A Los Angeles proseguono da giorni le proteste pro-migranti, scatenate dalle ultime retate dell’ICE. I manifestanti, per lo più pacifici, ma composti anche da alcune frange violente, hanno visto un pesante intervento delle forze dell’ordine. Sono scattati coprifuoco notturni, gli arresti di massa e l’uso di proiettili di gomma e gas lacrimogeni, particolarmente contro chi resisteva o attaccava.
Truppe federali: marines e guardia nazionale dispiegati
Il governo federale, su ordine del presidente Trump, ha ordinato l’invio di 700 Marines e 4.200 Guardie Nazionali a Los Angeles, definendolo «necessario per proteggere l’ordine pubblico». Il segretario alla Difesa Pete Hegseth ha difeso l’operazione, sostenendo che rientra nei poteri dell’Insurrection Act, mentre Trump ha definito i manifestanti “animal i” e “pagati”. La sindaca Karen Bass ha risposto con un’imposizione di coprifuoco dalle 20 alle 6, su un raggio di circa un miglio nel centro cittadino, in risposta a saccheggi e violenze.
Accusa a trump: “militarizzazione autoritaria”
Il governatore della California Gavin Newsom ha denunciato la mossa come “dittatoriale” e “sotto attacco” alla democrazia, aprendo un ricorso legale contro il dispiegamento statale-manageriale delle truppe . Newsom ha definito l’intervento come un attacco ingiustificato alla sovranità statale, invitando alla resistenza pacifica e alal difesa della democrazia.
Vance contro Newsom: scontro fra poteri

Il vicepresidente JD Vance ha reagito criticando Newsom, definendolo “incompetente” per aver permesso il caos e chiedendo un intervento deciso per ristabilire l’ordine. Vance ha affermato che Trump stia solo applicando le leggi, ma ha aggiunto che è necessario un intervento rapido contro la violenza.
Contestazioni pacifiche altrove: NY e Chicago
Anche a New York e Chicago sono esplose proteste analoghe contro le operazioni anti-migranti, seppure meno violente. Organizzazioni civiche e sindacali hanno coordinato cortei pacifici, senza degenerazioni né coprifuoco imminenti.
Impatto sulle strade: danneggiamenti e arresti
Secondo fonti, sono state danneggiate strade come la US 101, rovinati veicoli Waymo e arrestati decine di manifestanti che occupavano aree designate per il coprifuoco.

Reazione dei veterani: opposizione al dispiegamento
Veterani ed ex militari hanno criticato duramente l’uso del potere militare in ambito civile, sottolineando che i cittadini non sono nemici dello Stato, e che tale operazione rappresenta un pericoloso precedente .
Analisi sul campo: militanza pacifica ma tesa
Secondo il Washington Post, la maggioranza dei manifestanti si è mantenuta pacifica, unita nella richiesta di politiche migratorie più umane, ma la presenza militare ha intensificato la tensione.

Crisi istituzionale e politici al muro
Le proteste a Los Angeles riflettono uno scontro fra poteri statali e federali, con accuse incrociate di abuso di potere, militarizzazione e violazione della democrazia, mentre cresce la tensione sull’uso dell’Insurrection Act. Il futuro dipende dalla risposta delle magistrature e dal compromesso possibile tra ordine pubblico e tutela delle libertà civili.
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