Qatargate: cosa sta succedendo ed i rischi per l’Ue

Qatargate: cosa sta succedendo ed i rischi per l'Ue

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Il Qatargate continua ad allargarsi. Il Parlamento europeo, e le massime istituzioni Ue, vivono l’incubo della corruzione in casa propria.

Fonte: Ansa

Qatargate: cosa sta succedendo ed i rischi per l’Ue

Il Qatargate continua, anche a distanza di giorni, a tenere banco nell’opinione pubblica. Lo scandalo di corruzione che ha letteralmente travolto la sinistra europea nel Parlamento di Bruxelles entrerà presto nel vivo.

A seguito di un’indagine della magistratura belga, il Qatar sarebbe accusato di aver corrotto alcuni importanti parlamentari europei per ottenere un trattamento di favore da parte del Parlamento europeo. 

Tra le figure di rilievo indagate nell’ambito del cosiddetto “Qatargate” spiccano diverse figure. Eva Kaili, l’ex vicepresidente dell’Eurocamera arrestata e poi destituita il 13 dicembre, l’ex eurodeputato di Articolo 1, Antonio Panzeri, e Luca Visentini, segretario generale della Confederazione internazionale dei sindacati.

A seguito di varie perquisizioni negli appartamenti di Kaili e Panzeri sono stati ritrovati 1,5 milioni di euro in contanti. Il che lascia intendere quanto sia grave la situazione.

Le autorità giudiziarie belghe spiegano che si procederà per “corruzione di funzionari e membri degli organi delle Comunità europee e di Stati esteri, riciclaggio e associazione per delinquere”.

Da Doha arrivano, come ovvio, dichiarazioni di estraneità ai fatti emersi negli ultimi giorni.

Un grosso pericolo per la stabilità europea

Le indagini proseguono, il quadro complessivo della vicenda non è ancora chiarissimo. Sicuramente il Qatargate rappresenta un duro colpo alla stabilità dell’Unione Europea, già messa a dura prova dalla crisi pandemica prima e dal conflitto russo-ucraino poi.

C’è da chiarire se e quanto in profondità il fenomeno corruttivo abbia colpito il Parlamento e le massime istituzioni europee. Ciò che pare sicuro è che la vicenda rischia di indebolire notevolmente l’autorevolezza e la credibilità dell’Ue. 

Un altro grosso rischio è legato alla sempre crescente polarizzazione tra Paesi con posizioni critiche nei confronti di Bruxelles, come l’Ungheria, che scandali come questo non potranno che rafforzare.

Il primo ministro ungherese Viktor Orban, a conferma di quanto detto in precedenza, ha pubblicato su twitter un’immagine che ironizza su quanto sta accadendo in Europa, a seguito delle preoccupazioni espresse proprio dal Parlamento europeo sui fenomeni corruttivi in Ungheria.

Il Tweet ironico del primo ministro ungherese all’indomani dello scandalo che ha colpito il Parlamento europeo. Fonte: Twitter

Una vicenda cominciata tempo fa

Come sottolinea Giancarlo Mazzucca, in un articolo pubblicato su “Il Sole 24 Ore”, la vicenda Qatargate parte da lontano. Quando, dopo il mondiale assegnato alla Russia per il 2018 le istituzioni calcistiche si stavano orientando sugli Stati Uniti come potenziale sede del mondiale 2022, fu l’allora primo ministro francese Nicolas Sarkozy, a seguito di un incontro con il principe ereditario del Qatar, a far cambiare idea all’ex numero uno dell’Uefa Michel Platini.

In seguito ad un colloquio con Blatter, ex presidente Fifa, l’ex juventino rivelò che era stato il suo Presidente a chiedergli di selezionare il Qatar come sede dei mondiali del 2022. 

Qualche tempo dopo quella decisione, si dice nell’articolo di Mazzucca, gli sceicchi acquistarono jet da combattimento francesi per 14,6 miliardi di dollari. 

Ecco dunque che lo scandalo non è nato ieri. Altre sorprese potrebbero essere dietro l’angolo.

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