Strategie e Proposte per lo Sviluppo Economico e Imprenditoriale in Campania: Il punto sulla Conferenza CONFIMI del 17 Maggio

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Venerdì scorso a Napoli, presso la sala “Caduti di Nassiriya” del Consiglio Regionale della Campania, il convegno organizzato da Confimi Industria Campania e Consorzio Suggestioni Campane Promotion con al centro il tema delle “Strategie e Proposte per lo Sviluppo Economico e Imprenditoriale in Campania”.

L’evento, di notevole interesse per i temi trattati, ha visto la partecipazione di un folto pubblico di imprenditori, amministratori locali, economisti ed esperti di politiche di sviluppo locale.

Davvero autorevole la presenza dei relatori riuniti a convegno, provenienti dal mondo istituzionale, accademico e imprenditoriale. Tra questi: Gianluca Cantalamessa (Senatore, componente della 9° Commissione permanente), Marco Cerreto (Deputato, Componente della 13° Commissione), Francesco Eriberto d’Ippolito (direttore dipartimento Scienze Politiche – Università Vanvitelli), Alfonso Maria Cecere (docente diritto pubblico – Università Federico II°), Rosario Napolano (dirigente Banca Patrimoni Sella). Importanti anche le testimonianze istituzionali venute dal territorio.

Durante la conferenza napoletana, sono stati discussi approcci strategici e proposte per affrontare le sfide economiche e amministrative della regione.

L’introduzione è stata affidata alla giornalista Brunella Cimadomo che ha relazionato sui dati di sintesi presentati da Francesco Maria Chelli, Presidente f.f. dell’Istat mercoledì 15 maggio 2024 a Roma – Palazzo Montecitorio.

L’indirizzo di saluto è venuto da Fabio Ramaioli, Direttore Generale di Confimi Industria nazionale , che ha tracciato una fotografia della situazione italiana delle Pmi con alcuni indicatori che mettono in evidenza il complicato assetto burocratico e strutturale nel quale il tessuto imprenditoriale è immerso: “In un mercato sempre più globale vi sono anche evidenti distonie, che si devono tenere presenti, in merito al carico fiscale sulle imprese, su aliquote, su reddito imponibile, sul tempo impiegato per gli adempimenti fiscali, sui prezzi dei costi energetici che penalizzano le imprese italiane rispetto ad alcuni dei principali paesi europei”, haspiegato Ramaioli: “L’impegno di Confimi Industria è creare un tessuto in cui fare impresa sia ancora possibile. A livello territoriale, è fondamentale la collaborazione fra i vari stakeholder per creare progetti di “convenienza localizzativa” che facciano emergere le peculiarità di singole filiere, creando attrazione e favorendo investimenti”. Un’attrattività che deve essere in sinergia con “le università e con i centri di ricerca che sempre più devono contaminarsi per la formazione delle competenze”, ha concluso Ramaioli: “Confimi Industria fornisce un supporto attivo al Mezzogiorno e alla Campania nei tavoli governativi e ministeriali in cui la Confederazione è attiva, tra i quali: Cabina di regia Pnrr, comitato di Sorveglianza 2021-2027, Zes Unica del Mezzogiorno”.

L’intervento di Luigi Carfora

A seguire, l’intervento di  Luigi Carfora, presidente di Confimi Industria Campania e del Consorzio Suggestioni Campane Promotion, che è stato anche chiamato a moderare i lavori.

