di Giuseppe De Vita
Napoli, nelle giornate dal 22 al 24 marzo, è stata protagonista del Festival della Legalità, in particolare il quartiere collinare del Vomero.
In occasione della “Giornata della Memoria e dell’impegno, in ricordo delle vittime delle mafie”, è stato organizzato dalla Municipalità Arenella Vomero, congiuntamente al Ministero della Cultura – Direzione Regionale Musei Campania ed alla Consulta della Legalità, il “1° Festival della Legalità”. Il primo che si svolge nella città partenopea.
L’evento è stato fortemente voluto dalla Municipalità Arenella Vomero, guidata dalla Dott.ssa Clementina Cozzolino unitamente alla Consulta della Legalità con Presidente il Dott. Aldo De Chiara, già Avvocato Generale dello Stato presso il Tribunale di Salerno, con la giornata inaugurale svolta presso l’Auditorium del Museo Duca di Martina all’interno della Villa Floridiana.
Festival della Legalità: a Napoli il ricordo delle vittime di mafia
In tale evento si è avuto un ciclo di due incontri, che si sono tenuti, rispettivamente, il giorno 22 marzo 2023 presso la Villa Floridiana dal titolo “Le mafie esistono ancora?” e il giorno 23 marzo 2023, presso il Circolo Tennis Vomero dal titolo “Ambiente, paesaggio, patrimonio storico-artistico”.
Notevole è stata la partecipazione delle scuole di ogni ordine e grado del quartiere collinare ed, in particolare erano presenti l’Istituto Maria Ausiliatrice – Vomero, l’I.C. Sant’Ignazio di Loyola, l’Istituto Liceo Statale Mazzini , l’I.C Sabatino Minucci, Liceo Classico Statale Adolfo Pansini, l’I.C. Cesare Pavese – diretto dalla Dirigente Scolastica Caterina Cernicchiaro, l’Istituto Salesiano Sacro Cuore .
I lavori sono stati aperti dalla Dott.ssa Marta Ragozzino, Direttore della Direzione Regionale Musei Campania, con i saluti istituzionali della Dott.ssa Enza Amato, Presidente Consiglio Comunale di Napoli, del Prefetto Antonio De Jesu, Assessore Legalità del Comune di Napoli, della Dott.ssa Clementina Cozzolino, Presidente della Municipalità Arenella – Vomero
Festival della Legalità: dal 22 al 24 marzo in ricordo delle vittime innocenti della mafia
Il giorno 22 marzo, in qualità di relatori, sono intervenuti il Prof. Luciano Brancaccio, Professore Univ. Federico II, il Dott. Mariano Di Palma, dell’Associazione “Libera”, l’Avv. Carmine Foreste, Vice Presidente dell’Ordine Avvocati Napoli, il Prefetto Mario Morcone, Assessore alla Legalità della Regione Campania, la Dott.ssa Rosa Volpe, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli.
Il giorno 23 marzo in qualità di relatori saranno presenti l’Avv. Fulvio Bonavitacola, Vice-Presidente della Regione Campania ed Assessore all’Ambiente, l’Arch. Luigi De Falco, Presidente Ass. “Italia Nostra”, il Dott.Pierpaolo Filippelli, Procuratore Aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, Sez. Ambiente e Territorio, il Dott. Joselito Orlando, Comandante Unità Polizia Locale Arenella – Vomero, l’Avv. Giovanni Siniscalchi, Penalista.
Entrambe le giornate di dibattito e studio sono state dal Dott. Aldo De Chiara, Presidente della Consulta della Legalità.
Toccante ed emozionante la cerimonia in ricordo delle vittime delle mafie, con gli onori resi dalla Fanfara dell’Arma dei Carabinieri del X° Reggimento “Campania”.
Infine, la Municipalità, per il giorno 24 marzo ha organizzato una serie di gazebo con alcune Associazioni ed Enti, tra i quali l’Azienda Servizi Igiene Ambientale (Asia), per sensibilizzare i cittadini al rispetto delle regole, soprattutto in campo ambientale. Presso i vari gazebo erano presenti gli Assessori e i Presidenti delle varie Commissioni Consiliari della Municipalità.
I giovani allievi, presenti nelle due giornate di studio, hanno presentato striscioni e tanti elaborati così da esprimere i loro pensieri sul titolo “Le mafie esistono ancora?”
Il 1° marzo 2017, con voto unanime alla Camera dei Deputati, è stata approvata la proposta di legge che istituisce e riconosce il 21 marzo quale “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie”. Ogni anno, il primo giorno di primavera, è celebrato questo toccante evento.
Tale iniziativa è nata dal dolore di una mamma che ha perso il figlio nella strage di Capaci e non sentiva mai pronunciare il suo nome. Un dolore che diventa insopportabile se alla vittima viene negato anche il diritto di essere ricordata con il proprio nome.
Dal 1996, su iniziativa dell’Associazione “Libera”, ogni anno, in una città diversa, un lungo elenco di nomi scandisce la memoria che si fa impegno quotidiano, attraverso il recitare i nomi e i cognomi come un interminabile rosario civile, per farli vivere ancora, per non farli morire mai. Il 21 marzo in tanti luoghi del nostro Paese si ha un abbraccio sincero ai familiari delle vittime innocenti delle mafie, non dimenticando le vittime delle stragi, del terrorismo e del dovere.
Oggi purtroppo il sistema camorristico è molto presente sui nostri territori e una volta avevamo la mafia feroce e violenta di Riina, oggi abbiamo quella silente e corruttiva di Messina Denaro la mafia bianca e sommersa .
La mafia di oggi è quella degli appalti, della finanza globale, della sanità, dei rifiuti urbani e di quelli pericolosi, delle banche e delle imprese. Si tratta di una mafia che si è servita dei poteri dello Stato e li ha usati per i propri fini con la complicità di una parte deviata delle istituzioni. Si riuscirà mai a debellare la Mafia? Il 21 marzo ci insegna questo, con lo slogan di Libera “È possibile?”. Si, è possibile, assolutamente attraverso l’impegno quotidiano che costa sacrificio, ma è la strada verso un nuovo futuro, soltanto amando le nostre radici e denunciando, ricordando le parole di Peppino Impastato “Il silenzio uccide come la mafia”.
Dobbiamo essere sentinelle di legalità e amare i nostri territori affinché il sangue di tante vittime innocenti che erano al posto giusto nel momento sbagliato non vada perso e dobbiamo sempre ricordare le parole del Generale Dalla Chiesa “Se è vero che esiste un potere, questo potere è solo quello dello Stato, delle sue istituzioni e delle sue leggi; non possiamo oltre delegare questo potere né ai prevaricatori, né ai prepotenti, né ai disonesti”.