Caleidoscopio Umano a Frattaminore: L’Iniziativa della Biblioteca Umana

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Nel cuore di Napoli Nord prenderà vita un evento straordinario. Da un’ispirazione nata a Copenaghen, l’iniziativa della “Biblioteca Umana” arriva alla sua terza edizione nel territorio napoletano grazie all’associazione locale “L’Ora D’Aria“, offrendo un palcoscenico unico per le storie e le esperienze di vita dei suoi abitanti. Un progetto che va al di là delle pagine di un libro tradizionale, la “Biblioteca Umana” invita le persone a diventare capitoli viventi di una narrazione collettiva, abbattendo barriere e tessendo connessioni umane più profonde.
L’evento si terrà nella Biblioteca Comunale “Prof. Luca Crispino” di Frattaminore alle 17:00 di domenica 26 novembre.

Biblioteca Umana: le storie

Nell’ambito dell’evento, quest’anno si prospetta una straordinaria selezione di sei protagonisti, ciascuno portatore di una storia unica e avvincente. L’eclettico gruppo di invitati rappresenta una miscela affascinante di esperienze e punti di vista, promettendo di offrire un’edizione memorabile dell’iniziativa. Il gruppo è composto da:

  • Gabriel Aiello, ora ventitreenne, che all’età di 14 anni ha visto il padre morire a causa di una malattia radicata in una Terra sfinita e devastata. Dall’età di 14 anni, Gabriel ha scelto di trasformare il suo dolore in un impegno incrollabile contro la devastazione ambientale. Dieci anni fa, è diventato portavoce del movimento ambientalista “C’at accis a salut“, evidenziando la potenza delle voci giovani nella lotta per la sostenibilità ambientale.
    Da qualche anno è anche presidente dell’associazione “Casalnuovo Coraggiosa“, un’organizzazione dedicata alla difesa dell’ambiente locale.
    Gabriel ha scritto anche un libro, “Viaggio nella Terra dei Fuochi“, una testimonianza avvincente che svela le radici profonde del male ambientale contro cui combatte con tanto fervore.
  • Marilena Natale, coraggiosa giornalista campana che da anni è impegnata nella lotta senza compromessi contro la corruzione politica camorristica che affligge la sua Terra. La sua dedizione alla verità e alla denuncia è evidente nel fatto che, a causa delle gravi minacce ricevute, si trova sotto scorta dal 2017.
    Marilena incarna il ruolo di giornalista non solo come mestiere, ma come una missione profonda che implica sentirsi direttamente toccati dall’ingiustizia del mondo. Affronta le minacce e le pressioni con determinazione, consapevole che essere un giornalista significa schierarsi dalla parte della verità, anche quando ciò comporta rischi personali.
  • Fabiana Sciarelli, professoressa di economia all’Università Orientale di Napoli, si è distinta per il progetto “Tanto ho le cuffie“. Quest’opera getta i riflettori sui minorenni, spesso trascurati dai programmi governativi.
    In un momento in cui la questione sociale dei minori è allarmante, il progetto della Sciarelli si manifesta in un libro e un podcast. Attraverso queste modalità espressive, Sciarelli racconta quindici storie autentiche che dipingono una realtà di negazione dei diritti che affligge una parte vulnerabile della popolazione.
  • Piermassimo Caizzo e Simona Cappella, membri attivi dell’associazione “Forti Guerriere“, che si batte con determinazione contro la piaga della violenza sulle donne. Basata su un caso concreto, la storia offre uno sguardo crudo sulla violenza domestica, rivelando una realtà in cui una donna è stata tragicamente uccisa da chi avrebbe dovuto amarla e proteggerla.
    L’associazione “Forti Guerriere” propone una visione che va al di là della denuncia delle ingiustizie: mira a creare una rete di supporto solida e concreta.
  • Roger Sylvestre Adjicoudé, originario del Benin, attualmente investito del ruolo di responsabile dell’area immigrazione presso la Caritas e presidente dell’associazione “Dada Gheezo“. La sua testimonianza risuona come una voce autentica dell’esperienza migratoria e del percorso di integrazione, compreso il suo personale viaggio.
    Arrivato in Italia due decenni fa, Adjicoudé ha varcato i confini e ha iniziato il suo percorso di accoglienza presso il Centro Astalli, situato a sud di Grumo Nevano. Il suo racconto, impreziosito dalle sfide e dai trionfi dell’esperienza migratoria, è un riflesso delle molteplici sfaccettature dell’integrazione nella società italiana.

L’evento

Nell’attesa della terza edizione della Biblioteca Umana, la vicepresidente dell’Ora D’Aria, Simona Costanzo offre una prospettiva avvincente sull’evoluzione e l’impulso crescente che ha caratterizzato l’iniziativa negli anni precedenti.

“Il costante impegno per il miglioramento, stimolato da ogni edizione precedente, ha guidato una profonda riflessione critica e un costante percorso di crescita.
Il passaggio dalla prima alla seconda edizione è stato particolarmente significativo, con un notevole incremento nella partecipazione, triplicando il numero di persone attorno a ciascun relatore. Questo indicatore tangibile di successo ha fornito un incoraggiamento palpabile al team organizzativo, alimentando le speranze per una terza edizione altrettanto impattante
L’approccio unico della Biblioteca Umana, che consente al pubblico di entrare in contatto diretto con le storie toccanti dei relatori, rappresenta un elemento distintivo”.

Costanzo sottolinea anche come toccare con mano la vita di un’altra persona attraverso la voce abbia un significato profondo e autentico, andando oltre le semplici parole scritte.
“Nutriamo una profonda fiducia nella straordinaria capacità umana di ascoltare e comprendere l’altro, una qualità che, purtroppo, sembra affievolirsi nell’era moderna. È proprio partendo da questa convinzione che abbiamo ripreso l’idea della Biblioteca Umana”.

L’evento prevede un’ulteriore innovazione attraverso un sistema a rotazione, dove ogni relatore avrà la possibilità di condividere la propria storia con l’intero pubblico. L’obiettivo è suscitare un dibattito autentico e coinvolgente, alimentando la conversazione e la consapevolezza su tematiche che meritano attenzione.

Le aspettative per questa terza edizione sono alte, con la speranza che continui a portare grandi risultati e a consolidare il ruolo della Biblioteca Umana come un evento significativo nella promozione del dialogo e della comprensione umana.

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