“Le principali sfide per le PMI campane – ha detto Luigi Carfora, – includono la concorrenza del mercato globalizzato e la concorrenza sleale con distorsione di mercato, che produce effetti di dumping sui prezzi di cessione a danno delle aziende italiane. Queste minacce devono essere contrastate per garantire regole di mercato uguali per tutti, assicurando il giusto profitto aziendale. In tal modo, si eviteranno la sofferenza e l’incaglio dei crediti, sia con il fisco che, di conseguenza, con i crediti bancari. Questi ultimi, a causa del contenzioso con l’Agenzia delle Entrate, finiscono quasi sempre per il rientro degli affidamenti e con la stretta creditizia, portando alla sicura morte civile delle imprese. Il benessere delle imprese contribuisce alla distribuzione di reddito nelle comunità, crea occupazione e diventa benessere sociale.””La ridotta marginalità dei profitti aziendali – ha aggiunto Carfora – le esigenti prospettive occupazionali, una burocrazia che necessita di semplificazioni, la pressione fiscale, il caro energia, la restrittiva politica creditizia e la concorrenza sleale delle multinazionali e dei prodotti che arrivano sui nostri mercati dai “paesi emergenti” sono condizioni di agonia dell’economia di mercato campano. Temi cruciali sui quali è necessario intervenire con urgenza per evitare che si aggravi ancora di più il fenomeno emigratorio con lo spopolamento dei cittadini e delle imprese dalla regione Campania.”

Gli interventi  di Cantalamessa e Cerreto

Tra gli interventi più significativi, quello di Gianluca Cantalamessa, Senatore e  componente della 9ª Commissione, che ha voluto rimarcare il fatto che: “I problemi che vivono gli imprenditori italiani, oltre ai problemi cronici come i costi dell’energia, l’incertezza giuridica e la carenza di infrastrutture, includono sicuramente la mancanza di una politica industriale seria che metta al centro l’imprenditore. A differenza di quanto ritiene qualcuno a sinistra, non è lo Stato che deve fare l’economia, ma le imprese, e lo Stato deve essere a loro supporto. Ripristinare una presunzione di innocenza nei confronti dell’imprenditore è il primo passo per poi poter finalmente fornire tutti gli strumenti a chi, ogni giorno, porta avanti con sacrificio e senso del dovere l’Italia e il suo valore nel mondo.”

Interessante anche l’intervento di Marco Cerreto, Deputato e componente della 13ª Commissione, che ha insistito sulla necessità di tutelare meglio il made in Italy e contrastare la concorrenza sleale le pratiche elusive di natura fiscale: “Fratelli d’Italia combatte da sempre per la tutela economica del Paese. È cruciale contrastare la concorrenza sleale, sia dentro che fuori l’UE, e fermare le pratiche elusive e la migrazione delle sedi aziendali verso paradisi fiscali. Dobbiamo proteggere l’Europa da pratiche sleali di Stati terzi, introdurre dazi per chi non rispetta i nostri standard e completare la riforma del Codice Doganale UE. Difendere la proprietà intellettuale, sviluppare il brevetto unico europeo e garantire la concorrenza nel mercato digitale sono priorità, così come intervenire sulla fiscalità internazionale con la Global Minimum Tax.”

La posizione della Regione Campania con l’assessore Felice Casucci

Anche la Regione Campania con Felice Casucci, Assessore alla Semplificazione Amministrativa e Turismo, ha voluto far sentire la propria voce e offrire un contributo concreto alla discussione, analizzando i risultati raggiunti e le cose ancora da fare per favorire la semplificazione amministrativa, indispensabile per assecondare efficacemente le strategie di sviluppo economico della regione,  raccogliendo le sfide che vengono dalla nuova frontiera rappresentata dall’intelligenza artificiale:

Gli obiettivi principali del convegno sono stati di rivedere la strategia di intervento pubblico e supportare l’economia privata, che richiede semplificazioni per raggiungere i migliori risultati. Grazie al presidente De Luca e agli assessori – ha detto Casucci – abbiamo visto significativi progressi nelle attività produttive, nel turismo, nell’innovazione tecnologica, nella ricerca scientifica e nella pianificazione territoriale. Tuttavia, molte imprese continuano a chiedere ulteriori semplificazioni, sia dal punto di vista tecnologico che amministrativo. Abbiamo discusso delle sfide legate alla partecipazione mediata dalla tecnologia, che presenta nuovi rischi sociali e civili, come la diffusione di fake news e i costi ambientali elevati, specialmente con l’intelligenza artificiale.  Casucci ha concluso il suo intervento, rimarcando come il convegno abbia “…offerto un’opportunità per riflettere su queste tematiche, promuovendo una responsabilità condivisa tra imprese e istituzioni, in linea con le normative europee”.

