Codice della strada, multe stradali in base al reddito

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Codice della strada, multe in base al reddito. A quanto sembra, a seguito di una revisione ed “un ammodernamento”, le multe stradali potrebbero essere pagate relazione al reddito.

Reati del codice della strada

È di questi giorni la notizia che, a seguito di una revisione ed “un ammodernamento” del Codice della Strada, le multe stradali potrebbero essere pagate relazione al reddito.

Potrebbe sembrare lodevole, sicuramente, la premura del governo per la tutela delle fasce più deboli. Lodevole sarebbe anche attuare delle direttive che possano ridurre le infrazioni del codice della strada.

Magari basterebbe maggiore attività delle forze di polizia, soprattutto quelle comunali. Maggiore educazione stradale e magari dare una maggiore certezza delle pene per le tali infrazioni.

Ma riflettiamo su alcuni punti.

Cos’è la multa?

Costituzione della Repubblica Italiana

“La multa è una sanzione penale di tipo pecuniario prevista nel caso in cui venga commesso un delitto.”

In cosa consiste? Nel pagamento di una somma di denaro. E da cosa è disciplinata la multa? É disciplinata dal Codice Penale, articolo 24 che stabilisce un importo minimo di € 50 fino ad un massimo di € 50.000. A stabilire l’importo, di volta in volta è il giudice.

Il principio della capacità contributiva

Invece, in cosa consiste il principio della capacità contributiva?

La capacità contributiva è un principio fondamentale del diritto tributario, espressamente sancito dall’articolo 53 della Costituzione: “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività”.

Quando  viene applicato questo principio?  Questo principio trova applicazione nell’ambito dei tributi che si suddividono in imposte, tasse e contributi. Volendo fare nuovamente richiamo alla Costituzione, si consideri l’articolo 23 che definisce il tributo come “la prestazione patrimoniale imposta dallo stato o da un altro ente del settore pubblico, in virtù del potere normativo.” 

La riflessione è obbligatoria

Diritto Penale

Perché la guida senza casco, o l’ eccesso di velocità, o la guida in stato di ebbrezza, o la guida senza patente, o la mancata revisione del veicolo, dovrebbero essere sanzionati in relazione al reddito? 

Sono reati che di certo non trovano fondamento nella capacità contributiva: c’è volontà dell’individuo che si trova in stato di ebbrezza di mettersi alla guida.  C’è volontà in tutti gli Alonso di turno che decidono di andare ad una velocità oltre il limite consentito. 

Sono reati per alcuni dei quali talvolta la gente muore o per i quali la quotidianità delle persone è gravemente compromessa. 

Assistenzialismo sì, ma per giuste cause.

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