Il fumo fa invecchiare più velocemente, nuovi studi lo provano

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Immagine di wirestock su Freepik

Il fumo fa invecchiare più velocemente. A provarlo è un nuovo studio presentato dalla Società Europea per la Medicina Respiratoria nello scorso Congresso Internazionale 2023

Secondo i risultati ottenuti nel DNA, precisamente nei cromosomi presenti, il fumo rende più veloce l’accorciamento dei telomeri (nonché estremità dei cromosomi) accelerando così il processo di invecchiamento.

La faccia del fumatore: conseguenze sulla pelle del viso

Per un fumatore, la pelle subisce un invecchiamento cutaneo precoce.
Le conseguenze dei fumatori cronici infatti provocano la cosiddetta “faccia del fumatore
che ha delle caratteristiche ben precise: rughe all’angolo delle labbra e degli occhi e la pelle diventa meno elastica e di un colorito spento.

Ma non solo la pelle del viso subisce le conseguenze del fumo; anche le dita delle mani diventano giallastre a causa della nicotina o si può subire una caduta precoce dei capelli.

Quasi un italiano su quattro fuma

L’Istituto Superiore di Sanità, dalla sua ultima indagine ha stimato che 10,5 milioni di italiani sono fumatori. Ciò equivale rispettivamente a più del 20% della popolazione italiana. Di conseguenza, quasi un italiano su quattro fuma. Aumentata la media di sigarette fumate al giorno pari a 12,2 sigarette.

Ad incrementare è anche il numero di adolescenti di fascia d’età tra i 14 e i 17 anni che iniziano a fumare.

Sempre secondo l’ISS, la stima di mortalità a causa del fumo in Italia è pari a circa 90.000 vittime ogni anno a causa prevalentemente di patologie polmonari/respiratorie e di cancro ai polmoni.

A fumare di più è la popolazione del Sud Italia con una prevalenza di uomini fumatori rispetto alle donne. Una delle regioni con il numero più elevato di fumatori sembra essere la Campania

Il fumo passivo può essere più nocivo di quello attivo

I danni provocati da fumo passivo non sono da meno. Secondo alcuni studi effettuati dagli Stati Uniti, si contano ogni anno circa 5.000 morti a causa di un cancro ai polmoni diagnosticato nei non fumatori
Questo aumenta di circa il 30% la probabilità di sviluppare patologie polmonari a causa del fumo inalato in luoghi pubblici al chiuso e nei nuclei familiari in cui vi sono fumatori.

L’ OMS elenca gli impatti ambientali del fumo e delle sigarette

L’OMS ha precisato più volte l’impatto negativo sulla salute e sull’ambiente provocato dal fumo che rappresenta la seconda principale causa di morte nel mondo.

È stato stimato che, nel mondo, le vittime di tabacco sono pari a circa 8 milioni di persone ogni anno. Oltre all’elenco degli impatti ambientali come per l’essiccazione delle foglie di tabacco che incentivano il consumo degli alberi.

Inoltre, si contano 15 miliardi di mozziconi di sigaretta gettati a terra o lasciati sulla spiaggia provocando un grave inquinamento ambientale. Per lo smaltimento di un mozzicone di sigaretta si ha bisogno, infatti, dai 10 ai 30 anni.

Mozziconi, cartoni e pacchetti di sigarette generano inoltre tonnellate di rifiuti.

Le campagne antifumo

In Italia molte sono le campagne antifumo. Molteplici iniziative sono state promosse dal Ministero della Salute e da diverse regioni d’Italia per sensibilizzare la popolazione a smettere di fumare e fare una scelta di vita più salutare.

La vita è bella. Non mandarla in fumo”, questo il nome di una delle campagne di sensibilizzazione lanciate dalla regione Toscana. Il 31 maggio di ogni anno, invece, ricorre la Giornata Mondiale senza tabacco (World No Tabacco Day)

contributo esterno

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