Il 2025 sembrerebbe essere un anno di sfida per il mercato immobiliare italiano. Dalle analisi dei dati raccolti da Idealista, si evidenzia un significativo calo del valore degli immobili in tutte le regioni italiane che rappresenta un chiaro segnale di rallentamento. Grande slancio per la domanda d‘ acquisto che registra un notevole aumento del 18%. Resta stabile l‘offerta degli immobili che subisce una variazione appena positiva del 3%.
Rallenta il mercato immobiliare con il calo del valore delle case: l’andamento nelle varie regioni italiane
Nel primo trimestre 2025, a registrare il calo più netto dei prezzi è il Veneto (-8,5% da dicembre 2024 a febbraio 2025)
A seguire, nella classifica c’è la Valle D’Aosta con un calo del 7,9%. A riportare un calo contenuto sono le regioni della Campania e della Toscana.
Le cause del calo
Le cause sono molteplici e derivano da più fattori come l’aumento dei tassi d’interesse a causa dei quali i mutui diventano sempre più costosi e l’inflazione. I vari motivi che incidono sul mercato immobiliare fanno sì di produrre effetti negativi: difatti le transizioni immobiliari stanno calando e i prezzi, in molte zone, non sono in aumento come prima.
Nel primo trimestre del 2025 prezzi in leggero aumento e crescita esponenziale per gli investimenti
Il prezzo medio al metro quadro in Italia si attesta a 2.089 euro/mq con un incremento del 2,9% su base annua.
A incidere sull’andamento del prezzo c’è anche l’efficienza energetica degli immobili che gioca un ruolo sempre più rilevante. Infatti, l’offerta di nuove case ad alta efficienza energetica scarseggia. Mentre gli investimenti immobiliari corporate in Italia hanno raggiunto i 2,6 miliardi di euro con una crescita del 40% rispetto all’anno precedente.
Nei prossimi mesi si prospetta un evoluzione positiva dell’andamento del mercato immobiliare con un ulteriore riduzione dei tassi e possibili incentivi favorendo così le compravendite
Forte crescita per la richiesta di mutui
Forte segnale di ripresa anche per la richiesta di mutui con un aumento del 22,4% e registrando il suo record a gennaio 2025 con un incremento del 51,3% rispetto a gennaio 2024. Un’altro dato positivo riguarda le surroghe, ossia la sostituzione di un mutuo con un altro con condizioni maggiormente vantaggiose, hanno registrato un incremento del 19,6%. Gli ultimi dati relativi a marzo 2025, invece, ci informano che è stata registrata un impennata di mutui con una crescita del 62,3% rispetto a marzo 2024. I dati rilevano che i mutui sono richiesti soprattutto a Napoli e a Roma e a guidare le richieste sono in prevalenza i più giovani, dai 31 ai 45 anni.