Superare le sfide con la danza: Il coraggio di Annarita Mariniello e il successo paralimpico

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Esploriamo il viaggio straordinario di Annarita Mariniello, una ballerina affetta dalla rara malattia di Charcot-Marie-Tooth 2 Z, che non ha permesso alla sua condizione di ostacolare la sua passione per la danza. Dalla scoperta della sua malattia durante l’adolescenza fino al trionfo nei campionati italiani paralimpici di danza sportiva organizzati dalla F.I.D.S., Annarita condivide con noi come la danza sia diventata non solo un rifugio ma anche una piattaforma per superare limiti e pregiudizi.

Scoperta e impatto della malattia

Annarita, potresti raccontarci un po’ di te, in particolare dell’evento che ha segnato profondamente la tua vita e il tuo percorso?
Ricordo come se fosse ieri il mio diciassettesimo compleanno, non esattamente per le ragioni che si potrebbero immaginare. Ero ricoverata al Policlinico di Napoli e attraverso un esame di elettromiografia mi venne rivelata la presenza di una malattia che colpisce i nervi a livello assonale. In quel momento, l’identità specifica della mia condizione era ancora un mistero per me e richiedeva ulteriori indagini. Furono effettuati dei prelievi che avviarono un’indagine genetica approfondita, i cui risultati furono inviati a diversi centri specializzati. Dopo tre lunghi anni di attesa e incertezza, ho ricevuto una diagnosi: ero affetta da Charcot-Marie-Tooth 2Z, una variante espressamente rara e all’epoca ancora in fase di studio, che colpisce i nervi periferici. Questa scoperta ha segnato l’inizio di un viaggio completamente nuovo per me, uno che mi ha portata su percorsi che non avrei mai immaginato di dover esplorare.

Considerando le tue esigenze specifiche legate alla malattia di Charcot-Marie-Tooth 2Z, come strutturi la tua routine di allenamento per ottimizzare le prestazioni e la salute? Ci sono strategie specifiche che adotti per prepararti alle competizioni?
All’inizio del mio percorso, ho lavorato a stretto contatto con il mio maestro per sviluppare una serie di esercizi, che miravano al rafforzamento muscolare necessario a supportare il mio corpo in modo specifico. Questo approccio individualizzato mi ha permesso di affrontare ogni singola coreografia con una preparazione fisica adeguata, superando le limitazioni imposte dalla mia condizione. Per ogni passo, abbiamo elaborato esercizi di rafforzo che mi hanno aiutata a costruire la forza e la resistenza necessarie per esibirmi al meglio. Questa strategia, centrata sul rafforzamento mirato e sulla tecnica specifica, è diventata un pilastro fondamentale della mia preparazione alle competizioni.

La danza come rifugio ed espressione di rinascita

La tua diagnosi di malattia di Charcot-Marie-Tooth 2Z non ha ostacolato la tua passione e il successo nella danza. Potresti raccontarci come hai scoperto la tua passione per la danza?
La danza è stata la mia compagna di vita fin da quando ero bambina. Ho iniziato con la danza classica, quella moderna e l’hip-hop, trovando in ogni stile un modo unico per esprimere me stessa. Nonostante la diagnosi, la danza è rimasta una costante nella mia vita, una passione che non solo ho continuato a coltivare ma che è diventata una forza trainante, spingendomi a superare i limiti imposti dalla mia condizione.

Nonostante la diagnosi possa aver rappresentato un momento di incertezza, hai scelto di non allontanarti dalla danza. Cosa ti ha spinto a continuare e come hai scoperto nuovi orizzonti nella danza, come i balli caraibici?
La danza per me è più di una passione; è una parte essenziale di chi sono. Anche di fronte alla diagnosi, il desiderio di danzare non ha mai vacillato; al contrario, è diventato più forte, guidandomi verso nuove avventure. È così che mi sono avvicinata ai balli caraibici, un mondo che mi era fino ad allora sconosciuto. Mi sono iscritta a una scuola di ballo aperta a tutti, senza distinzioni, e per otto anni ho fatto di quel luogo la mia seconda casa. La danza caraibica e latina mi hanno regalato gioie inaspettate e continuo a partecipare attivamente a serate dedicate, dove posso esprimere tutta me stessa attraverso il ritmo e il movimento.

