Sit-in dei sindaci in Calabria: «Senza LEP nessuna autonomia, seguendo i fabbisogni standard e non la spesa storica»

0
190

Questo è il messaggio chiaro dell’ANCI Calabria, espresso in maniera trasversale da amministratori di diverso schieramento politico.

Il sit-in indetto dall’ANCI in Calabria ha visto la mobilitazione di molti sindaci presso le prefetture delle principali città. A cominciare da, Cosenza, ove era presente Rosaria Succurro, sindaca di San Giovanni in Fiore e presidente dell’ANCI Calabria che nei giorni scorsi ha lanciato l’appello alla mobilitazione di tutti i sondaci calabresi. Nel documento diffuso e firmato dalla Succurro si legge:

«Come Anci Calabria non abbiamo pregiudizi, ma abbiamo invece precise convinzioni: l’autonomia differenziata non potrà esistere fintanto che non verranno garantiti in modo uniforme su tutto il territorio nazionale i livelli essenziali delle prestazioni: i LEP, che dovranno essere finanziati non più attraverso l’iniquo criterio della spesa storica, ma, bensì, attraverso i fabbisogni standard”.

Davanti la Prefettura di Cosenza sono presenti in prima linea il sindaco cittadino Franz Caruso e la presidente Rosaria Succurro

Succurro: «Diciamo NO, se non c’è una adeguata copertura economica e finanziaria dei LEP, che andrebbe a generare quel divario Nord-Sud che noi non vogliamo”

Anche il sindaco ribadisce: «Ha ragione la presidente Succurro. Noi faremo le barricate, perchè se non c’è la copertura dei LEP ci sarà una discriminazione che dividerà il Paese. noi non tuteliamo il meridione o la Calabria. Noi tuteliamo l’unità di tutto il Paese».

Anche davanti la prefettura di Catanzaro si è vista una nutrita partecipazione di amministratori

Nicola Fiorita, sindaco di Catanzaro: «Un anno fa eravamo 51 sindaci della provincia di Catanzaro qui davanti alla Prefettura per manifestare il NO all’AD. Ci sentiamo molto più forti perché sta crescendo la consapevolezza che questo progetto di legge è una grande truffa nei confronti del Sud. È una battaglia trasversale che pone al centro la necessità di trovare le risorse per finanziare i LEP».

Paolo Mascaro, sindaco di Lamezia Terme: «Ci sono delle aree oggettivamente svantaggiate e si deve evitare e si deve evitare di correre il rischio che possano essere ulteriormente penalizzate. È inevitabile che intanto si possa parlare di sottoscrizioni di intese con qualsivoglia regione, se prima non vi è un finanziamento integrale di tutte le somme necessarie per raggiungere i livelli essenziali di prestazione. E bisogna abbandonare qualsiasi riferimento a quelle che sono le spese storiche, ma bisogna considerare i fabbisogni standard del territorio».

Da Crotone a guidare la protesta il sindaco Vincenzo Voce

Voce: «La proposta rischiamo che diventi legge a breve – spiega il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce – e senza nessuna copertura finanziaria dei Lep, il divario tra nord e sud non può che aumentare. Quando parliamo di Lep in pratica ci riferiamo a meno trasporto pubblico locale, meno asili nido, meno sanità, meno istruzioni, e al pericolo di queste gabbie salariali che accentuerà ancora il divario tra nord e sud. Noi sappiamo le difficolta che viviamo quotidianamente e in questi due tre anni ho avuto difficoltà per avviare il trasporto scolastico, e sapere che la difficoltà può aumentare ancora, non può che dispiacere».

Da Reggio Calabria la partecipazione è stata più discreta, forse anche per l’assenza di Fancomatà, sindaco della città dello Stretto.

Presente la vice sindaca di Villa San Giovanni Ada Pavone «La convocazione da parte dell’Anci ci ha trovati pronti a rispondere, perché riteniamo che l’argomento sia cogente e importante- continua riferendosi ai sindaci presenti, che questi – confermano la preoccupazione che c’è al momento. Una preoccupazione che va a investire ovviamente tutti gli ambiti: parliamo della sanità, della Pubblica Istruzione, parliamo di tutti gli argomenti che andrebbero a essere toccati in caso di autonomia differenziata».

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui