Napoli: spazio, tempo, intensità e qualità. La formula della modernità

Spazio, tempo, intensità e qualità. Quattro parole per un Napoli “moderno”. Il Napoli di Spalletti sta stupendo tutta Europa per ciò che sta facendo vedere in campo. Aggiornandosi di anno in anno, il tecnico di Certaldo sta portando il Napoli sul piano delle più grandi e innovative squadre d’Europa.

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Kvara osimhen
kvara osimhen
Spazio, tempo, intensità e qualità. Quattro parole per un Napoli “moderno”. La squadra di Spalletti sta stupendo tutta Europa per ciò che sta facendo vedere in campo. Aggiornandosi di anno in anno, il tecnico di Certaldo sta portando gli azzurri sul piano delle più grandi e innovative squadre d’Europa.

Spazio, tempo, intensità e qualità. Quattro parole per un Napoli “moderno”

La squadra di Spalletti sta stupendo tutta Europa per ciò che sta facendo vedere in campo. Aggiornandosi di anno in anno, il tecnico di Certaldo sta portando il Napoli sul piano delle più grandi e innovative squadre d’Europa.

Non parliamo di tattica, almeno non nel senso comune. I numeri, i moduli e gli schemi in questo Napoli, e nelle idee di Spalletti, lasciano il tempo che trovano. Piuttosto, si può parlare di giocatori che si relazionano all’interno di contesto.

Il contesto è la struttura di gioco, il famoso 4-3-3 con le due mezz’ali e il regista. E’ proprio da questa “struttura” che si sviluppano le relazioni tra i calciatori che fanno nascere il gioco spumeggiante di questo Napoli di inizio stagione.

Il contesto è chiaro. Superiorità in costruzione e parità in zona di invasione, con tantissimi uomini nella metà campo avversaria. “In Italia pensiamo ad avere tanti uomini in costruzione e pochi ad invadere”, così parlava Spalletti nello scorso precampionato. Lo sta dimostrando anche in campo. I partenopei hanno fatto vedere di volersi prendere rischi perché, inevitabilmente, una squadra che vuole dominare il gioco deve accettarlo. Questi rischi consentono agli azzurri di intrecciarsi nella struttura avversaria.

La tattica

Costruzione del Napoli. Superiorità numerica in costruzione, parità in zona di invasione.
Costruzione del Napoli. Superiorità numerica in costruzione, parità in zona di invasione.

“Gli spazi non sono più tra le linee, ma tra gli uomini” dice Spalletti. Se si analizza il gioco posizionale del Napoli, questo concetto appare molto chiaro. Rotazioni e dinamismo, ma soprattutto riconoscimento degli spazi e occupazioni di questi col tempo giusto.

Napoli: esempio di gioco posizionale.
Esempio di gioco posizionale Napoli.
Napoli: esempio di gioco posizionale (2).
Esempio di gioco posizionale Napoli (2).

“Il primo tempo i calciatori in campo non avevano praticamente ruoli”, diceva Spalletti dopo la partita con i Rangers. Ogni calciatore sa che ci sono degli spazi da occupare che lasciano gli avversari. Questo porta un calciatore ad occupare spazi fuori dalla propria “comfort zone”, che non occuperebbero normalmente. Questo concetto di occupazione degli spazi porta dunque, ad esempio, all’utilizzo di Di Lorenzo come terzino invertito, ma anche Kvara o Lozano nei mezzi spazi e finanche Zielinski ad invadere lo spazio liberato da Osimhen.

Napoli: Di Lorenzo agisce da terzino invertito.
Di Lorenzo agisce da terzino invertito.

Pressing alto e dinamismo: il segreto di un Napoli vincente

Arma principale per squadre che vogliono dominare il gioco è il pressing alto. Il Napoli ha dimostrato di voler pressare alto e con orientamento a uomo in tutte le situazioni e condizioni di partita. Ciò si verifica anche quando è in largo vantaggio, sintomo che Spalletti non vuole che la squadra si snaturi. La particolarità del pressing azzurro è, molto spesso, l’aggressività dei terzini che rompono la linea per andare sui terzini avversari. Segno della voglia degli azzurri di voler sempre recuperare alto il pallone.

Inoltre, una delle note maggiormente positive sono le transizioni negative, dove riaggressione e disponibilità al sacrificio degli attaccanti sono preziosissimi al fine di un dominio del campo. 

Napoli: Pressing alto .
Pressing alto Napoli.
Napoli: Transizioni negative.
Transizioni negative Napoli.

La modernità del Napoli è racchiusa in un aspetto importantissimo: autonomia e adattabilità massime. Relazioni all’interno del contesto. I calciatori sono allenati per riconoscere più situazioni possibili. E’ la metodologia di Spalletti la vera modernità di questa squadra. Poche informazioni date ai calciatori per sviluppare calciatori “proattvi” e non “reattivi”. I giocatori non subiscono il contesto ma si muovono sfruttandolo per trarne il massimo vantaggio.

Varianti posizionali .
Varianti posizionali Napoli.
Varianti posizionali (2).
Varianti posizionali Napoli (2).

Intensità e qualità. Spazio e tempo. Adattabilità e autonomia. Relazioni nella struttura. Il Napoli è tutto questo, una squadra tra le pochissime in Europa ad essersi proiettata verso il futuro. Nel Napoli di quest’anno c’è tanta “libertà”, nella ricerca della giocata, dello spazio, nel prendersi responsabilità, senza pensare agli errori.

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