Valeria Ciarambino, vicepresidente del Consiglio regionale della Campania, torna a sollevare l’urgenza di un riconoscimento giuridico per la figura dell’autista soccorritore, da anni dimenticata nonostante il suo ruolo cruciale nel sistema di emergenza-urgenza 118.
«Senza gli autisti soccorritori il 118 non potrebbe funzionare e tante vite non sarebbero salvate – dichiara Ciarambino –. Eppure, questa figura aspetta da decenni una norma nazionale che la riconosca pienamente. Le numerose proposte di legge depositate in Parlamento restano ferme, mentre gli operatori continuano a svolgere mansioni che esulano dalle loro competenze formali, rischiando penalmente o professionalmente in assenza di tutele».
Ciarambino ha presentato una nuova interrogazione per sollecitare l’attuazione completa delle linee guida regionali che prevedono una formazione specifica a cura delle Asl e delle Aziende ospedaliere campane. «Non si tratta solo di un tema di dignità – sottolinea – ma di sicurezza per i pazienti e per le équipe di emergenza. Un autista soccorritore adeguatamente formato è in grado di gestire situazioni ad alto rischio e di contribuire concretamente alla catena del soccorso».
Secondo Ciarambino, è inaccettabile che in Campania molti di questi operatori siano ancora impiegati tramite convenzioni con associazioni del terzo settore, senza un contratto regolare, con rimborsi spese minimi e turni insostenibili. Anche chi lavora già nel sistema sanitario regionale soffre l’assenza di un inquadramento normativo nazionale.
«Investire nella formazione e nel riconoscimento giuridico dell’autista soccorritore – conclude Ciarambino – è il primo passo per garantire un servizio pubblico efficiente e rispettoso dei diritti di chi, ogni giorno, salva vite umane».