Microcriminalità giovanile rischi e pericoli un fenomeno che ha radici profonde

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Microcriminalità
Black criminals wore a head yarn on a gray background.

di Umberto Pini

Quando si parla di microcriminalità bisogna partire dal malcontento e tenere conto della situazione socioeconomica delle famiglie che vivono gravi condizioni di precariato nel lavoro e nella scuola. Questi sono i punti che andrebbero analizzati attraverso i quali si possono spiegare i diversi livelli di criminalità giovanile in Italia. Il centro dello stivale è l’area geografica con più province investite da forti fenomeni di delinquenza, il nord ed il sud.

Devianza giovanile e criminalità un insieme di fenomeni che formano una miscela esplosiva ed a farne le spese spesso è il cittadino. le forze dell’ordine, i servizi sociali , la scuola ed il terzo settore sono gli organismi che dovrebbero avere la funzione di riqualificazione e contrasto al degrado socioculturale ma purtroppo oltre ad essere costosi spesso risultano essere inefficaci.

Microcriminalità: percezione di sicurezza e sensazione di libertà

Le società libere , sono ordinate, sono basate sulla cultura della legalità, lo sviluppo economico equilibrato ed il controllo del territorio. Il fenomeno della delinquenza minorile oggi in crescita genera un forte allarme sociale perché spesso si trasforma da manovalanza della grande criminalità ad antagonista delle organizzazioni malavitose, in molti casi la micro incide più significativamente perché diretta, istintiva e non organizzata , eserciti opposti che condizionano la vita quotidiana dei cittadini.

La diffusa paura di rimanere vittime della microcriminalità alimenta gradualmente la tensione sociale e per questo oggi sta paurosamente aumentando l’intolleranza.
Aggressioni, furti, nel quartiere dove si vive, l’aumento della tensione sociale, questi fenomeni possono modificare drasticamente le scelte dei cittadini ,condizionando le abitudini di vita, addirittura portare alla decisione di abbandonare la città di residenza.

A peggiorare la condizione di vita dei cittadini non è solo la presenza della criminalità organizzata , ma c’è anche la diffusione delle immagini spesso cruente , i racconti ripetuti dell’atto criminale consumato. Si “moltiplicano” si amplificano anche piccoli accadimenti criminosi; ciò si produce quasi sempre attraverso potenti “mezzi di risonanza”: la prima è quella dei mass media che evidenziano gli episodi di cronaca; la seconda è ancora legata agli organi mediatici, con le fiction quasi sempre basate sullo scontro tra criminali, la violenza fisica è verbale , un altro canale di trasmissione è quello della comunicazione orale tra i cittadini ed i più attivi sono quelli più deboli spesso già colpiti da crimini.

Microcriminalità giovanile rischi e pericoli un fenomeno che ha radici profonde


I sondaggi effettuati tra cittadini, equamente distribuiti sul territorio nazionale, effettuati per valutare la percezione della sicurezza e dei rischi danno un quadro allarmante. Infatti gli intervistati ( nove su dieci ) vivono di paura costante : gli interpellati definiscono pericolosa la propria città.


Il fenomeno della devianza minorile nel meridione , deve essere analizzato considerando la condizione del contesto, il livello culturale e le caratteristiche delle bande organizzate, che proliferano in forme differenziate.


L’ormai antico ultrasecolare modello di sviluppo regalato al Sud ha avuto effetti devastanti che ha dato vita nel tempo ad una iperproduzione di disuguaglianza e arretratezza, bloccando così continuamente tutti i tentativi di modernizzazione . Il fenomeno ha attivato così un processo di disintegrazione dei modelli culturali del sud generando una realtà non omogenea, sia in termini sociali, sia riguardo a rapporti di dipendenza economica.


Le aree meridionali, si differenziano a volte per lo sviluppo selvaggio prodotto sul territorio, cementificazione, cattiva industrializzazione e precariato producono lo spopolamento e l’emarginazione.


Queste differenze rappresentano le due facce del paese e condizionano il rapporto con il Nord, rispetto al quale sarà sempre più evidente il divario tra le due aree . Il sottosviluppo si fonda sulla condizione economica e finanziaria, sulla politica ,sulla cultura e sul fatto che le grandi decisioni vengono prese fuori dell’area meridionale, è spesso da chi non ha nulla a che vedere con il territorio.


Un certo tipo di attività genera povertà, analfabetismo, devianza e violenza.
La marginalità è diversità sociale, l’individuo che vive la situazione di ambiguità, si colloca di fronte a condizioni morali e culturali contrastanti e perciò devia .


In questo senso, la situazione marginale del meridione, si evidenzia in questo stridio di sovrapposizione e coesistenza di modelli propri in contrasto ai modelli artefatti, violenti è moderni. Come mai tra i ragazzi c’è tanta confusione tra limite del divertimento e crimine?
Guardare alle discoteche, spesso al centro dell’attenzione di giornali e televisioni. Non è vero che la ricerca del nuovo e del divertimento esasperato riguardi unicamente i giovani.

A volte anche gli adulti creano problemi. Molte discoteche che esercitano fino al mattino diventano luoghi a rischio. Dove è richiesta la resistenza fisica, gli stupefacenti possono avere vita facile. La notte in piena attività condiziona il nostro fisico sottoponendolo ad una carico di stress analogo a quello prodotto di un lungo viaggio, ben noto a tutti quanti impiegano giorni e giorni per recuperare il ritmo del giorno e della notte.

Nella società di oggi questa confusione tra limite del divertimento e soglia del crimine la ritroviamo tra i giovani come tra i meno giovani, con una diffusione del fenomeno davvero preoccupante.

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