Ispirazione, supporto e successo nella danza

Nel tuo viaggio verso il successo nella danza sportiva paralimpica, quali sono state le figure chiave o gli eventi che ti hanno ispirato e motivato? Potresti condividere con noi alcune delle persone o dei momenti che hanno lasciato un segno indelebile nel tuo percorso artistico e personale?
Al centro del mio universo ci sono sempre stati la mia famiglia e i miei amici, insieme al mio maestro Gabry, che hanno rappresentato il mio faro nei momenti di dubbio e la mia fonte di forza nelle sfide.

Raggiungere il successo ai campionati italiani paralimpici F.I.D.S. rappresenta un traguardo eccezionale. Potresti raccontarci le difficoltà incontrate lungo il cammino e descrivere come hai affrontato e superato queste sfide, soprattutto in relazione alla tua condizione?
Affrontare la vita quotidiana con la mia condizione è spesso estremamente complicato, anche le azioni più semplici possono rivelarsi ardue. Questo contesto rende il ballo una scelta estremamente impegnativa. Le danze standard, in particolare, richiedono una disciplina ferrea, una postura impeccabile e un controllo del corpo che va ben oltre le mie difficoltà quotidiane, considerando anche la stanchezza cronica che mi accompagna. L’allenamento per questi campionati è stato intensivo e ha richiesto una dedizione totale, spingendomi a superare i miei limiti fisici e mentali giorno dopo giorno.

E sul piano personale, hai altri interessi oltre la danza?
Attualmente, sto dedicando parte del mio tempo e del mio cuore a un’importante causa: sono volontaria per l’associazione ‘Autismo fuori dal silenzio’. A livello personale, desidero intensificare il mio impegno in questa direzione, concentrando le mie energie e le mie capacità per fare la differenza nella vita delle persone con autismo e delle loro famiglie.

In che modo la Federazione Italiana Danza Sportiva (FIDS) e la comunità della danza hanno sostenuto e influenzato il tuo percorso nel mondo della danza sportiva paralimpica?
Senza dubbio, il sostegno ricevuto dalla FIDS e dalla comunità della danza è stato fondamentale nel mio percorso. La loro accoglienza, incoraggiamento e riconoscimento del mio lavoro e delle mie aspirazioni hanno giocato un ruolo importante nel mio sviluppo come ballerina paralimpica.

Obiettivi futuri e messaggi di speranza

Con il conseguimento di un successo così significativo, quali sono i tuoi sogni e obiettivi per il futuro?
Sì, ho certamente degli obiettivi che mi piacerebbe realizzare. Tra questi, il mio sogno più grande è partecipare a ‘Ballando con le stelle’. Fin da quando ero bambina, guardando i ballerini esibirsi, immaginavo di essere io al loro posto, danzando con grazia e passione. Dopo la diagnosi della mia malattia, questo sogno ha acquisito un significato ancora più profondo. Ho imparato a interpretare i miei movimenti in modo creativo, trovando modi per superare gli ostacoli fisici che si presentavano, trasformando ogni limitazione in un’opportunità per esplorare nuove forme di espressione attraverso la danza.

Qual è il messaggio che vorresti trasmettere a chi si ritrova a leggere la tua storia, in particolare a chi affronta sfide simili alle tue legate alla malattia di Charcot-Marie-Tooth?
Vorrei dire a tutti di non perdere mai la speranza e di perseguire con determinazione i propri sogni, indipendentemente dalle sfide che si presentano lungo il cammino. La resilienza e il coraggio di lottare per ciò che desideriamo sono fondamentali. Per chi, come me, vive con la malattia di Charcot-Marie-Tooth, desidero che la mia storia serva da esempio di come non arrendersi mai sia possibile e come possa aprire strade che mai avremmo immaginato di percorrere. Affrontare questa condizione richiede coraggio, ma è proprio nelle difficoltà che possiamo scoprire la nostra forza interiore e la nostra capacità di superare gli ostacoli.

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2 Commenti

  1. Bellissimo articolo ,la forza e la determinazione di questa ragazza dimostrano che nella vita non bisogna mai arrendersi 👏👏👏💯🔝

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