Occupazioni abusive: situazioni in cui urge un intervento legislativo

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foto da Pixabay

Le occupazioni abusive sono un tema particolarmente caro alla destra italiana, ma anche a tutti coloro che hanno buon senso. E’ una fattispecie che occorre di un intervento del legislatore.

di Massimiliano De Vita

Quando si ritorna da una cena o dal lavoro e ci si ritrova con la casa svaligiata, un senso di disagio alla stessa stregua di una violenza fisica pervade tutti coloro che ne sono state vittime e possono essere testimoni di queste emozioni che poi restano incollate alla persona per anni e anni.

Figurarsi se poi ci si ritrova con la propria casa “occupata”.

Trasmissioni televisive, come quella di Mario Giordano “fuori dal coro” e altre, hanno fatto la loro fortuna con l’indignazione e la sensazione d’impotenza di tutti coloro che denunciavano i soprusi subiti e che hanno provato e provano sulla propria pelle di essere stati privati di tutte le certezze di una vita all’improvviso. Un abuso sempre più frequente protetto da leggi e commi che invitano alla presa di possesso sempre e comunque, un girone infernale dal quale il malcapitato assegnatario o proprietario ne esce sempre con le ossa rotte, perché anche se la legittimazione della casa avviene dopo anni, si troverà a fare i conti con tutto quello che è stato saccheggiato e violato.

Occupazioni abusive: situazioni in cui urge un intervento legislativo

Ma, andiamo con ordine, l’art.641 del c.p. chiarisce la “Violazione di domicilio” e prevede pene da 1 a 4 anni di reclusione. 

Cosa è successo e cosa succede vhe nel corso degli anni ha ribaltato il concetto di Violazione? 

Nulla, non è successo perfettamente nulla se non l’inefficacia dello Stato e il proliferare di vere e proprie associazioni criminali che gestiscono il territorio e decidono le occupazioni abusive con tanto di fiancheggiatori e di vedette che segnalano, persone sole, coppie anziane inoffensive, persone che si spostano, ospitati di tanto in tanto nell’ambito famigliare, oppure troppo sole per continuarlo ad essere, ed ecco che spuntano i ladri di case, forzano ed assediano, si mettono sedute con bambini piccoli in braccio, essendo consci che le forze dell’ordine non interverranno per la presenza di minori e la gente perbene farà un passo indietro con gentaglia che non ha nulla perdere ed addirittura denunciare le vittime in caso di reazione.

Storie allucinanti raccontano di occupazioni mentre la vittima era al funerale di un congiunto o fuori per una breve vacanza o addirittura per fare la spesa, oppure per aspettare dei lavori comunali necessari che hanno tempi biblici. In questo contesto si “piazzano” certi della non punibilità.

(Comune di Pozzuoli- Comune di Caivano- Comune di Napoli- Denunce per occupazione abusiva- comm. Prefettizia 2022).

Da tempo si sa e si conosce che ormai non sono più “semplicemente” occupazioni abusive del pubblico e del privato, ma organizzazioni che hanno come riferimento i cartelli criminali, ognuno per le proprie zone.

I Clan da tempo vi hanno allungato le mani, associati e criminali comuni, anche con piccoli precedenti, fanno “aggregazione” specialmente nei famosi quartieri, creati nel dopo terremoto, approfittando della legge 167, in tutti i modi le persone perbene vanno fatte fuori dal contesto per avere vicino, amici, parenti e conoscenti che non ne hanno il diritto, ma riconosciuti dai Clan…

Non vi sono più disperati che occupano le case, le parvenze presentate all’autorità sono sempre le stesse, donne con figli piccoli, uomini assenti e poi le lungaggini burocratiche faranno il resto, permettendo ad individui che usano figli e bambini in affitto per restare nelle case, mesi ed anni, alla faccia delle Istituzioni passive.

Torna prepotente in questi giorni alla ribalta il triste fenomeno che ha come protagonista la piccola Kata, scomparsa da Firenze, probabilmente per una resa di conti tra i genitori e il cartello che gestisce finanche una casa diroccata fittando stanze e spazi. Un debito arretrato di 500€ maturato in 5 mesi.

Occupazioni abusive: cosa bisogna aspettare? 

La Prefettura ha le sue colpe e mai come in questi anni e colpevole di tanti assensi silenzi e passività, il dr.Palomba probabilmente non si rende neanche conto della gravità della situazione che con l’estate vedrà aumentare i casi di occupazione che andranno ad aggiungere alle già giacenti informative e richieste di sgombero sul suo tavolo, migliaia di richieste, immobilismo totale, servizi sociali inesistenti, sgomberi a rilento. 

Lo so, è difficile contrastare l’arroganza di questi delinquenti, ma almeno a provarci proprio no?

Le Procure dormono ed alcuni Comuni sonnecchiano perché in fondo anche gli occupanti votano….Del Governo non parliamo dopo essere stati per anni a promettere leggi e decreti con inasprimento di questi reati, ora resta in attesa silenziosa senza parlarne, le solite promesse.

In questo clima, con la vittoria del terzo scudetto ed una città risvegliatosi nel turismo di massa, andrebbe sicuramente fatto di più per la legalità e per fissare finalmente paletti alla criminalità piccola e grande dilagante…

Però il Prefetto sembra che sia in un torpore dal quale non voglia uscire mettendosi a braccetto con gli “arroganti” di questa città.

Bisognerebbe dare il buon esempio, che non fa mai male.

A proposito di buon esempio, la sede della Prefettura è un palazzo istituzionale pubblico ed a meno che non vi siano riunioni importanti, commissioni e task-force improvvise per una qualsiasi emergenza, dovrebbe essere chiusa e non all’occorrenza aperta con balconi occupati sino alla fine di un concerto in Piazza del Plebiscito! 

Della serie io posso e voi no, in una faccenda simile incapparono anche i guardiani del Palazzo Reale qualche anno fa…

Forse un’occupazione temporanea dello stesso Prefetto.

(Concerto di Gigi D’Alessio 2/3 giugno 2023 – foto M.D.V.)

Prefetto, sicuramente avrà mille altre cose da fare ed urgenti, poi Napoli riesce sempre ad essere una città difficile, ma le ricordo che Lei ha accettato un incarico al quale poteva anche rinunciare. 

Qui, non è una vacanza e non lo sarà mai.

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