di Alessandro Romito
La figura di Daniela Fittipaldi è una costante fissa nei cosiddetti palazzi del potere romano: avvocato e appassionata di scrittura, lavora da anni gestendo la comunicazione di alte cariche istituzionali e di grandi aziende, di concerto ad un pool di colleghi. Eppure, di lei, se ne parla poco, avendo un carattere riservato e non avvezzo alla mondanità. Tuttavia, la nostra testata è riuscita a strapparle una breve intervista.
Avvocato, lei è tra i comunicatori italiani più influenti, eppure si sa poco di lei. Come mai?
Il motivo è semplice: io pongo sotto i riflettori i miei clienti e non me stessa. Credo che questa sia una delle pochissime interviste rilasciate, ad esempio. Non amo la visibilità mediatica e ci tengo molto a lavorare sotto traccia, di concerto ad alcuni colleghi con cui abbiamo stretto una forte sinergia professionale.
Il suo è un lavoro complesso?
Curare la comunicazione di istituzioni e cariche politiche è un lavoro complesso ma affascinante. Al contempo ritengo altrettanto importante gestire l’immagine di aziende e realtà ad alta vocazione turistica.
Ci racconta qualche aneddoto?
Assolutamente no, mi spiace. Per motivi professionali non parlo mai dei miei clienti, sia che siano politici che imprenditori. Tengo molto alla loro privacy, motivo per cui non faccio l’errore di molti colleghi che tendono a far trapelare notizie riservate o anche solo a farsi selfie con personaggi dello spettacolo.
Lei ha lavorato professionalmente anche a stretto contatto con Ministri.
Assolutamente sì, un’esperienza fantastica è molto formativa: assorbe molte energie ma permette di accedere ad una platea di contatti importanti. Però, ripeto, dedico lo stesso impegno sia che si debba pubblicizzare un hotel di lusso che un politico importante.
Prossimi obiettivi?
Vorrei diversificare il portfolio clienti, sganciandomi dalla comunicazione istituzionale, e abbracciare soprattutto il ramo aziendale. Ci sto lavorando e spero di centrare questo obiettivo!