Alessandra Mussolini nomina gli ambasciatori del gruppo Ppe

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Alessandra Mussolini

Alessandra Mussolini ha consegnato oggi l’incarico di “ambasciatore del gruppo Ppe sul territorio italiano” ad una cinquantina di cittadini militanti nel partito nella sala delle bandiere del Parlamento europeo a Roma.

I militanti arrivano da settori diversi e agiranno su tutto il territorio nazionale

Alessandra Mussolini ha scelto i militanti del partito dai più disparati settori. Arrivano dal mondo dell’imprenditoria, della sanità, del turismo, della giustizia, dello sport, dell’associazionismo e, soprattutto, dell’università con molti giovani studenti o neo laureati.

“Gli incaricati territoriali, alcuni dei quali non hanno mai fatto politica, veicoleranno degli argomenti tematici del Ppe a livello locale con lo scopo di portare le istanze locali non solo a livello nazionale ma anche a livello europeo”, ha sottolineato Mussolini, vice capo delegazione di Forza Italia all’Eurocamera, nel corso della cerimonia, a cui era presente anche una delegazione dell’Ordine dei Templari, per “dare risalto al valore delle radici cristiane del Ppe”.

Una grande opportunità per sviluppare progetti a carattere sociale

I ragazzi che hanno ricevuto l’incarico – ha evidenziato uno di loro, Dennis Panarese – hanno sottolineato come essere ambasciatori del gruppo Ppe dia loro la possibilità di “intervenire direttamente sulle questioni generazionali e in prima persona”, avendo “ad esempio, rappresentanti di istituto nei licei o candidati all’interno delle università”.

Ma sul territorio verranno sviluppati anche progetti di carattere sociale, con tematiche incentrate sulla famiglia, sulle dipendenze, sul lavoro, sulle carceri. O sulla sanità, come ha sottolineato un neo ambasciatore, il professor Vito D’Andrea, che prevede di elaborare proposte sugli ospedali, affinché si sviluppino verso una logica di eccellenza. Ma anche sulla problematica dei contenziosi medico-legali. E anche i temi dell’imprenditoria, ad esempio affinché piccole e medie imprese possano “usufruire di fondi del Pnrr che rendano loro la possibilità di essere competitivi sul mercato mondiale”. O per lo sport, per coinvolgere i ragazzi con interventi mirati, o per cercare di recuperare ad esempio delle strutture abbandonate sul territorio con il sostegno dell’Europa. O sul sociale, con convegni sulle donne, sulla disabilità, sulle pari opportunità.

Spazio anche ai temi etici. Mauro Ferretti, magister dei Templari Cattolici d’Italia, ha sostenuto la necessità di “portare in Europa il messaggio di Cristo”, perché “l’Europa non può essere unificata soltanto da una moneta. Per noi, che non facciamo politica – ha affermato – è però necessario fare in quest’epoca una rivoluzione restauratrice, per tornare all’antico ai valori che sono invece ben presenti e nel futuro”. 

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