Strage di migranti: l’orrore del Mediterraneo

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Ennesima strage in mare, a Crotone. Le vittime accertate sono 64 con l’ultimo aggiornamento di queste ore ed 80 i superstiti. Il bilancio delle vittime è destinato a salire.

La strage di migranti avvenuta lungo le coste calabresi

Le acque del Mediterraneo diventano ancora una volta scenario di morte. Il naufragio è avvenuto domenica mattina lungo le coste calabresi, a Crotone, precisamente Steccato di Cutro. Continuano le ricerche lungo il litorale ed in mare da parte della Capitaneria di porto di Crotone con il supporto dei vigili del fuoco.

Strage di migranti: le cause del naufragio

Non è certo il numero di migranti in partenza, probabilmente si trattava all’incirca di 200 persone o più presenti a bordo del caicco che provenivano maggiormente dall’Afghanistan e dall’Iran, territori nei quali si vive in condizioni difficili e di grande povertà. Ancora una volta si tratta di un viaggio della speranza iniziato quattro giorni prima dalla Turchia. A causare il naufragio sono state le condizioni meteo avverse ed a causa delle forti ondate, il caicco ha ceduto spaccandosi in due. Da qui l’inizio di una vera propria strage di migranti annegati in mare.

Lo straziante ritrovamento dei bambini senza vita

I corpi delle vittime sono stati ritrovati in mare ma anche lungo la costa ma il dato che colpisce di più è quello dei bambini anche di piccola età di cui sono stati ritrovati i corpi. Immagini strazianti quelle del ritrovamento di due gemellini di pochi anni e di un neonato di pochi mesi. Un soccorritore ha affermato di aver trovato i corpi di circa 15 bambini. Resterà nei ricordi di quest’orribile vicenda la bambina dai capelli ricci trasportata dal mare e ritrovata sulla spiaggia ricoperta di sabbia senza vita.

Individuati i quattro scafisti responsabili del naufragio.

Sono stati individuati dalla Squadra Mobile di Crotone e dai Carabinieri i quattro scafisti, presunti responsabili della partenza nonostante le condizioni del mare non lo permettessero. La Procura di Crotone ha reso noto che gli scafisti avrebbero fatto richiesta di 8mila euro ad ogni migrante per la partenza.

Il Ministro dell’Interno Piantedosi :“Bisogna fermare le partenze”

A poche ore di distanza dal drammatico accaduto, creano polemiche le parole rilasciate dal Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che afferma fermamente che bisogna bloccare le partenze dei migranti. “La disperazione non può mai giustificare le condizioni di viaggio che mettono in pericolo la vita dei propri figli” ha dichiarato il Ministro. Una dura risposta quella di Piantedosi che arriva direttamente da Parigi. A controbattere è Calenda considerando “agghiaccianti” le parole dichiarate dal Ministro. Anche Mimmo Lucano si scaglia contro il Ministro dell’Interno: “Quelle di Piantedosi sono parole drammatiche e gravi. Come se le persone ci dessero fastidio. Le persone, invece, sono tutte preziosi cittadini.”– ha dichiarato l’ex sindaco di Riace.
Ieri pomeriggio, è avvenuto l’incontro tra Piantedosi ed il Ministro dell’Interno francese Gèrard Darmanin che successivamente ha pubblicato un tweet nel quale afferma che è necessario controllare i flussi migratori.

Fiaccolata in memoria delle vittime della strage

Si è tenuta ieri sera a Crotone, dinanzi le bare delle vittime, la fiaccolata organizzata in loro ricordo. Centinaia le persone radunate per la manifestazione con lumini e fiaccole. Il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, ha dichiarato la volontà di allestire una camera ardente che sarà aperta a partire da oggi mentre continua la ricerca dei dispersi in mare e la loro identificazione nella speranza di dare alle vittime nomi e cognomi.

La risposta del Governo dopo la tragedia

Non manca la risposta da parte del Governo in merito alla tragedia sulle coste crotonesi. Il Presidente della Repubblica ha dichiarato che è indispensabile l’impegno da parte dell’Unione Europea affermando che quanto accaduto “Non può lasciare nessuno indifferente”. Interviene anche la Premier Giorgia Meloni dichiarando che “il governo è impegnato a impedire le partenze e con esse il consumarsi di queste tragedie, e continuerà a farlo.” Salvini, invece, punta il dito contro gli scafisti, unici responsabili di queste tragedie.

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