Lucia Fortini: “Scuola, giovani ed inclusione. Il mio impegno continua in Consiglio Regionale

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Lucia Fortini, assessore della Regione Campania con deleghe alla Scuola, alle Politiche Sociali e
alle Politiche Giovanili dal 2015, è una delle figure più riconoscibili della Giunta guidata dal
presidente Vincenzo De Luca. Nel corso dei suoi mandati ha promosso numerose iniziative volte a
rafforzare il sistema educativo, sostenere l’inclusione sociale e offrire nuove opportunità ai giovani.
Tra i progetti simbolo del suo assessorato figurano “Scuola Viva”, che ha trasformato gli istituti
scolastici in centri di aggregazione e formazione aperti al territorio, e interventi strutturali contro la
dispersione scolastica e le disuguaglianze territoriali. Con uno stile politico improntato alla
concretezza e alla partecipazione, Fortini ha puntato a costruire una Campania più coesa, moderna e
attenta ai bisogni delle persone. Oggi, con la sua candidatura al Consiglio Regionale, si prepara a
proseguire quel percorso di continuità e rinnovamento che ha caratterizzato il suo impegno
pubblico.

Assessore Fortini, dopo anni di impegno in Giunta, ha deciso di candidarsi al Consiglio Regionale.
Cosa l’ha spinta a rimettersi in gioco in questa nuova fase politica?

«La mia scelta nasce dal desiderio di dare continuità al lavoro portato avanti in questi anni insieme
al presidente De Luca e a tutta la Giunta regionale. Abbiamo costruito molto, investendo su scuola,
giovani, inclusione e coesione sociale. Sento il dovere di continuare a mettere a frutto questa
esperienza in un percorso di crescita e di concretezza, che non si fermi ma si rafforzi, per il bene
della nostra comunità.»

Risultati raggiunti e sfide ancora aperte

Il suo mandato è stato caratterizzato da risultati significativi e sfide aperte. Vuole raccontarci?

«In questi anni ho avuto l’onore di guidare l’assessorato alla Scuola, alle Politiche Sociali e alle
Politiche Giovanili, dal 2015 in poi.
Tra i risultati di cui sono orgogliosa: l’ampliamento delle opportunità per i giovani, la proroga di
progetti come “Scuola Viva”, che puntano a coinvolgere gli studenti oltre l’orario scolastico.
Allo stesso tempo le sfide restano tante: la dispersione scolastica, la disparità territoriale tra i diversi
comprensori della Campania, l’interazione più incisiva tra sistema formativo e mondo del lavoro. Il
percorso non è concluso: serve tenacia, continuità e coraggio.»

Dispersione scolastica: la priorità resta l’inclusione

In merito alla dispersione scolastica, quali strumenti pratici bisogna adoperare?

«Contrastare la dispersione è per me una priorità: serve agire su più fronti. Intendo potenziare i
percorsi personalizzati nelle scuole, rafforzare la rete di orientamento e accompagnamento verso la
formazione professionale e gli ITS.
Ciascuno studente va visto con il suo volto, non come un numero. La Regione deve garantire che
nessuno resti indietro, che i territori più difficili abbiano risorse, tutor, supporti mirati: la scuola
deve tornare luogo di opportunità e non di abbandono.»

Giovani, formazione e lavoro: una Campania che dà futuro

Giovani, formazione e lavoro: come immagina il futuro dei ragazzi campani?

«Vedo un futuro in cui i giovani della Campania abbiano davvero la chance di scegliere, formarsi
bene, restare e costruire qui, oppure decidere di andare altrove con dignità e con la forza di poter
tornare.
Nei prossimi cinque anni immagino una Campania in cui la formazione sia più vicina al lavoro
reale, in cui le competenze digitali, le soft skills, la mobilità internazionale non siano accessori ma
parte del curriculum, e i giovani diventino protagonisti del territorio.»

Inclusione e pari opportunità: dalle tutele alle autonomie

Inclusione e pari opportunità: qual è la prossima frontiera per le politiche sociali in Campania?

«L’inclusione non è più solo un tema di accesso, ma di partecipazione e protagonismo.
La prossima frontiera è garantire che le politiche sociali sappiano essere abilitanti: dare strumenti,
non solo sostegno; attivare comunità, non solo interventi; costruire autonomia e non solo tutela.
La Regione deve scommettere sui giovani, sulle famiglie, sulle zone interne, puntando a ridurre le
disuguaglianze territoriali e generazionali.»

Scuola e innovazione: l’ obiettivo è preparare al futuro

Digitalizzazione e innovazione: quale ruolo rivestono per la scuola?

«La scuola deve essere il motore della trasformazione digitale e della cultura dell’innovazione: non
solo avere strumenti, ma saperli usare e pensare in modo nuovo.
Inutile vietare a priori il telefono in classe. La Regione Campania deve continuare a favorire, come
già fa e sta facendo, laboratori digitali, formazione dei docenti, collegamenti tra scuola, impresa e
ricerca.
Così da far nascere “scuole che preparano al futuro” e non solo “scuole che ripetono il passato”.»

Riconquistare la fiducia dei cittadini e dei giovani

Politica e cittadini, soprattutto i giovani: come recuperare fiducia e partecipazione?

«Recuperare fiducia significa stare vicino, ascoltare, coinvolgere, dare concretezza.
I giovani chiedono trasparenza, opportunità, essere parte e non solo destinatari.
Occorre aprire spazi reali di partecipazione: nei consigli comunali, nelle scuole, nei luoghi delle
politiche giovanili.
Ogni decisione deve avere il segno della comunità e non restare lontana. È così che la politica
tornerà ad essere credibile.»

Un messaggio agli elettori campani

Un’ultima domanda personale: qual è il messaggio che vuole lasciare agli elettori campani che si
preparano a votare?
«Chiedo innanzitutto di andare a votare, sempre. E poi chiedo fiducia per proseguire un cammino
che non parte oggi ma che ha già dato risultati importanti.
In questi anni abbiamo dimostrato che con serietà e impegno si possono migliorare la scuola, i
servizi, le opportunità per i giovani e le famiglie.
Voglio continuare a lavorare con la stessa passione, per una Campania che cresca senza lasciare
indietro nessuno.»

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