Capua, Matteo Garrone al “Capua il Luogo della Lingua” 

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Capua, Matteo Garrone al “Capua il Luogo della Lingua”. Venerdì 13 ottobre, alle 18.00 e alle 20.30, vi sarà la proiezione del film “Io Capitano”. Film italiano candidato agli Oscar 2024.

Il regista del film Matteo Garrone e l’attivista, ispiratore della storia, Mamadou Kouassi Pli Adama, incontreranno il pubblico al termine di entrambi gli spettacoli. Introducono Francesco Massarelli, Direttore Artistico Cinema Ricciardi. Assieme a Giuseppe Bellone, Direttore artistico Capua il Luogo della Lingua festival.  

Matteo Garrone, un amico di Capua il Luogo della Lingua

Matteo Garrone, dice Giuseppe Bellone, è un amico storico di Capua il Luogo della Lingua festival. Già Premio Placito capuano 2015  per “Il racconto dei racconti”, è tornato a trovarci nel 2018 con il film “Dogman”. Girato nella vicina Castelvolturno, purtroppo, nel 2020, non riuscimmo ad averlo ospite per “Pinocchio” per via della pandemia. 

Il 13 ottobre, il Regista di “Io capitano”, vincitore del Leone d’argento alla 80esima Mostra del Cinema Venezia. Nonchè film italiano candidato agli Oscar per il miglior film internazionale, tornerà a Capua. Al Teatro Ricciardi, per una serata evento che il cinema ed il festival hanno organizzato in collaborazione con Centro Sociale Ex Canapificio Caserta. Ancora, con Movimento Migranti e rifugiati di Caserta e Città Irene – Cooperativa di solidarietà sociale ONLUS. Sotto l’egida del Patto per la lettura di Capua – Città che legge. 

Siamo grati a Garrone, continua Bellone, che, in virtù di un legame che dura da vari anni, nonostante il successo del film e gli impegni che lo vedono in tour in Italia e all’estero, abbia accettato di dedicare un’intera ed esclusiva serata a Capua. Una gratificazione importante per chi come noi, si impegna costantemente a fare di una città come la nostra, seppur piccola, un centro significativo di promozione culturale. Un impegno che noi di Capua il Luogo della Lingua festival, insieme a il Cinema teatro Ricciardi, sentiamo fortemente. Un’operazione di ricostruzione di un’identità necessaria, che pone la città al centro della vita culturale della nostra provincia, un ruolo che essa ha ereditato dalla Storia.

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