Ischia: Il Borghetto, un ristorante che sa di casa

0
86

Ci troviamo ad Ischia, in un piccolo borgo tra le colline del comune di Barano, uno dei sei dell’isola. C’è un cortile che affaccia su un panorama meraviglioso vista Ischia e Castello Aragonese. Qui tutto ha un sapore di casa, anche per chi di casa non è.

Per arrivare al Borghetto bisogna percorrere una stradina in salita ed occorre essere speranzosi nel credere che prima o poi si arriva e che una volta seduti a tavola ci si renderà subito conto che ne è valsa la pena. Che poi, chi è di Ischia, queste stradine strette e ripide le conosce bene, per chi invece non è del posto, potrà prendere il percorso d’arrivo come una vera e propria avventura.

L’atmosfera

Il nome deriva prettamente dal luogo dove è situato il ristorante, ovvero un piccolo borgo con un cortile che affaccia sul comune di Ischia e sul maestoso Castello Aragonese. Il mare è tutt’intorno e la campagna fa da cornice ad un panorama mozzafiato dove il Vesuvio sullo sfondo, governa e ci osserva dall’alto. All’interno la sala è esattamente come ci si aspetta: tavoli e sedie in legno, tovaglie gialle e bianche. Sembra quasi una taverna. Sulle mura sono raffigurati dipinti della quotidiana vita Ischitana di un tempo, per lo più contadina. Degli angoli sono rimasti in pietra, così da permettere all’immaginazione di fare un salto nel tempo.

Ci accoglie con un caloroso sorriso Domenico Arcamone, proprietario del Borghetto. Una storia di oltre vent’anni nel campo della ristorazione. In cucina oltre ai collaboratori, c’è suo padre, un gentile signore a cui si leggono sul viso i segni dell’esperienza.

Il menù del Borghetto

Il menù è un mix tra mare e terra, ma l’aria campagnola ci ha fatto venir voglia di piatti contadini, di carne e vino rosso. Iniziamo con una frittura all’italiana: melanzane, zucchine, crocché di patate, supplì di riso bianco e l’immancabile montanara fritta, fortunatamente in versione small. L’intenzione era quella di rimanere leggeri, ed effettivamente, nonostante la frittura, così è stato. Consistenza croccante e non unta, il sapore era genuino, come quando la si fa in casa, il gusto era deciso e delicato. Passiamo direttamente al secondo, bypassando il primo. Una T-bon e una tagliata con crema di tartufo. La carne molto tenera e una cottura adatta ad assaporarne al meglio la qualità. Di tartufo ne è bastato poco per inondare la sala del suo intenso odore che però non invadeva il gusto della carne, anzi, insieme creavano un abbinamento perfetto. Nota di merito, per quanto semplice e banale possa sembrare, va all’insalata. Per chi frequenta Ischia sa che fare l’insalata è un’arte. Prima di tutto, come per le altre verdure, l’insalata qui viene presa direttamente dall’orto e la differenza si sente. Croccantissima e al sapor di terra, no, non nel vero senso della parola, ma l’aria e la terra di Ischia hanno un odore inconfondibile. Condita perfettamente, altra operazione che sembra semplice, ma non lo è.

Le altre portate presenti sul menù sono ben equilibrate tra le scelte di mare e di terra. Alcuni piatti spiccano per originalità e per non rientrare tra i consueti condimenti tradizionali, decisione che non ti aspetti da un ristorante del genere, ma che lascia piacevolmente sorpresi. Tra i primi troviamo: I Tubetti alla Monsignore con pomodori, zucchine e pancetta. Le Castagnelle alla Sacrestana (Gnocchetti Sardi, pomodorini, Ricotta e salsiccia), i Rigatoni alla Gricia e il Risotto asparagi e Gamberetti. Presente nei secondi troviamo addirittura un piatto della cucina francese: Lo Chateaubriand. Una preparazione raffinata ed elegante. Non manca certamente il Coniglio all’Ischitana o al cartoccio. Anche tra le scelte di pesce vi è un’ampia offerta: la frittura di paranza, Lo Spiedino ai gamberoni e L’Astice alla brace.

Arriviamo ai dolci: cheesecake cotta al caramello salato, al quale è d’obbligo una nota di merito in quanto era presente davvero una nota salata. Panna cotta, semifreddi e le varie torte della casa, tra cui caprese e crostata di frutta.

Il Borghetto è un ristorante coerente con le aspettative, ma che allo stesso tempo ti meraviglia con ingredienti e cotture non tipicamente tradizionali. Un panorama suggestivo, aria pulita e atmosfera familiare.  Tutto ciò che si desidera quando si vuole trascorrere una tipica domenica Ischitana.

Contributo esterno

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui