Giuseppe Conte durissimo: non siamo una costola del Pd

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Giuseppe Conte alza i toni nella maggioranza. In una diretta Instagram, che ha preceduto (ore 17) il suo incontro con il presidente Mattarella, il leader pentastellato ha bacchettato gli alleati e gli “avversari”.

Conte contro tutti: non siamo una costola del Pd

“L’alleanza con il Pd va avanti da tempo, abbiamo lavorato insieme e sperimentato un pacchetto importante di riforme, ma pretendo rispetto. Non posso accettare accuse di irresponsabilità perché non funziona così: non siamo la succursale di un’altra forza politica”.  Sono queste le parole pronunciate dal leader del Movimento 5 Stelle, l’ex Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte ormai in polemica aperta con gli alleati. Lo scontro sulle spese militari ha messo, infatti, in discussione la stabilità del governo.

“Con Draghi ho avuto un lungo colloquio ma non ho avuto risposte sulle misure economiche e finanziarie – ha continuato -. Spero che il Governo le anticipi per tempo. Polemiche? Se pensano di silenziarci, si sbagliano di grosso. Non ci silenzieranno mai, solo i cittadini potranno farlo se non saranno d’accordo con le nostre proposte”.

E’ un fiume in piena l’ex premier che dopo aver bacchettato gli alleati rilancia le proposte simbolo: “Il nostro progetto sul salario minimo è stato presentato. Giace al Senato, e vediamo se le altre forze politiche saranno così solleciti come sulle spese militari.
Per la guerra in Ucraina l’unica soluzione è politica e la pace si raggiunge garantendo il diritto all’autodeterminazione dell’Ucraina. Per aver detto questo mi sono preso l’accusa di essere filo-putiniano. Perché si gioca sporco in politica? Abbiamo da subito chiarito di essere a favore dell’Ucraina e condannato l’invasione Russa”.

Dal Pnrr a Renzi: botta e risposta tra ex Presidenti

Si infiamma anche la polemica sul Pnrr. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza preoccupa Giuseppe Conte: “sta andando a rilento – ha detto nella diretta Instagram – e siamo preoccupatissimi”.

In questa polemica con il Pd si è inserito Matteo Renzi che, come sempre, si è mostrato critico nei confronti dell’avversario politico: “Da padre, prima che da politico, pensando alla complessità dei problemi, sono molto più tranquillo pensando che in questa fase ci sia Mario Draghi e non Giuseppe Conte”. Ha continuato poi dicendo che, pensando al futuro dei suoi figli, non lo affiderebbe a chi “a chi se li gioca per un sondaggio settimanale”.

Contestualmente Conte, aspettandosi evidentemente qualche dichiarazione, aveva messo le mani avanti : “Ci siano dimenticati della transizione energetica, di quella ecologica e della giustizia sociale – ha detto durante la diretta -. E’ solo per queste ragioni che un esponente autorevole di Fdi può permettersi di alzare il dito e dire di usare le risorse Reddito di cittadinanza. Non ho ancora sentito Renzi – sottolinea – ma mi aspetto anche da lui una genialità di questo tipo.”

Insomma un Conte scatenato che non le ha mandate a dire.

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