Mercato immobiliare: Campania e Napoli in crescita nel 2022

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Mercato Immobiliare

Il mercato immobiliare registra una crescita importante nel 2022. A beneficiarne è, in generale, la Campania e nello specifico la città di Napoli. Nel napoletano prevalgono ancora vecchie abitazioni e l’edilizia resta ferma.

di Valeria Iavarone

Mercato immobiliare: Campania e Napoli in crescita nel 2022

Il mercato immobiliare nel 2022 ha fatto registrare una crescita importante in Campania. Un agente immobiliare oppure un investitore di immobili, saprà sicuramente che il mercato immobiliare quest’anno ha registrato un incremento in tutto il territorio italiano. Nella regione Campania, ed in particolar modo a Napoli, è stato registrato un numero più elevato di compravendite e quindi di acquisto di una casa.
(NTN, ossia numero di transazioni normalizzato del 2021 in Campania, pari a 42.303).

Se osserviamo le statistiche regionali rilasciate dall’Osservatorio del mercato immobiliare sul sito dell’Agenzia Delle Entrate nella regione Campania, infatti, c’è stato un netto incremento dal 1,10% nel 2020 al 1,47% nel 2021. Nel 2020 infatti, a causa della pandemia del Covid, c’è stato un calo sia per quanto riguarda le compravendite che per la costruzione di nuove abitazioni.
La maggior parte delle compravendite sono state registrate, sempre secondo le statistiche regionali, nella provincia di Napoli che rappresenta il 51,1% di transazioni regionali.
Anche i dati Istat mettono in evidenza il buon andamento del mercato immobiliare che ha avuto la sua ripresa già nello scorso anno.
Secondo l’Istat infatti, il mercato immobiliare italiano è cresciuto del 32,8% per il settore residenziale. Più precisamente, dal grafico Istat dell’andamento di vendite nel mezzogiorno dal 2009 al 2021, si evince il calo vissuto nel 2020 rispetto all’incremento del 2021. Incremento d’altra parte registrato in tutta Italia.

La Richiesta degli acquirenti: in Campania vince la tipologia del trilocale.

Alle buone notizie, che ci sono state quest’anno per il mercato immobiliare nella regione Campania e soprattutto nel capoluogo, si aggiunge un cambio nella domanda.


Sempre osservando dati statistici dal sito dell’Agenzie Delle Entrate dell’Osservatorio del mercato immobiliare, possiamo notare un cambiamento. Viene, in effetti, privilegiato nel resto d’Italia (specialmente nelle regioni del Nord) una tipologia d’immobile con dimensioni che vanno dai 50 agli 85 mq (la percentuale si aggira intorno al 30% anche nei capoluoghi). La preferenza ricade sulla tipologia del bilocale o addirittura per il monolocale per molti che scelgono di abitare da soli. Dato nettamente differente rispetto invece alle regioni del Sud, in cui viene richiesto un immobile con dimensioni tra gli 85 ai 115 metri quadrati (il 26,2 % e il 28,5% nei capoluoghi) prediligendo nettamente il trilocale.
Bisogna sottolineare che il popolo napoletano è rimasto ancora legato alla vecchia strutturazione delle abitazioni: basti pensare alle case dei nonni, ormai datate, che però sono spaziose e presentano larghe camere e larghi spazi con finestroni e che magari erano situate sempre a piano terra o su piano rialzato.


Si rimane dunque, in qualche modo legati a questi affetti. Ecco perché molti proprietari di immobili scelgono di non vendere o optano per la ristrutturazione cercando di rendere l’abitazione compatibile con la richiesta degli eventuali e potenziali acquirenti.
Molti ancora invece, preferiscono non lasciare la casa di famiglia acquistando dunque una nuova casa proprio perché troppo legati affettivamente.


Qual è dunque il problema che sta colpendo e quindi non soddisfacendo la domanda dei clienti in Campania?

La risposta è che nella Campania la situazione sta cambiando. Nonostante la popolazione molto anziana ad acquistare sono principalmente i giovani che affrontano l’acquisto della prima casa. Gli attuali clienti sono infatti rappresentati da giovani coppie che spesso non hanno figli, e prediligono perciò la scelta di una casa con al massimo due camere da letto, su piani intermedi. Questo fa sì che le vecchie abitazioni presenti sul territorio non possano soddisfare questa richiesta.


