Il Napoli strappa un altro 0-0 soporifero, sempre al Maradona, contro l’Eintracht Francoforte

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Nemmeno contro l’Eintracht, reduce da due sconfitte consecutive per 5-1 in Champions League e 19 goal subiti in 9 partite di Bundesliga, il Napoli riesce a tirare in porta. Conte però potrà vedere ancora una volta il bicchiere mezzo pieno, per la terza gara consecutiva il Napoli chiude la partita senza subire rete.

Partita soporifera al Maradona, festeggia solo l’Eintracht

Il Napoli rimedia un altro 0-0 al Maradona, stavolta in Champions League contro l’Eintracht Francoforte. Una squadra reduce da due sconfitte per 5 a 1 in Champions League e che vanta numeri non propriamente irresistibili in Bundesliga, in quanto ricopre l’ottava posizione in classifica con 19 reti subite in 9 partite.

Nemmeno contro un avversario cosi modesto il Napoli è riuscito a tirare in porta. Non vincere, né tantomeno segnare un goal. Ma tirare in porta.

Il Napoli ha registrato, soprattutto nel 1° tempo, un possesso palla stucchevole senza mai essere pericoloso. Unico a dare un briciolo di imprevedibilità è stato Elmas, che conferma la buonissima prestazione fatta già contro il Como.

Per Hojlund è un’altra serata da dimenticare. Ennesima gara in cui non ha visto palla. Ma ci si dovrebbe domandare se il colpevole sia lui o se il problema sia che non gli arrivi mezzo pallone giocabile.

A mezz’ora dalla fine Conte si ricorda di avere due esterni offensivi seduti in panchina. Dentro prima Neres per Politano e una manciata di minuti dopo anche Lang per Lobotka.

Il Napoli non offre nemmeno in questo caso spettacolo, ma comunque costruisce due palle gol. Che sono state però gentilmente cestinate prima da Anguissa e poi, la più clamorosa, da McTominay che ha sparato sulle stelle un pallone docile messo in area di rigore proprio dal camerunense.

Tolto qualche mischione nel finale, la gara non ha detto nient’altro dopo il tiro dello scozzese. Il Napoli porta a casa un punto che complica maledettamente il proprio cammino in Champions League.

Conte si conferma allenatore non da coppe, ma non è di certo una novità. L’importante è che stavolta non parli di partita di stampo europeo.

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