PNRR: tra costi e benefici una grande opportunità

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PNRR stime 2023
Edit: immagine creata con Canva

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza in inglese National Recovery and Resilience Plan, abbreviato in Recovery Plan NRRP  approvato nel 2021 dall’Italia per rilanciarne l’economia dopo il lungo periodo di pandemia  COVID-19, al fine di permettere lo sviluppo verde e digitale del Paese.

Il termine ripresa vuole indicare l’impatto economico e finanziario che intende determinare l’attuazione di questo Piano, che si propone di ricostruire un tessuto economico e sociale coniugando e incentivando le opportunità connesse alla transizione ecologica e digitale così

da poter creare occupazione, migliorando al contempo la qualità del lavoro e i servizi di cittadinanza, in primis quelli incentrati sulla salute e sull’istruzione. In questo contesto il termine resilienza, facendo riferimento all’omonima proprietà dei materiali, intende evidenziare le capacità di reazione a quanto accaduto insite in tutti gli attori (Stato, imprese, cittadini), la capacità di subire ricevendo il minimo danno intrinseco.

Distribuzione PNRR

Le risorse saranno utilizzate per la digitalizzazione, l’innovazione, la competitività, la cultura ed il turismo (21,04%). Per un riequilibrio del  verde e della  transizione ecologica (31,05%). Nelle  infrastrutture per una mobilità sostenibile (13,26%). Nell’istruzione e ricerca (16,13%). Per l’inclusione e coesione (10,37%) ed infine per la salute (8,16%).

Il programma dell’Unione europea denominato come Next Generation EU, un fondo da 750 miliardi di euro per la ripresa europea (appunto chiamato “fondo per la ripresa” o recovery fund).

All’Italia sono stati assegnati 191,5 miliardi di cui 70 miliardi – il 36,5% – in sovvenzioni a fondo perduto e 121 miliardi – il 63,5% – in prestiti.

Le sovvenzioni non vanno restituite, mentre i prestiti sì, e con gli interessi. L’Italia riceverà tutti questi soldi entro il 2026 in dieci rate semestrali, se rispetterà una serie di obiettivi concordati con l’Ue, come la realizzazione  di riforme o il completamento di opere, progetti e investimenti.

Un dubbio o meglio una domanda però bisogna farsela .

In che modo l’Italia restituirà questa enorme cifra ? 121 miliardi di euro ovviamente con gli interessi.

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