tradizione

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Il video di TikTok in cui l'influencer napoletana Titti Menditto mangia una frisella inzuppata nell'acqua di mare

di Andrea Cerasuolo

In un video caricato online e diventato virale in pochi giorni, la tiktoker napoletana Titti Menditto si sporge da una barca, bagna una frisella in mare, la condisce con una mozzarella imbevuta di acqua marina, e la morde con gran gusto.

Frisella all’acqua di mare tra inquinamento e tradizione

Inzuppare le friselle (pratica che in Puglia definiscono “sponzatura”) nell’acqua di mare, per ammorbidirle e insaporirle, è un’antica tradizione dei pescatori salentini. Si tratta di una usanza oggi poco comune, soprattutto a causa dell’inquinamento delle nostre acque, ma che i social potrebbero far tornare di moda.

Il video, evidentemente una scenografica goliardata, ha generato sul web un’ondata di indignazione, che si contrappone ai commenti di chi difende le tradizioni culinarie del nostro Paese. Poiché i comportamenti dei personaggi famosi sui social generano spesso emulazione, soprattutto tra i più piccoli, è importante sapere cosa possa esserci di innocuo oppure di sbagliato nel gesto della giovane influencer.

Non solo pesci ma anche batteri: ecco cosa c’è nel mare

Quando nuoti a mare, non sei circondato soltanto dai pesci, ma anche da milioni di batteri, virus, funghi e alghe. Molti di questi microrganismi sono innocui, tuttavia alcuni di essi possono causare infezioni del tratto digerente, delle vie urinarie e della pelle.

Tra gli agenti patogeni più comuni troviamo il batterio Escherichia coli, gli Enterococchi intestinali e i norovirus. Si tratta di microrganismi responsabili principalmente di gastro-enteriti caratterizzate da febbre, crampi addominali, nausea, diarrea acquosa e vomito. Generalmente, le infezioni si risolvono spontaneamente in pochi giorni. A volte, però, la sintomatologia è severa e richiede l’intervento medico.

Le Agenzie Regionali per la Protezione Ambientale (ARPA)sono enti preposti ad attività analitiche connesse alla protezione ambientale e alla gestione delle emergenze ambientali. Tra queste attività, vi è il monitoraggio dello stato di balneazione delle acque costiere. In particolare, l’analisi della presenza di Escherichia coli ed Enterococchi intestinali, che l’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce indicatori specifici di contaminazione fecale, determina la qualità delle acque e il loro stato di balneabilità.

La frisella all’acqua di mare non tiene conto dell’inquinamento

In prossimità delle coste, soprattutto quelle a maggiore attrazione turistica, il mare è spesso inquinato dagli idrocarburi (diesel) sversati dalle imbarcazioni a motore.

Lo sversamento di idrocarburi ha un impatto sempre negativo sull’ambiente acquatico. Gli effetti nocivi degli idrocarburi sugli organismi marini animali e vegetali possono essere di due tipi: (1) effetti tossici delle molecole di idrocarburi e (b) effetti fisici dovuti al ricoprimento e al soffocamento degli organismi viventi.

Inoltre, lo IARC (International Agency for Reasearch on Cancer) classifica i combustibili diesel marini come possibili cancerogeni per l’uomo (Gruppo 2B). Secondo alcuni studi, infatti, l’ingestione di animali che hanno assorbito idrocarburi o l’inalazione diretta di idrocarburi causerebbe il cancro a polmoni, vescica, fegato e stomaco.

La frisella all’acqua di mare è un piatto rischioso?

Qual è stato il rischio corso dalla influencer? Per la rapidità con cui la frisella e la mozzarella sono state bagnate a mare, il rischio di infezione gastro-enterica è verosimilmente paragonabile a quello che si corre quando si ingerisce acqua marina per errore o si mangiano frutti di mare crudi.

L’imbarcazione, poi, sembra essere in mare aperto, sufficientemente lontana dalla costa che, dall’analisi di un fermo immagine al secondo 0:06 del video, risulta corrispondere alla spiaggia della Chiaiolella a Procida. Se anche fosse stata in prossimità delle acque costiere, il rischio batteriologico sarebbe stato ugualmente basso. Infatti, il report sulla balneabilità delle acque per il 2023 di ARPAC (ARPA Campania) mostra che la costa procidana è in stato di eccellenza.

Mappa interattiva di ARPA Campania che mostra lo stato di balneabilità delle acque costiere di Procida. Il colore blu indica uno stato di eccellenza sulla base delle analisi microbiologiche.

E quindi, tanto rumore per nulla? Non proprio. Titti Menditto non era da sola su una barchetta di legno a remi, come i cari pescatori salentini di un tempo. L’imbarcazione su cui si trovava era circondata da molte altre barche a motore, in uno specchio di mare, quindi, ad elevata concentrazione di idrocarburi sversati. Ancora una volta, la rapidità del gesto ha minimizzato i rischi, ma chi sarebbe disposto a mangiare una frisella condita anche solo con una goccia di benzina? Molto meglio un filo d’olio, no?

Sitografia:

www.atsdr.cdc.gov

www.isprambiente.gov.it

www.arpacampania.it

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