Da venerdì a Los Angeles si susseguono proteste Los Angeles contro le recenti retate dell’ICE (Immigration and Customs Enforcement). Manifestanti, per lo più della comunità latino-americana, sono scesi in piazza in diverse aree, tra cui Downtown, Paramount e Compton, per opporsi agli arresti di clandestini, segnalando il caso di almeno 45 fermati e più di 118 arresti in totale, 27 solo nella giornata di oggi.
Guardia Nazionale intervento controverso
Il presidente Trump ha dispiegato 2.000 soldati della Guardia Nazionale a Los Angeles senza l’autorizzazione del governatore Newsom: un gesto definito provocatorio e autoritario da parte delle autorità statali, che accusano la Casa Bianca di militarizzare la città e alimentare tensioni .
La polizia ha usato proiettili di gomma, gas lacrimogeni e granate stordenti per disperdere i manifestanti, causando arresti e tensioni crescenti.
Reazioni politiche tra accuse e tensioni
Il governatore Gavin Newsom ha definito Trump un “dittatore” e accusato il governo federale di ingerenza illegale nella gestione delle proteste. Anche la sindaca di LA, Karen Bass, e il senatore Bernie Sanders hanno criticato duramente l’intervento federale.
Trump difende la decisione su Truth, sostenendo che le proteste sono opera di “insurrezionisti” intenti a fermare le deportazioni, promettendo un’azione ferma contro “riot e looters”. Anche il vicepresidente Vance ha definito i manifestanti una minaccia, giustificando l’uso della forza.
Scene di tensione e violenza urbana
Le immagini mostrano proteste accese con auto incendiate, vandalismi, brucio di bandiere e lancio di bottiglie e petardi . I reparti antisommossa hanno disperso i cortei ma sono anche trapelate testimonianze sul ferimento di un giornalista australiano colpito da una palla di gomma .
Scenari legali e criticità costituzionali
L’impiego della Guardia Nazionale federale senza l’approvazione dello Stato ha sollevato dubbi seri sul rispetto della sovranità degli stati e dei diritti di protesta. Esperti legali definiscono la manovra un abuso di potere, paragonandola a dinamiche autoritarie.
Le proteste Los Angeles evidenziano una divisione sempre più marcata tra autorità locali e federali. Da un lato, manifestanti chiedono diritti umani e giustizia, dall’altro il governo risponde con misure militari e retorica di sicurezza. La militarizzazione urbana senza consenso statale suggerisce un precedente potenzialmente pericoloso. Resta da vedere se la tensione catalizzerà nuove proteste in altre città statunitensi o se porterà a un ridimensionamento dell’intervento federale.
contributo esterno