Atalanta sei nella storia: l’Europa League è il giusto premio per una squadra leggendaria

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L’Atalanta vince meritatamente l’Europa League. E’ il giusto coronamento di una squadra epica, di un allenatore generazionale e di una società lungimirante.

La Dea è finalmente grande

Una serata epica. A tratti leggendaria. Non solo per l’Atalanta, ma per l’intero calcio italiano.

A Dublino è andata in scena non una semplice partita di calcio, ma LA partita di calcio per tutti i tifosi dell’Atalanta.

E stavolta gli uomini di Gasperini non si sono fatti trovare impreparati ed hanno interpetrato magistralmente la partita.

Di fronte non c’era un avversario qualsiasi, ma il Bayer Leverkusen. Che è stata la rivelazione dell’anno, vincendo la Bundesliga e registrando una striscia d’imbattibilità lunga di 51 partite.

Ma stavolta non c’è stato scampo per Xabi Alonso che è annichilito tatticamente da Gasperini.

Il mattatore della serata è stato Lookman, autore della tripletta, prelevato quasi due anni fa dall’Atalanta per pochissimi milioni di euro dal Leicester.

Il successo dell’Atalanta non è stato casuale.

E’ stato un successo voluto, ricercato e costruito. Con il tempo, la passione e la competenza.

Questa vittoria segna un momento epocale per la squadra bergamasca, coronando un percorso di crescita costante e confermando la qualità del lavoro svolto dal tecnico Gian Piero Gasperini e dai suoi giocatori. Una serata indimenticabile che rimarrà nella memoria di tutti i tifosi dell’Atalanta e di chiunque abbia seguito con passione le loro gesta sportive.

E di questa squadra e di questa serata se ne parlerà anche fra 50-60 anni.

Gasperini si conferma un allenatore generazionale

Una menzione speciale va fatta per il vero artefice del miracolo Atalanta.

Arrivato nel 2016, quando per l’Atalanta l’obiettivo massimo era il raggiungimento della salvezza, è stato capace di riscrivere la storia di questo club.

Sono stati 8 anni stellari, conditi di piazzamenti europei e anche di alcune partecipazioni in Champions League.

Con una semifinale sfiorata e persa a pochi minuti dalla fine del match contro il PSG nel 2020.

Di certo non serviva la vittoria di questa sera per sapere chi fosse realmente Gasperini.

Un allenatore geniale e che andrebbe ringraziato ogni giorno per i valori che tramanda e per il modo in cui fa giocare le sue squadre

Perché la vittoria è sempre bella, ma se ottenuta nel modo in cui l’ha fatto Gasperini, e di conseguenza l’Atalanta, ha un sapore diverso.

Contributo esterno.

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