Caso Nord Stream, l’Onu si oppone ad una Commissione d’Inchiesta

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Caso Nord Stream

Disco rosso sul Caso Nord Stream: non verrà istituita nessuna Commissione di inchiesta internazionale sul sabotaggio al gasdotto.

Sen. De Cristofaro: “Silenzio di Tajani? Italia sdraiata sull’Amministrazione USA”.

Disco rosso: non verrà fatta chiarezza sul caso Nord Stream

Questa la decisione del Consiglio di sicurezza dell’Onu relativamente alla richiesta di istituire una Commissione di Inchiesta internazionale sul sabotaggio al gasdotto Nord Stream.

Se vi ricordate, nel mese di settembre 2022 – a seguito dell’invasione dell’Ucraina – si verificarono due grosse falle sottomarine nelle condotte Nord Stream, e una di Nord Stream 2, gasdotto che porta il gas russo in Germania. Le autorità giudiziarie svedesi bollarono subito il danno come un grave sabotaggio.

Caso Nord Stream: ecco come si è arrivati alla pista del sabotaggio

Riavvolgiamo un attimo il nastro.

Il 7 febbraio 2022, prima dell’invasione della Russia in Ucraina, il Presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden, rispondendo a una domanda in occasione di una conferenza stampa, riferì testualmente:

“se ci sarà un’invasione russa dell’Ucraina, con tank e truppe che attraversano il confine, non ci sarà più Nord Stream 2, noi vi metteremo fine (…). Vi prometto che lo faremo”. (fonte: Adnkronos).

Esattamente un anno dopo, l’8 febbraio 2023, il Premio Pulitzer americano, Seymour Hersh, pubblicò un’articolata inchiesta sull’esplosione del Nord Stream e, citando una fonte interna all’amministrazione USA, giunse alla conclusione che le forze della marina americana avrebbero condotto un’operazione sotto la copertura di un’esercitazione navale della Nato, collocando degli esplosivi sotto i gasdotti nel giugno 2022. A detta di Hersh, l’attentato sarebbe stato programmato per mesi dagli Stati Uniti d’America, coinvolgendo i più alti livelli, e realizzato con la collaborazione dei norvegesi. Il motivo? Il Pulitzer lascia intendere che dietro il sabotaggio si celasse l’intento di indebolire il rapporto commerciale tra l’Europa e la Russia e, in particolare, tra i tedeschi e i russi.

Da ultimo, nel mese di marzo 2023, un report dell’Intelligence americana dimostrerebbe che dietro l’attacco ai gasdotti Nord Stream ci sarebbe un gruppo pro-Ucraina”, non legato in modo diretto a Washington o a Mosca e, probabilmente, neanche a Kiev. Così, negli ultimi mesi molti Stati hanno chiesto una maggior chiarezza sul caso Nord Stream, dall’Ungheria alla Germania, meno che in Italia dove l’Esecutivo non si è espresso sull’argomento.

E arriviamo alla decisione del Consiglio di sicurezza dell’Onu. Ad eccezione del Cremlino, dalla Cina e dal Brasile i 12 membri del Consiglio di sicurezza non hanno votato favorevolmente la proposta di condannare il sabotaggio e di istituire un’inchiesta internazionale sull’accaduto. Così facendo, Stati Uniti, Francia, Regno Unito, Albania, Gabon, Ghana, Emirati Arabi Uniti, Ecuador, Giappone, Malta, Monzabico e Svizzera staccano la spina alla richiesta di maggior chiarezza sul caso Nord Stream, nel silenzio generale del Governo italiano.

L’intervista al Senatore Giuseppe de Cristofaro in merito al caso

Pertanto, per far chiarezza, abbiamo intervistato il Senatore Giuseppe de Cristofaro (SI), già Sottosegretario, che così si è espresso sull’accaduto.

Senatore, sul caso Nord Stream molti Stati hanno chiesto una maggiore chiarezza e invocato un’inchiesta internazionale.

“Credo che l’inchiesta internazionale sia sempre un atto dovuto quando accadono delle cose che presentano degli elementi oscuri o che non sono conosciute a fondo dalla popolazione. Penso che il dovere di trasparenza ci debba essere sempre e dovunque. E penso che questa cosa abbia obiettivamente un senso”.

Addirittura un premio Pulitzer americano ha puntato il dito contro l’Amministrazione USA.

“Mi spiace dirlo ma ho l’impressione che l’Amministrazione statunitense negli ultimi anni abbia messo in campo una serie di scelte politiche che non sono nè particolarmente foriere di equilibri mondiali favorevoli né ispirate particolarmente a delle politiche di pace. Onestamente ho forti elementi di preoccupazione rispetto a come l’Amministrazione americana stia mettendo in campo delle scelte di linea politica in questi mesi”.

E l’Unione Europea?

“Mi piacerebbe molto che l’Unione Europea riuscisse ad assumere un profilo più autonomo, più indipendente. Ma temo che l’Unione Europea abbia troppo accusato in questi mesi e in questi anni una vera e propria subalternità rispetto agli Stati Uniti. E penso che questa cosa sia sbagliata. Mi pare particolarmente singolare che nessun Capo di Stato, che nessun Presidente del Consiglio europeo…”

Senatore, e sul fronte italiano? Sembra che il Ministro degli Affari Esteri Tajani non abbia chiesto un chiarimento sulla vicenda Nord Stream.

“No, nemmeno Tajani. Ma l’Italia mi sembra, da questo punto di vista, completamente sdraiata sull’Amministrazione americana. Vale per questo ma vale anche più in generale su tutta la vicenda Russo-Ucraina”.

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