Ischia, al Sud è abusivismo dove al nord è cambiamento climatico

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Ischia

L’isola di Ischia è in ginocchio. La frana di ieri nel comune di Casamicciola ha fatto riemergere annose questioni.

di Emilio Caserta

Come nelle migliori tradizioni italiane, per le alluvioni e le frane al Sud “è colpa dell’abusivismo”. I disastri che accadono al Nord, invece, sono colpa dei cambiamenti climatici. No, non vedremo raccolte fondi televisive, non vedremo fondi statali o europei a fiumi. “Non siamo il Veneto o la Lombardia, Ischia non è Venezia”, in cui si buttano miliardi di euro per un Mose fallito con tanto di scandali dimenticati facilmente. In cambio avremo tanti ospiti nei programmi televisivi che parlano di abusivismo edilizio. Inviteranno sociologi a spiegare la tendenza meridionale a costruire abusi edilizi. Nessuno spiegherà in quelle sedi televisive i fondi ripartiti per dissesto idrogeologico nel 2020, o negli ultimi 20 anni. Né il motivo per cui i meridionali devono avere meno rispetto ai settentrionali.

Nel 2020: 77.000.000 di euro alla Liguria, aggiunti ai 40 milioni già stanziati in precedenza, 47.000.000 all’Emilia Romagna (con i 147 milioni degli anni precedenti), 40.000.000 al Veneto, 23.900.000 al Piemonte, alla Valle d’Aosta 15 milioni anno 2020-2022, 8.100.000 alla Toscana (Centro-Nord). Al Sud i soliti spiccioli: 5.600.000 alla Campania, 840.000 alla Basilicata, 700.000 alla Puglia, 576.000 alla Calabria.


Intanto, pochi ricordano che nel rapporto dell’INSPRA intitolato “Dissesto idrogeologico in Italia: pericolosità e indicatori di rischio – Edizione 2021 e sugli indicatori di rischio relativi a popolazione, famiglie, edifici, imprese e beni culturali“. Li si legge che il 93,9% dei comuni italiani circa 7423, è a rischio frane, alluvioni e/o erosione costiera. Circa 1,3 milioni di persone sono a “rischio frane”, 6,8 milioni di abitanti a “rischio alluvioni”.


Non si tratta di abusivismi ma di uno Stato che ha dimenticato come investire in un territorio, facendo prevenzione. Le allerte meteo non sono altro che un modo per dire ai cittadini: “cari cittadini, il problema non è solo la pioggia o il vento, ma il rischio che vi crolli un palo o un albero o peggio una scuola sulla testa. Perché? Non facciamo manutenzione da decenni. Ci farebbe piacere sapere dove sono finiti i fondi per Crotone o per Catania, per gli ultimi grandi disastri idrogeologici subiti al Sud. Certamente non ci sono state raccolte fondi dai Mentana di turno che ci risposero: “noi facciamo raccolte fondi dove vogliamo”. Questi episodi servono a quei programmi per spiegarci l’inferiorità dei meridionali anche in disastri come questi.


Casamicciola è certamente un territorio “sfortunato”, in pochi anni terremoti ed alluvioni, zero aiuti da parte di uno stato che negli ultimi anni ha costruito solo tante passerelle politiche e poche case sicure per gli abitanti. Intanto, occorre mettere in sicurezza il territorio, ma nessuno lo farà. Passerà solo il solito messaggio: “Ad Ischia ci sono gli abusi” come 5 anni fa per il terremoto, nulla è cambiato e nulla cambierà. Vicino ai fratelli ischitani.

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