di Gabriele Cicerchia
Il cambiamento climatico e la necessità di ridurre le emissioni di gas serra hanno portato a una diversificazione delle strategie globali per accelerare la transizione energetica.
L’Accordo di Parigi e le politiche dell’Unione Europea, come la Strategia Italiana di lungo termine sulla riduzione delle emissioni, pongono obiettivi ambiziosi per il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050.
Tuttavia, l’attuazione di un sistema energetico sostenibile richiede un mix di soluzioni tecnologiche e politiche innovative.
La transizione verso un sistema energetico basato al 100% su fonti rinnovabili è al centro del dibattito scientifico e politico. Studi recenti evidenziano che, sebbene i costi di produzione dell’energia rinnovabile siano in calo, persistono ostacoli legati alla loro integrazione nella rete elettrica.
La difficoltà principale riguarda l’intermittenza della produzione da fonti rinnovabili che la rende irregolare e ci obbliga a sviluppare sistemi di accumulo avanzati, come le batterie agli ioni di litio e le soluzioni Power-to-X, che permettono di convertire l’energia in eccesso e di stoccarla per un utilizzo differito.
Uno dei modelli più avanzati per la pianificazione energetica è il concetto di Smart Energy Systems, che prevede un’integrazione intelligente tra diversi settori (elettrico, termico e trasporti).
L’approccio permette di migliorare la flessibilità della rete e ridurre la dipendenza dai combustibili fossili.
Una delle soluzioni più promettenti per la decarbonizzazione è rappresentata dall’idrogeno verde, prodotto attraverso l’elettrolisi alimentata da fonti rinnovabili. Recenti studi scientifici dimostrano che lo sviluppo di infrastrutture per l’idrogeno in Europa, i cosiddetti “corridoi”, potrebbero contribuire ad imprimere una significativa spinta verso la transizione verde.
Tuttavia, permangono criticità legate ai costi di produzione e alla necessità di una rete di distribuzione efficiente.
Le tecnologie Power-to-X offrono un’ulteriore possibilità di valorizzare l’energia rinnovabile in eccesso trasformandola in combustibili sintetici o altri vettori energetici.
Queste soluzioni potrebbero giocare un ruolo fondamentale nella transizione dei settori dei trasporti e dell’industria.
Quanto all’Italia, con il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), si punta a ridurre le emissioni di CO₂ del 55% entro il 2030.
Il Paese sta puntando su un mix di energie rinnovabili, efficienza energetica e nuove tecnologie per il settore industriale e dei trasporti.
Un fattore chiave è rappresentato dall’elettrificazione dei consumi energetici, in particolare nel settore dei trasporti e del riscaldamento residenziale.
L’integrazione di pompe di calore nei sistemi di teleriscaldamento può contribuire a ridurre la domanda di gas naturale, mentre la mobilità elettrica rappresenta un’alternativa sempre più competitiva rispetto ai carburanti fossili.
In conclusione, la transizione energetica richiede un impegno congiunto, coordinato e costante tra politiche pubbliche lungimiranti, innovazione tecnologica e investimenti infrastrutturali.
Il passaggio a un sistema basato al 100% su fonti green è tecnicamente possibile, ma implica sfide significative in termini di regolamentazione e finanziamenti.
L’Italia e l’Europa dovranno adottare strategie integrate per accelerare la decarbonizzazione, garantendo al contempo la sicurezza energetica e la competitività economica.




