A venti anni dall’istituzione del “Giorno del Ricordo”, al Quirinale si celebra l’evento

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E’ una problematica che risale a fine ‘800 con violenze e scontri che hanno martorizzato le popolazioni nell’Alto Adriatico.

Per questo, il ricordo deve sempre vivere per onorare le vittime innocenti.

Si è celebrato venerdi 9 febbraio il “Giorno del Ricordo”, in memoria dei quasi ventimila italiani torturati, assassinati e gettati nelle foibe (le fenditure carsiche usate come discariche) dalle milizie della Jugoslavia di Tito alla fine della Seconda guerra mondiale.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha presieduto al Quirinale la commemorazione nel Salone dei Corazzieri in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata e delle vicende del confine orientale.

All’evento erano presenti, la premier Giorgia Meloni, i ministri degli Esteri Antonio Tajani, della Difesa Guido Crosetto, degli Interni Matteo Piantedosi, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e quello dello sport Andrea Abodi. 

Toccante ed intenso è stato il discorso del Ministro Tajani, che ha sottolineato che si è  abbattuto il muro dell’oblio

Ha, altresì, ribadito che in questo giorno si è tutti in raccoglimento di fronte a ogni foiba a ogni cippo o monumento di fronte alle molte semplici croci di legno, per non dimenticare una delle pagine più buie della nostra Patria.

Il Presidente Mattarella nel suo discorso ha ricordato le vicende tragiche e luoghi dove son avvenuti i massacri.

Ha sottolineato che inquelle martoriate ma vivacissime terre di confine, che da secoli ospitavano popoli, lingue, culture, alternando fecondi periodi di convivenza a momenti di contrasto e di scontri, il secolo scorso ha riservato la tragica e peculiare sorte di vedere affiancati, a pochi chilometri di distanza, in una lugubre geografia dell’orrore, due simboli della catastrofe dei totalitarismi, del razzismo e del fanatismo ideologico e nazionalista.

Per l’occasione sono stati proiettati i docufilm dal titolo “Kevina Jama – La Foiba Grande”, con l’intervento della protagonista Alessandra Rivaroli, e la lettura di un brano tratto dal libro “Chi ha paura dell’uomo nero” di Graziella Fiorentin. Durante la cerimonia, condotta, dall’attrice Viola Graziosi ha letto le testimonianze degli esuli di Istria e Dalmazia e di familiari di vittime delle foibe. 

Sempre per l’occasioneil Senato ha aderito alle iniziative previste per il Giorno del Ricordo, illuminando con il Tricolore la facciata di Palazzo Madama ed esponendo le bandiere a mezz’asta.

Anche il Palazzo di Montecitorio verrà illuminato con il Tricolore.

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