I contributi del mondo accademico

È stata la volta dei relatori provenienti dal mondo accademico che hanno offerto una prospettiva di analisi scientifica delle politiche di sviluppo sostenibile da perseguire.

Francesco Eriberto d’Ippolito, Direttore del dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, ha sottolineato la necessità di studiare nuove proposte per contrastare la concorrenza sleale dei mercati internazionali e per evitare l’effetto dumping sui prezzi dei prodotti in concorrenza con il made in Italy.

Alfonso Maria Cecere, Docente di istituzioni di diritto pubblico del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Napoli Federico II , ha evidenziato come: “La semplificazione amministrativa dovrebbe essere ripensata per puntare all’ eccellenza nella gestione dei procedimenti e nel prendere responsabilmente decisioni efficaci, per offrire con un servizio ai cittadini il migliore possibile. Solo una PA competitiva e efficiente anche sul piano finanziario può affrontare le sfide in campo europeo”.

Il ruolo delle banche e del sistema creditizio

A rappresentare il sistema del credito è intervenuto Rosario Napolano (Dirigente Banca Patrimoni Sella, responsabile commerciale crediti area centro sud), che ha posto l’accento sulle problematiche legate alla politica creditizia, sottolineando l’importanza di un maggiore supporto finanziario alle PMI per sostenerne gli investimenti e la crescita del Mezzogiorno.

Le testimonianze dal territorio

A rafforzare la proposta per un concreto sviluppo economico regionale, sono state raccolte le “Testimonianze Istituzionali del Territorio”, che hanno contribuito a sostenere l’importanza dei servizi essenziali, digitali e primari, ritenuti indispensabili per sostenere le imprese nelle competizioni nei mercati commerciali e finanziari internazionali.

Domenico Galia, Presidente nazionale di Confimi Industria Digitale e Consigliere delegato di Confimi Industria nazionale alla Transizione 4.0 e agli Affari Europei, ha sottolineato l’importanza crescente dei servizi digitali nei territori.

Francesco Barbato, Sindaco di Camposano, ha evidenziato come: “La sinergia tra Comune e Imprenditori ha consentito uno straordinario sviluppo con due importanti ricadute sul territorio: la 1^ fatta di tanta occupazione e lavoro per Giovani e Donne;  la 2^ da tante infrastrutture in parcheggi, strade, piste ciclabili, aree a verde, oltre alle sostanziose entrate di tributi e costi di costruzione a favore dell’Ente.      Con elevati standard ambientali ed urbani-ecosostenibili, si sta realizzando il Centro Commerciale Naturale della Campania e, udite-udite, senza 1 euro di danaro pubblico!”

Raffaele Ambrosino, Assessore con deleghe alle Politiche Sociali e Cultura del Comune di Scisciano, ha portato un contributo concreto dal suo territorio, sottolineando l’efficacia dei servizi e la vicinanza agli investitori nel comune di Scisciano, che è già dotato di tutte le opere primarie e dei servizi essenziali, fungendo da cerniera tra i comuni vesuviani e l’area interna della provincia.

Le conclusioni del presidente di CONFIMI

La conferenza – ha concluso Luigi Carfora – ha rappresentato un importante momento di confronto e condivisione di proposte concrete per affrontare le criticità e favorire lo sviluppo economico e occupazionale della Campania e delle sue aree interne. Un dialogo aperto tra istituzioni, imprese e università per individuare soluzioni efficaci da intraprendere.

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