Napoli, non solo cucina della tradizione

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Un punto di vista diverso, quello della Napoli internazionale, aperta e pronta ad ospitare cucine alternative a quella della tradizione.

Amico Bio, un sorriso integrale. Ristorante tipico vegetariano e vegano nel cuore di Napoli

Nel centro storico di Napoli, in piazza Bellini, tra caffè letterari, baretti, movida notturna e mura greche di che fungevano da struttura difensiva, abbattute in epoca borbonica a causa del sovraffollamento e della conseguente necessità di costruire case per gli abitanti.

Ciò che ne resta oggi è un recinto con colonne a metà, muri di tufo e antiche rovine. Tutt’intorno si consuma ogni giorno la vita di napoletani e turisti che hanno reso piazza Bellini un luogo pieno di vita odierna e notturna.

Piazza Bellini – Mura Greche di Neapolis

 È qui che un po’ disparato rispetto al centro piazza si trova il ristorante “Amico Bio” nel cortile di un antico palazzo. All’esterno c’è una piccola insegna che indica il dover entrare per trovarlo e solo questo, a parer mio, lo rende speciale.

Il posto è molto intimo e accogliente, semplice come i gusti che si ritrovano nei piatti. La sensazione è quella di essere al di fuori del tempo e soprattutto del caos che anima la zona, non si sente nulla, solo il piacevole vociare di persone che parlano, mangiano e decantano le bellezze di Napoli.

Spesso mi è capitato di sentire turisti felici di aver scoperto un ristorante vegano e vegetariano nel pieno centro storico, evidentemente la richiesta di trovare cibi non tradizionali, esiste ed è in aumento.

Lo spazio e la cucina di Amico Bio

Lo spazio è suddiviso in interno ed esterno con tavoli e sedie di legno che rendono l’ambiente caldo. In una delle pareti interne ci sono in bella vista le cassette di verdure di stagione che vengono prese e portate in cucina anche nel bel mezzo del servizio, donando alla dicitura “Bio” un significato vero ed autentico.

La cucina è a vista e questo è strano poiché solitamente si è abituati a vederla nelle “grandi” cucine dei ristoranti stellati o gourmet dove gli chef e gli addetti alla cucina vestono di tutto punto con le divise bianche o nere in un clima spesso freddo ed asettico. Sicuramente bello da vedere, ma da spettatore ci si sente molto lontani da quel mondo, seppur divisi da un semplice vetro.

In questo caso invece il clima è di tipo casalingo e tradizionale e questo fa la differenza. Ogni giorno il menù può variare alcuni piatti e cambiano anche ad ogni servizio (pranzo e cena) in base a alle verdure di cui si ha disponibilità. Molti piatti sono semplici: verdure con spezie, gratinate, piastrate o al forno con condimenti di ogni genere. Ed ancora il seitan, il tofu preparato alla veneziana, come cotoletta, alla luciana e tanto altro.

Alcune ricette sono quelle classiche della tradizione, ma rivisitate in chiave vegetale. Il pane che si può consumare, oltre al classico, è il chapati, tradizionale indiano e farcito con verdure, seitan e spezie varie.

I dolci sono squisiti: soufflé al cioccolato, torta di mele con cannella e le immancabili crostate di frutta. Il vino è il loro, biologico e di qualità, non mancano però le possibilità alla carta che spesso prediligono vini autoctoni e biologici della Campania.

L’ambiente, il cibo, il contesto e si, anche il prezzo, fan sì che Amico Bio, sia un ristorante per tutti coloro che vogliono scoprire nuovi gusti rimanendo fedeli alle materie prime.

Urubamba, ristorante di cucina Nikkei nella riviera di Chiaia

Nella riviera di Chiaia, elegante zona di Napoli che si riversa sul lungomare, nel 2017 è stato inaugurato Urubamba, ristorante di cucina Nikkei e fusion che ha portato una ventata di freschezza e giovinezza in città.

La riviera di Chiaia è una zona, seppur vicina, molto diversa dal centro storico, sia per vie, vicoli e palazzi, sia per chi la frequenta. Questo è sempre stato per me motivo di grandi quesititi, non riuscivo e tutt’ora non riesco a capire il perché, nonostante la vicinanza (circa 20 minuti) tra il centro storico e la riviera ci sia così distanza sociale e perché le differenze siano così accentuate che quasi sembra di essere in un’altra città.

Il concetto “Urubamba”

È dunque in questo contesto che Urubamba ha deciso di aprire sei anni fa e dare vita ad un concetto di cucina non ancora del tutto sviluppato a Napoli.

L’idea che si vuole dare è quella di un’immersione nella gastronomia peruviana, località nella quale i proprietari hanno viaggiato e preso ispirazione ed è proprio in Perù che avviene il connubio tra le due cucine: giapponese e peruviana, dando origine a quella Nikkei.

Il locale è elegante e frizzante allo stesso tempo, si nota da subito la grinta che lo muove e la tipica freschezza di cose nuove e giovani.

Il cibo è un mix tra sashimi, sushi, ramen, tacos e tante altre squisitezze dai gusti orientali ed originali. Nel settembre del 2022 Urumbamba è entrato a far parte della guida Michelin come primo ristorante Nikkei d’Italia, un titolo prestigioso che invoglia ancora di più ad immergersi in una cucina così particolare; tra la sobrietà dei piatti giapponesi e l’esuberanza della cultura latino americana.

E il tutto a poca distanza da uno dei lungomari più belli del mondo, in una Napoli in via di sviluppo che vuole distaccarsi dal concetto di cucina unicamente tradizionale per soddisfare i tanti locali e turisti che ogni anno fanno visita a questa splendida città.

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