Petizione per la riapertura della strada SP45, Bivio Angitola-Polia

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Dal 15 Luglio, è stata avviata la petizione, lanciata da Comitato Strada SP45, per gridare allo stato di abbandono della strada provinciale SP45 e già si son raggiunte 668 firme.  Il link per firmare è  Petizione Riapertura SP45.

di Antonio Bova

 Tale primo metodo di ribellione pubblico è stato fortemente voluto non solo dal Comitato bensì da tutta la popolazione locale che senza nessun color politico ribadisce la necessità e il sacrosanto diritto del ripristino delle condizioni normali di viabilità.

I disagi alla viabilità causati dalla chiusura della strada provinciale di Polia

Ci sono persone che ogni giorno devono raddoppiare il tempo nonché i km per poter giungere a destinazione sia per lavoro che semplicemente per cure mediche. Polia, come i paesini montani e collinari calabresi, presenta un tessuto sociale ad elevata percentuale di anziani che necessitano di cure assistenziali giornaliere.

Ulteriormente, senza fare allarmismi, ora nel periodo estivo è normale che con le alte temperature possono sorgere incendi di qualsiasi tipologia ed in tal caso i Vigili del Fuoco troverebbero degli ostacoli maggiori nel gestire tale problematica visto che il tempo di arrivo è la variabile che decide se un incendio è stato scongiurato o meno.

In tal senso facendo una semplice simulazione su google maps, risulta evidente (vedesi fig. 2 e 3) che prima della chiusura della strada provinciale, un comune cittadino Poliese o semplice turista impiegava circa 19 min. e 13 km ora invece è costretto a compierne quasi il doppio. Oltreché mancano pure delle indicazioni sia di segnaletica verticale che orizzontale per dare delle indicazioni basilari come percorso alternativo.

Figura 2 –  Percorso dallo svincolo di Pizzo Calabro sino al Comune di Polia, prima della chiusura della SP45 – 19 min. e 12, 8 Km
Figura 3 – Percorso dallo Svincolo di Pizzo Calabro sino al Comune di Polia dopo la chiusura della SP45., 35 min. e 24, 5 km

La chiusura della SP45 in Calabria ostacola anche il turismo

Dopo il danno, la beffa è che ora, in piena estate, il problema non riguarda solo i residenti bensì il turismo escursionistico. Polia è attraversata del famoso cammino Kalabria Coast to Coast e Sentiero Italia nonché negli ultimi anni sta avendo un interessante riconoscimento la famosa felce bulbifera (Woodwardia radicans) è una rara felce gigante, la cui origine risale al periodo Terziario, appartenente alla famiglia delle Blechnaceae che ricade proprio nel Comune di Polia (VV). In aggiunta, ormai è noto che in tutta la Calabria, soprattutto in questo periodo che è fortemente vivo il turismo genealogico. Non ultimo, a fine luglio ci sarà la terza edizione dell’ormai noto Kalabria Eco Fest che porterà da tutta Europa diverse persone che amano tale festival all’insegna della tutela ambientale e valorizzazione della permacultura. 

Pertanto, oltre le migliaia di persone troveranno un problema infrastrutturale da non imputare alle calamità naturali bensì all’apatia dagli enti preposti a gestire tale problematica, in primis non in grado a dare risposte tecniche plausibili visto che non si tratta di fare il ponte di Messina. Ne consegue che Il modus operandi temporaneo ed efficace per  scongiurare qualsiasi problematica ambientale, sanitaria nonché turistica è attuare la chiusura a fasi alternate di una corsia della SP45 (circa un tratto di 100 m). D’altronde tale pratica è presente in diverse strade di tutta la provincia di Vibo Valentia. Ovviamente prima dei mesi a forte intensità di pioggia si spera che vengano avviati lavori di ripristino e miglioria della SP45.

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