L’Italia trionfa a Madrid: è oro agli Europei a squadre di Atletica

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Un PB dopo l’altro. Record nazionale staffetta mista. Un successo storico e corale per gli azzurri, che dominano la rassegna continentale a squadre confermandosi per la seconda volta primi tra le potenze dell’Atletica europea.


La squadra Azzurra ha scritto un’altra pagina memorabile della sua storia sportiva conquistando la vittoria nella European Athletics Team Championships 2025 a Madrid. Allo stadio Vallehermoso, in una quattro giorni di gare entusiasmanti, la nazionale azzurra ha brillato in quasi tutte le discipline, imponendosi con grinta, compattezza e talento.
Guidati da un gruppo di atleti ormai maturi a livello internazionale e da giovani promesse pronte a prendersi la scena, la squadra azzurra ha totalizzato 431,5 punti, staccando nettamente Polonia (405,5) e Germania (397). È un trionfo costruito su una grande coralità: solo tre vittorie individuali, ma una costanza impressionante di piazzamenti, con 7 secondi posti e 9 quarti posti, che hanno fatto la differenza nella classifica finale.

Chi ha fatto davvero la differenza
Sin dal primo giorno, con il 4° posto di Elisa Molinarolo con 4.45, il messaggio della squadra era chiaro: vincere, insieme. Dopo le parole del presidente Stefano Mei, tutti gli atleti hanno deciso di dare il massimo per ripagare la fiducia e gli sforzi degli ultimi anni. Il vero senso della competizione era contribuire, ciascuno con il proprio sforzo. E ci sono riusciti tutti. Persino Lorenzo Patta, che ha portato a termine la sua gara nonostante uno strappo muscolare, pur di garantire un punto alla squadra.

La seconda giornata è stata ricca di successi personali. Da segnalare il 6° posto di Giorgio Olivieri nel lancio del martello con un primo lancio a 72.90.
Poi una serie di primati personali:

  • Personal Best: Anna Polinari ha corso in 50.76 piazzandosi quarta nei 400 metri.
  •  Simone Biasutti ha brillato nel salto triplo con un Personal Best di 16.94, conquistando il secondo posto.
  • Francesco Pernici ha chiuso gli 800 metri con uno strepitoso 1:44.39 (Personal Best), commentando emozionato la sua prova: “Non mi aspettavo assolutamente di chiudere così, con un personale e la qualificazione per Tokyo. Ho lavorato molto soprattutto con allenamenti per potenziare il finale di gara, perché avevo avversari molto temuti. E i frutti degli allenamenti si sono visti. Durante i primi 300 metri ho preso uno sgambetto e ho picchiato le ginocchia l’una contro l’altra, ma sono rimasto focalizzato. Mi sono presentato qui con nulla da perdere, tanto da guadagnare, e sono emozionatissimo”.
  • Zaynab Dosso è quinta nei 100 con un Season Best di 11.22.
  • Edoardo Scotti ha vinto i 400 con il suo nuovo Personal Best: 44.93.

E ovviamente Nadia Battocletti, regina dei 5000 metri, ha dominato con 15:56.01.

Il terzo giorno è iniziato in salita: Mattia Furlani, non al meglio della forma, ha ottenuto un sofferto terzo posto nel lungo (8.03 al primo salto, 8.07 al secondo, poi un errore e due nulli oltre l’asse di battuta).
Ma la squadra è rimasta compatta.

