Israele attacca l’Iran: raid su oltre 100 obiettivi, colpiti siti nucleari. Tehran lancia massiccia rappresaglia

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L’aeronautica militare israeliana ha lanciato nella notte una serie di attacchi massicci contro l’Iran, utilizzando oltre 200 caccia da combattimento in quella che rappresenta una delle operazioni militari più significative di Israele nella regione.

Il ministro della Difesa Israel Katz ha immediatamente dichiarato lo stato di emergenza speciale su tutto il territorio nazionale.

Israele colpisce il programma nucleare iraniano

Secondo il portavoce dell’IDF, Israele ha attaccato più di 100 obiettivi in tutto l’Iran durante l’operazione notturna. “I leader del programma nucleare sono stati colpiti e alti dirigenti e comandanti sono stati eliminati”, ha dichiarato l’esercito israeliano. L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) ha confermato che il sito nucleare di Natanz è tra gli obiettivi colpiti, pur specificando che non si sono registrati aumenti nei livelli di radiazioni.

I media iraniani riportano la morte di almeno sei scienziati nucleari negli attacchi, tra cui Abdolhamid Minouchehr, Ahmadreza Zolfaghari, Amirhossein Feqhi, Motalleblizadeh, Mohammad Mehdi Tehranchi e Fereydoun Abbasi. Il bilancio complessivo parla di 5 morti e 50 feriti, principalmente nella zona di Narmak a Teheran.

La risposta dell’Iran: oltre 100 droni verso Israele

L’Iran ha reagito immediatamente lanciando oltre 100 droni verso Israele, con un tempo di arrivo stimato tra le 3 e le 5 ore dall’annuncio. L’IDF ha confermato che l’aeronautica militare si sta preparando anche per un possibile lancio simultaneo di missili dall’Iran. Il ministro della Difesa israeliano ha esortato la popolazione civile a rimanere nei rifugi protetti, seguendo le direttive del Comando della Retroguardia.

Il leader supremo iraniano Ali Khamenei ha minacciato una “dura punizione” per Israele, affermando che “il regime sionista si è procurato un destino amaro e doloroso”. Il ministero degli Esteri iraniano ha definito l’attacco “una chiara aggressione all’integrità territoriale e alla sovranità nazionale dell’Iran”, accusando gli Stati Uniti di complicità nell’operazione.

Reazioni internazionali e mercati

La presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni ha convocato una riunione di governo in videoconferenza per seguire l’evolversi della crisi, coinvolgendo i ministri e i vertici dell’intelligence nazionale. Il presidente americano Donald Trump ha dichiarato di sapere in anticipo dell’attacco di Israele, ribadendo che “l’Iran non può avere una bomba nucleare”.

I mercati delle materie prime hanno reagito violentemente alla notizia: il prezzo del petrolio WTI è balzato dell’8% a 73,48 dollari, mentre il Brent ha registrato un aumento del 7,37% a 74,47 dollari. Il gas naturale ad Amsterdam ha aperto in rialzo del 4% a 37,60 euro al megawattora, riflettendo i timori per la stabilità energetica regionale.

Netanyahu: “Colpo iniziale riuscito”

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha definito l’operazione “un colpo d’apertura molto riuscito”, dichiarando che Israele otterrà “moltissimi risultati” con l’aiuto divino. L’operazione è stata condotta sulla base di “precise informazioni della Direzione generale dell’intelligence” israeliana, dimostrando la sofisticatezza dell’intelligence di Israele nel monitorare le attività iraniane.

Significativamente, il ministero del Petrolio iraniano ha precisato che non si sono verificati danni agli impianti di raffinazione e ai depositi petroliferi, garantendo che “le attività degli impianti e la fornitura di carburante proseguono senza interruzioni”.

Hamas condanna gli attacchi

Hamas ha definito gli attacchi israeliani “pericolosi” e potenzialmente destabilizzanti per la regione, affermando che “l’Iran sta pagando il prezzo della sua ferma posizione a sostegno della Palestina e della sua resistenza”. Questa dichiarazione evidenzia come il conflitto tra Israele e Iran si inserisca nel più ampio contesto della questione palestinese.

Scenario futuro

L’escalation rappresenta un punto di svolta nelle relazioni tra Israele e Iran, con implicazioni che si estendono ben oltre i confini regionali. L’Iran ha invitato i membri delle Nazioni Unite, in particolare gli Stati regionali e islamici, a condannare l’attacco israeliano e ad adottare un’azione collettiva per fermare quello che definisce “il pericoloso avventurismo di Israele“.

La comunità internazionale osserva con crescente preoccupazione lo sviluppo della situazione, mentre Israele mantiene lo stato di emergenza e si prepara a possibili ritorsioni iraniane. L’AIEA continua a monitorare attentamente i siti nucleari iraniani, mentre i mercati globali riflettono l’incertezza geopolitica attraverso l’impennata dei prezzi energetici.

Le prossime ore saranno decisive per comprendere l’entità della risposta iraniana e le possibili conseguenze di questa escalation senza precedenti nel confronto tra Israele e la Repubblica Islamica.

contributo esterno

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