La vecchia tipologia d’immobile, infatti, è caratterizzata da dimensioni talvolta anche oltre i 130 metri quadrati. A mancare è, soprattutto, un aspetto fondamentale: la presenza di uno studio utile specialmente per il lavoro. Molti nuclei familiari nel 2022 sono composti solo da due persone e talvolta lavorano entrambi ecco perché la necessità di uno studio. Bisogna dire che nel 2020, con l’arrivo della pandemia, le persone che si sono ritrovate costrette a non lavorare negli uffici hanno avuto la necessità di lavorare da casa. Da qui nasce la richiesta della presenza di una stanza che funga da studio.


Tutto ciò ci porta alla riflessione che la tipologia della casa adatta o meglio della “casa dei sogni” adesso è particolarmente mutata.
La presenza di tale tipologia di case presenti fa che molto spesso per tali problematiche ci sia la difficoltà a venderle poiché costerebbe troppo attuare lavori di ristrutturazione per l’acquirente o perché diversi proprietari hanno il desiderio che la loro abitazione a cui sono particolarmente legati da ricordi di famiglia e dal loro vissuto, non venga quindi modificata.

Cosa bisognerebbe fare quindi per vendere di più o per soddisfare la richiesta dei potenziali acquirenti?

La soluzione sarebbe, costruire nuove case.
In Campania, infatti, c’è forte necessità di costruire nuove abitazioni. Questo perché negli ultimi anni, l’operato edile è rallentato sempre di più a differenza degli anni del boom economico tra il 2007 e il 2010 in cui sono state costruite la maggior parte delle costruzioni più recenti.
Questo ovviamente ha comportato un rallentamento non solo nella vendita di case e quindi nel settore immobiliare ma anche per l’edilizia stessa. Osservando un grafico delle compravendite, addirittura quello del 2013 è stato un anno tragico per il mercato immobiliare in tutto il territorio italiano e non solo al Sud.

Il Bonus 110 ha favorito l’edilizia

Basti pensare che infatti negli ultimi dieci anni, molte ditte edili del napoletano si sono ritrovate “costrette” ad adoperare nelle regioni del Nord Italia piuttosto che nel proprio territorio per la mancanza di operato.
Bisogna però dire, che grazie al bonus 110, l’edilizia nell’ultimo anno ha avuto modo di ripartire con l’avvio di molto progetti di costruzioni.
Tutto sommato, le previsioni per il 2023 per la regione Campania rimangono comunque positive grazie all’andamento crescente del mercato immobiliare che è stato portato da quest’anno. In linea generale infatti aumentano le compravendite nonostante l’incremento dei prezzi rispetto al mese di Novembre del 2021. Nella provincia di Napoli è stato registrato il prezzo più alto con 2.245€ al metro quadro.
Al più presto però, c’è la necessità di incrementare anche il settore edilizio e iniziando a costruire abitazioni che possano soddisfare la richiesta attualmente presente nel mercato immobiliare.
Questo porterebbe ad una crescita economica su tutti i fronti non solo per un incremento di vendite per le agenzie immobiliari ma anche per la ripartenza del settore edile.
Ciò permetterebbe alle nostre ditte finalmente di operare qui e non più altrove se non addirittura all’estero.

Quali sono le zone più economiche dove acquistare e investire nella provincia di Napoli:

Quest’anno ha rappresentato il momento adatto per gli investitori immobiliari. Investire un capitale per l’acquisto di appartamenti per poi metterli a rendita risulta sempre più utile. E’ infatti cresciuta anche la ricerca di affitti nell’ultimo periodo a causa della scarsa presenza di immobili in affitto sul territorio. Come infatti, vi sono più immobili in vendita che in affitto presenti sui siti di agenzie immobiliari o su annunci vari.
Trovare un immobile in affitto sta diventando sempre più difficile, ecco perché gli investitori, a partire da quest’anno stanno puntando su questa scelta che si rivela un’ottima idea specialmente nella provincia di Napoli dove la richiesta è molto alta.
È risaputo però, che nel centro storico di Napoli o in zone più gettonate e “chic” come i quartieri del Vomero, Posillipo e Marechiaro, i prezzi siano tra i più alti. Mentre per chi ricerca zone più economiche per acquistare, i prezzi più bassi vi sono stati nella zona di Barra, Ponticelli e San Giovanni a Teduccio.
I comuni più economici invece presenti nella provincia di Napoli che possono essere suggeriti per l’acquisto di un immobile sono Arzano, Afragola e Boscotrecase.

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