  • Sara Fantini ha chiuso quarta nel martello con 70.56.
  • Matteo Sioli è secondo nell’alto con 2.27.
  • Eloisa Coiro ha brillato negli 800 con uno splendido 1:59.88. “È stata una gara difficile e molto tattica. L’obiettivo della stagione che mi ero prefissata con il mio allenatore era correre sotto i 2:00.00 più volte possibile e nei modi più diversi possibili, e ci stiamo riuscendo. Sono contenta di aver portato l’Italia in vetta alla classifica. Il momento più difficile della gara è stato quando hanno accelerato di botto ai 400 metri, pensavo fosse più dolce la progressione, invece sono state abbastanza brusche. Però lì ho saputo mantenere il sangue freddo perché l’istinto era accelerare anche io, ma sarei arrivata sfinita agli ultimi metri. Ho mantenuto la mia progressione riuscendo ad adattarla alla gara e sono riuscita a mantenere il ritmo di gara che mi ero prefissata, arrivando allo sprint finale con ancora abbastanza energie. La mente lucida ha ripagato.”
  • Giada Carmassi ha ottenuto un ottimo 4° posto nei 100 ostacoli (12.62): “Mi sembra di vivere una dimensione completamente nuova perché finalmente sto iniziando a confrontarmi con atleti di alto livello. Ho inseguito molto questo sogno e finalmente si sta avverando, soprattutto grazie a un percorso tecnico che ho corretto col mio allenatore. Avevo un difetto tecnico che ancora si vede: attacco l’ostacolo troppo sotto. Abbiamo dovuto metterci le mani e ci abbiamo lavorato in tutti i modi, mettendo dei segni a terra, nastri, pur di aiutarmi a tirarmi un po’ indietro. Ci abbiamo messo tantissima dedizione. I risultati sono arrivati prima del previsto e questo mi emoziona, ma mi rendo conto che a livello di testa riesco a reggere ed ho fame di migliorarmi ancora”.
  • Erika Saraceni, Personal Best a 14.08 nel triplo, è terza.
  • Alessandro Sibilio è quarto nei 400 ostacoli (48.94).
  • Ayomide Folorunso è seconda nei 400 ostacoli con 54.88.

Le staffette maschile e femminile hanno entrambe chiuso al quarto posto.

  • Lorenzo Simonelli, secondo nei 110 ostacoli con un Season Best di 13.27, ha commentato soddisfatto: “La prima parte della stagione è stata un po’ complicata a causa di qualche piccolo infortunio, ma sento di aver recuperato del tutto, sto bene. Devo giusto rientrare in competizione. Il confronto con gli altri atleti è stato bello. Mi sono sentito bene anche negli ultimi metri ed è stato un ottimo risultato tornare a competere a questi livelli ed arrivare secondo, soprattutto in vista dei Mondiali di Tokyo”.

Il quarto giorno è stato il più sofferto: una volta in cima alla classifica, bisognava restarci.
Leonardo Fabbri ha subito chiarito le intenzioni della squadra: primo posto e una serie di lanci sopra i 21 metri, chiudendo a 21.68.
Subito dopo, Paola Padovan ha fatto il suo Personal Best con 57.91 nel giavellotto.
Nei 200 metri, entrambi i secondi posti sono arrivati con Season Best:

  • Eseosa Fostine Desalu in 20.18.
  • Dalia Kaddari ha chiuso in 22.68.

Idea Pieroni ha difeso il 4° posto nell’alto con 1.91 e Yeman Crippa, affaticato per tutta la gara, ha chiuso i 5000 in 13:48.03, provando a rimontare nel finale. Poco in forma, Pietro Riva ha concluso settimo nei 1500 in 3:40.89.

Ma la regina della quarta giornata è stata Larissa Iapichino: dopo una serie di salti sottotono, al quinto ha piazzato un 6.92 che ha sancito il distacco definitivo da Polonia e Germania.
E come chiusura, non poteva esserci niente di meglio: record nazionale nella staffetta mista, con un fantastico 3:09.66.

Una squadra vera
“È stata una vittoria di squadra, costruita con la fatica quotidiana, il lavoro degli allenatori e soprattutto lo spirito di gruppo dei ragazzi,” ha dichiarato il DT Antonio La Torre al termine della competizione. “Vincere in una competizione come questa, dove contano tutti i risultati, è la dimostrazione che l’atletica italiana è viva, forte e unita.”

Prossima tappa: Mondiali di Tokyo
Dopo il trionfo di Madrid, l’Italia punta con ambizione ai Campionati Mondiali di Atletica in programma a Tokyo a settembre 2025. Molti degli atleti protagonisti in Spagna saranno attesi in Giappone per confrontarsi con l’élite mondiale. La vittoria agli Europei a squadre certifica il valore del progetto tecnico azzurro e rafforza la convinzione di poter essere protagonisti anche sulla scena globale.

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