Eventi metereologici estremi: cambiamento climatico e non una casualità

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I cambiamenti climatici sono ormai nei nostri pensieri e sulle prime pagine dei giornali.

Le notizie riguardanti gli estremi fenomeni metereologici che si sono abbattuti sull’Italia fanno discutere: dai nubifragi che hanno colpito il nord, agli incendi che stanno mettendo in ginocchio la Sicilia negli ultimi giorni di luglio 2023. Le condizioni estreme però non risparmiano nemmeno gli altri paesi, ugualmente sofferenti.

Le immagini degli eventi metereologici estremi stanno facendo il giro del mondo, invadendo le prime pagine dei maggiori mezzi d’informazione internazionali. L’opinione pubblica è divisa in due: da un lato chi considera tali eventi normali, ricorrenti naturalmente nel corso della storia, insomma non un particolare segnale di allarme per il pianeta e dall’altro chi li considera una straordinaria avvisaglia del possibile disastro causato dal cambiamento climatico.

In Italia grandine al Nord e incendi al Sud: eventi da considerare normali fino ad un certo punto

La situazione italiana ha fatto ampiamente discutere. Dopo giorni di ripetuti e violenti temporali al Nord, con forti grandinate e una tromba d’aria a Cernusco sul Naviglio, il 25 luglio la città di Milano è stata colpita dall’ennesimo nubifragio in cui il vento ha superato i 100 chilometri all’ora, diverse centinaia di alberi sono stati sradicati e tetti scoperchiati, causando innumerevoli danni sia alle infrastrutture che agli abitanti. Nelle stesse ore Palermo era, al contrario, circondata dalle fiamme e avvolta da un’aria irrespirabile e bollente. Proprio il 24 luglio è stato battuto di oltre due gradi centigradi il record storico di temperatura. La colonnina di mercurio ha infatti toccato i 47 gradi centigradi; il massimo a cui si era arrivati erano i 44,8 gradi, nel mese di agosto del 1999.

Perché sono da attribuire in parte ai cambiamenti climatici

La correlazione tra singoli eventi metereologici estremi e cambiamento climatico va ricercata nella frequenza di essi. Tra le due scenze della metereologia e la climatolagia esiste una sostanziale differenza: la durata temporale considerata. Il clima si riferisce alle condizioni che persistono in una zona per lunghi periodi di tempo, il meteo fa invece riferimento a condizioni istantanee. Gli ultimi dati registrano un generale aumento della frequenza degli eventi estremi. Dunque, si, tali eventi estremi ci sono sempre stati ma ciò che conferma però la loro correlazione con il cambiamento climatico è la loro frequenza di avvenimento. Questi concetti sono ben spiegati da https://www.geopop.it/ nel loro articolo https://www.geopop.it/video/eventi-meteo-estremi-in-italia-e-tutta-colpa-del-cambiamento-climatico-oppure-no/

Tale argomentazione, accompagnata ai sempre più numerosi studi condotti a riguardo smentisce chi con numerose e banali scuse infondate non si attiva per comprendere l’attuale situazione globale e intervenire a riguardo; atteggiamento adottato anche dagli attuali governi di molti paesi.

L’aumento della temperatura media mondiale causa uno squilibrio degli ambienti che a sua volta causa picchi negativi e positivi di temperatura, accompagnati da fenomeni metereologici a cui non siamo preparati.

Cambiamenti climatici: cosa ci dicono i dati sugli eventi metereologici estremi

Proprio il 24 luglio, il World weather attribution ha reso noti i risultati della sua analisi sulle ondate di calore che si sono abbattute a luglio 2023 sull’Europa: senza i cambiamenti climatici, sarebbero state “praticamente impossibili”. I risultati hanno dimostrato che tali ondate di calore non sono più rare, è anzi probabile che si verifichino con maggiore frequenza. Secondo le proiezioni, se l’aumento della temperatura globale raggiungerà i 2°C e se dunque gli impegni dell’Accordo di Parigi non verrano rispettati, queste ondate di calore potrebbero verificarsi ogni 2-5 anni.

“Fase dell’ebollizione globale”, l’ha definita António Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, dopo che anche l’Organizzazione meteorologica mondiale ha diffuso i dati sulla temperatura media globale registrata nei primi 23 giorni del mese di luglio (considerato il mese più caldo dall’Eemiano, cioè circa 120mila anni fa). I dati, infatti dimostrano che abbiamo “temporaneamente” superato la soglia degli 1,5 gradi di aumento della temperatuea e che il mese di luglio molto probabilmente, sarà anche il più caldo mai registrato sulla Terra dall’inizio delle rilevazioni. Luglio 2023 detiene già 3 record: le tre settimane più calde di sempre, i tre giorni più caldi in assoluto e la più alta temperatura degli oceani per questo periodo dell’anno.

La soluzione: piani più severi a protezione del pianeta e dei civili

Secondo le Nazioni Unite, gli attuali impegni dei governi porterebbero a un surriscaldamento di 2,8 gradi rispetto ai livelli preindustriali. Assodato che la misurazione del riscaldamento medio glopbale avviene su una scala temporale più lunga indica che i livelli raggiunti da luglio 2023,principalmente, riflettono la necessità di azioni più incisive per ridurre le emissioni. È quindi di cruciale importanza che i principali paesi inquinanti adottino piani più rigorosi alla prossima conferenza sul clima delle Nazioni Unite, Cop28. Solo attraverso sforzi globali congiunti possiamo sperare di salvare il pianeta e le vite umane. Moltissime persone a causa di tutto ciò hanno perso tutto: la casa, la macchina, i propri cari o addirittura la vita.

Oltre alle azioni dei governi anche quelle della popolazioni godono di rilevanza in un simile scenario. Ogni azione è influenzata dalle opinioni, ed è questo il motivo che rende fondamentale una maggiore e migliore informazione dell’opinione pubblica riguardo questi temi. A questo scopo vi lasciamo un articolo informativo del Centro Regionale di Informazione delle Nazioni Unite (UNRIC):https://unric.org/it/che-cosa-sono-i-cambiamenti-climatici/

E un video esplicativo di un esperto, pubblicato dal canale youtube “Entropy for Life” che titola “quali Eventi Estremi sono dovuti ai cambiamento climatico e quali no?”: https://youtu.be/AUmQlB8JhP4

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