Scandalo Qatargate lontano dal placarsi

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Nel Parlamento Europeo continua a tenere banco lo scandalo Qatargate e non accenna minimamente a placarsi. Molti Eurodeputati temono che le indagini possano allargarsi ed è per questo che è caccia alla rendicontazione e alla trasparenza.

Dopo lo scandalo la rendicontazione

Gli eurodeputati corrono ad aggiornare il registro della trasparenza. Emergono così viaggi di lavoro, ma anche soggiorni di lusso, a spese a volte del Parlamento europeo. Un’inchiesta di Le Soir raccoglie gli esborsi più stravaganti. Il quotidiano belga ha infatti analizzato 328 dichiarazioni pubblicate dall’inizio della legislatura europea, riguardanti 140 europarlamentari. Rispetto al totale, 100 sono arrivate nelle settimane successive allo scoppio dello scandalo. È il caso della dem Alessandra Moretti, che il 16 e il 17 Febbraio 2020 è stata ospite del Governo di Doha. Tutto regolare, ma la vicentina ha compilato la scheda solo tre anni dopo, cioè a gennaio del 2023. Non è stata l’unica a tardare la rendicontazione: in quella trasferta, con volo in business class e pernottamento all’hotel Ritz, c’era anche Marc Tarabella, arrestato nei giorni scorsi.

Confermati i fermi di Tarabella, Kaili e Panzeri

Panzeri e Kaili resteranno dietro le sbarre per almeno altri 2 mesi. Questa la decisione della procura federale belga e anche per Tarabella è arrivata ieri la conferma di almeno 1 mese aggiuntivo di fermo. La contromossa non ha tardato e i legali di Tarabella han presentato ricorso contro la conferma della detenzione preventiva. Nuova udienza in 15 giorni per la riesamina.

Estradizione di Cozzolino in Belgio rinviata all’udienza del 28 Febbraio

è questo quanto deciso dalla Corte d’Appello di Napoli. La decisione finale verrà presa verosimilmente il 28 Febbraio, pertanto è stata accettata nel frattempo la richiesta dei legali della difesa Vincenzo Domenico Ferraro e Federico Conte. In una nota diffusa lo scorso venerdì, i due legali hanno evidenziato che, a loro parere, il mandato di arresto europeo “è illegittimo” perché “basato su un quadro indiziario del tutto evanescente e si fonda su mere presunzioni e sospetti, prive di riscontri oggettivi basilari per un’accusa di corruzione. I due avvocati hanno poi evidenziato che “c’è anche una questione di patologia cardiaca che è evidente ed è agli atti. E anche in relazione a questa circostanza la struttura carceraria dovrà essere adeguata”, facendo leva sull’inadeguatezza delle carceri che in Belgio vivono tra sovraffollamento e condizioni inumane tra i detenuti.

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