Nicusor Dan è stato eletto nuovo Presidente della Romania, segnando una svolta significativa verso l’integrazione europea e respingendo l’ondata nazionalista rappresentata da George Simion. Con il 54,3% dei voti al ballottaggio del 18 maggio 2025, Dan ha superato Simion, leader dell’Alleanza per l’Unione dei Romeni (AUR), che si è fermato al 45,6%.
Una campagna elettorale tesa e polarizzata
Le elezioni presidenziali del 2025 si sono svolte in un clima di forte polarizzazione politica. Al primo turno, Simion aveva ottenuto il 40,5% dei voti, mentre Dan si era fermato al 20,9% . Tuttavia, l’affluenza al ballottaggio è aumentata, raggiungendo il 65%, grazie anche al sostegno della diaspora romena, storicamente più orientata verso posizioni pro-europee.
Un risultato che riafferma l’orientamento europeo della Romania
La vittoria di Dan è stata accolta con entusiasmo a Bucarest, dove migliaia di persone hanno festeggiato nelle strade, sventolando bandiere romene e dell’Unione Europea. Nel suo discorso, Dan ha sottolineato l’importanza dell’unità nazionale e del rispetto reciproco, promettendo di lavorare per una Romania più equa e integrata nel contesto europeo.
Le sfide future per la Romania
Nonostante la vittoria, Dan dovrà affrontare diverse sfide, tra cui la formazione di un governo stabile e l’attuazione di riforme economiche e istituzionali. Inoltre, sarà fondamentale mantenere l’equilibrio tra le diverse forze politiche e rispondere alle preoccupazioni di una parte dell’elettorato che ha sostenuto Simion.
L’elezione di Nicusor Dan rappresenta un momento cruciale per la Romania, segnando una chiara scelta a favore dell’integrazione europea e della democrazia. Sarà ora compito del nuovo Presidente tradurre questa fiducia in azioni concrete per il futuro del Paese.
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