Energia pulita e risparmio energetico: il percorso verso un futuro sostenibile

0

di Gabriele Cicerchia

Il dibattito sull’energia è più acceso che mai, tra la necessità di una transizione ecologica, l’indipendenza dai combustibili fossili e le scelte tecnologiche per il futuro. Due visioni si contrappongono all’orizzonte: da un lato, il ritorno al nucleare, promosso come soluzione stabile e sicura; dall’altro, il potenziamento delle rinnovabili e l’adozione di strategie di risparmio energetico, viste come il modo più rapido ed efficace per affrontare la crisi climatica e garantire un futuro sostenibile.

Obiettivo primario deve essere il risparmio energetico, fondamentale per ridurre i costi e le emissioni di CO₂.

Nel 2022, l’Agenzia Internazionale per l’Energia (AIE) e la Commissione Europea hanno proposto una serie di azioni concrete per ridurre il consumo energetico, abbassare le bollette e diminuire la dipendenza dell’Europa dai combustibili fossili.

Se adottate su larga scala, queste misure permetterebbero di risparmiare abbastanza petrolio da riempire 120 supercisterne e abbastanza gas naturale da riscaldare quasi 20 milioni di abitazioni.

Tra le soluzioni proposte, alcune richiedono solo piccoli accorgimenti quotidiani come, ad esempio, abbassare il riscaldamento di 1°C, impostare l’aria condizionata 1°C più alta o regolare correttamente la caldaia Questi banali accorgimenti non solo alleggeriscono le bollette, ma contribuiscono alla lotta contro il cambiamento climatico, riducendo le emissioni di gas serra senza rinunciare al comfort domestico.

I trasporti rappresentano una delle principali fonti di consumo energetico.

Il tragitto medio in auto per recarsi al lavoro è di circa 15 km e spesso viene percorso con un solo occupante.

I suggerimenti dell’AIE

L’AIE suggerisce diverse strategie per ridurre l’uso del carburante e abbassare i costi e le emissioni: incentivare lo smart working e il telelavoro fino a tre giorni a settimana può far risparmiare fino a 35 euro al mese di carburante; il carpooling, ossia la condivisione dell’auto con colleghi o amici, riduce i costi e l’impatto ambientale; adottare una guida efficiente e abbassare la velocità media in autostrada di 10 km/h può portare un risparmio annuo di circa 60 euro.

Le città possono fare la loro parte incentivando il trasporto pubblico, promuovendo le domeniche ecologiche e favorendo l’uso della bicicletta e della micromobilità elettrica per gli spostamenti brevi. Per i viaggi più lunghi, il treno rappresenta una valida alternativa all’aereo.

Se tutti i cittadini dell’UE adottassero questi accorgimenti, si potrebbero risparmiare ogni anno 220 milioni di barili di petrolio e 17 miliardi di metri cubi di gas, mentre una famiglia media potrebbe ridurre le proprie spese energetiche di oltre 500 euro l’anno.

Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC)

Parallelamente al risparmio energetico, il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) evidenzia l’importanza di un sistema energetico decentralizzato e sostenibile, basato sulle rinnovabili e sull’efficienza.

Passare da un modello centralizzato, dominato da pochi grandi impianti, a uno diffuso e partecipativo garantirebbe maggiore resilienza e indipendenza economica.

Uno scenario basato al 100% sulle rinnovabili non solo è tecnicamente possibile, ma è più economico rispetto al nucleare.

Studi della LUT University e dell’Associazione Solar Power Europe dimostrano che un sistema interamente rinnovabile ridurrebbe i costi unitari dell’energia e accelererebbe la neutralità climatica entro il 2050.

Il ritorno al nucleare e le scelte del Governo

Il Governo italiano ha recentemente rilanciato l’idea di tornare al nucleare, ma questa proposta presenta numerose criticità.

Francesco Bochicchio, direttore del Centro nazionale per la protezione dalle radiazioni dell’Istituto Superiore di Sanità, ha evidenziato i potenziali pericoli legati alla costruzione di impianti sul nostro territorio quali i rischi sanitari e ambientali in caso di incidente, con effetti a breve e lungo termine sulla salute; i problemi di trasporto e smaltimento del combustibile nucleare; la mancanza di un piano di emergenza nazionale adeguato: attualmente, infatti, il piano prevede solo incidenti in impianti fuori dall’Italia, senza considerare l’evacuazione per centrali nel nostro territorio.

Secondo il PNIEC, per raggiungere la potenza necessaria con il nucleare, si dovrebbero costruire 120 centrali in Italia, ognuna con un proprio piano di emergenza e strutture sanitarie in grado di gestire eventuali criticità. Un’ipotesi che solleva enormi problemi di fattibilità e sicurezza.

Inoltre, gli Small Modular Reactors (SMR), su cui il governo punta, non possono essere considerati intrinsecamente sicuri.

Le esperienze in Francia e Stati Uniti dimostrano che i costi di costruzione delle centrali nucleari sono quadruplicati rispetto alle stime iniziali; inoltre, il nucleare non garantisce una vera indipendenza energetica, poiché dipende dall’uranio, risorsa estratta e controllata da pochi paesi nel mondo. La sicurezza è un’altra incognita: proteggere gli impianti da attacchi informatici o terroristici richiederebbe ingenti risorse pubbliche, aumentando ulteriormente i costi.

La prospettiva delle energie rinnovabili

Il futuro è nelle rinnovabili e nell’efficienza dunque e i dati dimostrano che l’Italia sta già avanzando verso un sistema energetico più sostenibile.

Nel 2024, le rinnovabili hanno coperto il 41,2% della domanda energetica nazionale, con una crescita significativa della capacità installata.

Con reti più moderne e sistemi di accumulo avanzati, la transizione a un modello 100% rinnovabile è non solo possibile, ma anche economicamente vantaggiosa.

Le scelte da condividere  per il futuro

Il futuro dell’energia è già qui: sta a noi scegliere se abbracciarlo o restare ancorati a soluzioni del passato.

In conclusione, la chiave per un futuro sostenibile risiede in un impegno collettivo, volto a costruire un modello di sviluppo che coniughi crescita economica, protezione ambientale e giustizia sociale, garantendo benessere e prosperità alle future generazioni.