Milena Setola: “Sogno l’Ariston, non mi arrendo”

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Milena Setola

La napoletana Milena Setola, giovane artista a tutto tondo, ha rilasciato un’intervista esclusiva ai nostri microfoni. Il focus su Sanremo, giovani e progetti futuri.

Cantante, insegnante di canto, scrittrice, direttrice artistica, istruttrice vocal power, vocal coach. Vari riconoscimenti e titoli conseguiti, tra cui una Laurea in composizione e direzione corale. Questo, il curriculum personale di Milena Setola.

Milena Setola, il suo, è da considerarsi un vero e proprio universo musicale. Costruito su basi solide, frutto di preparazione e talento. Quando ed in che modo, nasce la sua passione per la musica?

Nasco direttamente con la passione per la musica. Non ricordo un giorno della mia vita in cui la musica non abbia fatto parte di me. Ero piccolissima e già costringevo tutti ad ascoltarmi. Mi mettevo su una sedia col microfono giocattolo e tutta la famiglia doveva sedersi ad ascoltarmi. Il mio cavallo di battaglia era “Maledetta primavera” ed “Attenti al lupo”.

Lei vanta diversi dischi e brani pubblicati. Se dovessi chiederle un brano, al quale si sente più legata, quale sarebbe e perché?

Il brano che più mi appartiene, riguarda una cover della mia terra. La bellissima “Voglia ‘e turnà”, di Teresa De Sio, che ho riproposto nel mio primo album. Per quanto riguarda i miei singoli, invece, sono molto legata al brano “Non so dirti”. Scritto da Gianni Fiorellino e Luigi D’Agostino.

Milena Setola: “Sogno l’Ariston, non mi arrendo”

In merito all’ultimo brano da lei citato, arriverei a parlare di Sanremo. Questa è stata la settimana dedicata al Festival della canzone italiana, giunto alla sua 73° edizione. Evento tanto atteso, che, come sappiamo, ha molto sèguito anche all’estero. Lei ha avuto modo di respirare l’aria sanremese per ben tre volte, quest’anno compreso. Ce ne parli meglio.

Nel 2017 ho partecipato alle selezioni di Sanremo giovani, con il brano “Sempre più difficile”. Presentato alla rubrica Sanremo blob, su Rai 3. Nel 2018 sono stata ospite di Casa Sanremo, con il singolo “Amare te”. Vincendo il prestigioso riconoscimento assegnato da Sanremo Unlimited: il “National Voice Awards”. Infine, quest’anno sono tornata nuovamente a Sanremo per un doppio appuntamento. Mi sono esibita, insieme a tanti altri artisti, nella vetrina Yamamay, in collaborazione con Radio Marte. Inoltre, sono stata ospite di Casa Sanremo con il singolo “Non so dirti”, di cui parlavo prima. Anch’esso premiato col “National Voice Awards”.

Quanto è importante, per chi fa musica, giungere fino alla città del Festival? In particolare lei, che emozioni ha provato?

Sanremo è il sogno della maggior parte dei cantanti italiani, è la storia della musica italiana. Nel bene o nel male, questa città si veste di musica. Per cui, essere qui, a cantare nella settimana per eccellenza della musica, è davvero molto emozionante. Io sogno l’Ariston e non mi arrendo.

Un suo pensiero circa la scelta musicale, attualmente in gara, proposta per quest’anno. Chi pensa vinca, il Festival?

Personalmente, sono una grande fan di Giorgia e Mengoni. Per quanto bella sia la canzone, nonché per la sua vocalità, penso vinca Mengoni. Non nascondo che a me emoziona molto anche Ultimo. Per interpretazione e scrittura, gli darei comunque il podio.

Quali sono i suoi progetti imminenti e/o futuri? Cosa bolle in pentola?

In cantiere c’è un nuovo singolo ed alcuni duetti, insieme a dei colleghi bravissimi. Non vedo l’ora di farvi ascoltare tutto!

Cosa vorrebbe dire, ai giovani talenti, che ambiscono a lavorare nel panorama musicale?

Vorrei dire loro che l’impegno, la costanza e la passione, ripagano sempre. Trattasi, questi, di tre ingredienti indispensabili per arrivare al pubblico. Pubblico che, nell’ascoltarci prima e facendoci esibire poi, ci premia.

Mi piacerebbe concludere l’intervista, se lei è d’accordo, con un racconto più intimo di sè. In precedenza ha dichiarato, senza però essere mai esplicita, che si è manifestata la possibilità di non poter più cantare. Le andrebbe di spiegarci meglio cos’è accaduto?

Certo. Sui social ho accennato alla mia malattia per sensibilizzare alla prevenzione. In quanto diamo la vita, troppo spesso, per scontata. Quest’estate ho rischiato di non cantare più e di non avere più il mio viso intatto. Mi è stato diagnosticato, per poi essere rimosso, un tumore alla ghiandola parotide. Questo avrebbe comportato una paralisi facciale e del nervo laringeo, motivo per il quale la voce sarebbe stata compromessa. Fortunatamente, tutto è andato per il meglio. Ringrazio anche i medici del Pascale di Napoli, che hanno fatto un lavoro eccezionale. A tal proposito, vorrei ricordare tre amici che purtroppo non hanno avuto la mia stessa fortuna. Andrea, Fabio e Martina, tre bellissimi angeli. Ogni mio successo, è dedicato anche a loro.

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