A Napoli il confronto su dualismi e divari territoriali

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A Palazzo Serra di Cassano il dibattito degli economisti sulla questione meridionale e sui dualismi centro e periferia

Nel pomeriggio di ieri a Napoli, nella splendida cornice di Palazzo Serra di Cassano, sede dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, si è tenuto l’interessante convegno su “Dualismi e Divari Territoriali”, tema prepotentemente tornato nelle ultime settimane alla ribalta dell’attualità e dell’Agenda del Paese,  soprattutto grazie all’incessante lavoro svolto dall’Intergruppo parlamentare  “Sviluppo Sud, Aree fragili e Isole minori” e dai Vescovi italiani della CEI (Conferenza Episcopale Italiana) con il Cardinale Matteo Zuppi.

L’evento è stato organizzato dalla rivista scientifica JPE (Journal of Pluralism in Economics) che, per l’appunto, ha intitolato il suo secondo numero  “Dualismi e Divari Territoriali” , e dall’Intergruppo  parlamentare  “Sviluppo Sud, Aree fragili e Isole minori”, presieduto dall’On.le Alessandro Caramiello.

 A patrocinare l’iniziativa, lo stesso Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, la SVIMEZ, il Comune di Napoli, la Commissione Speciale Aree Interne del Consiglio Regionale della Campania e la nostra testata giornalistica CentroSud24, sempre sensibile ai temi che riguardano il Mezzogiorno e i divari territoriali ancora in essere.

L’intervento del Presidente dell’intergruppo parlamentare “Sviluppo Sud

Il seminario si è aperto con i  saluti istituzionali del Presidente dell’Intergruppo parlamentare  “Sviluppo Sud, Aree fragili e Isole minori” , Alessandro Caramiello, che ha voluto descrivere la genesi e la mission di questo organismo bipartisan nato circa tre anni fa e che registra l’adesione di ben 50 parlamentari degli opposti schieramenti, coadiuvato da una strutta tecnica di circa 300 esperti (tra accademici, economisti, giuristi, sociologi, esperti meridionalisti, rappresentanti delle organizzazioni sindacali e datoriali e di enti locali), che si articola in 20 Commissioni, istituite a specchio su quelle parlamentari. A presiedere il Tavolo tecnico e coordinare il lavoro di tutte le 20 Commissioni, Giovanni Barretta, economista beneventano che, peraltro, partecipa al comitato scientifico della rivista JPE.

Nel suo accorato intervento, Alessandro Caramiello ha voluto brevemente ricordare le più recenti iniziative assunte su questi temi dall’Intergruppo, citando la “Mozione sulle aree interne”, approvata all’unanimità alla Camera dei Deputati il 4 novembre dello scorso anno, che –  in 16 punti – impegna il Governo a porre una particolare attenzione per le aree interne,  e la felice interlocuzione avviata con i Vescovi della CEI per la modifica dell’impostazione del Piano Strategico Nazionale Aree Interne (PSNAI 2025). In questo caso, il Piano all’ ”obiettivo 4”, relativamente ai comuni periferici contraddistinti da più forti fenomeni di spopolamento, aveva previsto  un (inesorabile)  accompagnamento ad una loro “fine dignitosa”, rinunziando – quindi – per essi a qualsiasi altra iniziativa di sostegno e rilancio. Dopo l’intervento dei Vescovi a Benevento,  che hanno consegnato all’Intergruppo la loro lettera aperta di protesta da portare all’attenzione dei massimi rappresentanti delle istituzioni nazionali, rispetto all’originaria impostazione contenuta nel Piano SNAI, registriamo che, il 31 agosto scorso, il Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e per il PNRR (Tommaso Foti), ha deciso di stralciare dal Piano Strategico Nazionale Aree Interne il contestato “obiettivo 4”. Caramiello ha dato agli intervenuti al convegno notizia che il 17 settembre scorso, con una formale celebrazione a Roma in San Pietro, è stato attribuito a Papa Leone XIV  il riconoscimento di “Eccellenza meridionale“, conferendogli al contempo la Presidenza Onoraria dell’Intergruppo, quale interprete dei bisogni e delle speranze dei diversi Sud del mondo.

Nella foto, da sinistra: Alessandro Caramiello, presidente dell’Intergruppo “Sviluppo Sud” e Luca Antonio Pepe, giornalista e scrittore e moderatore dell’incontro

Il deputato di Portici non ha mancato di ricordare ai presenti quanto in merito  fatto dall’Intergruppo anche con le numerose proposte di legge depositate in Parlamento, gli emendamenti alla legge di bilancio e al decreto coesione, le interrogazioni, tutte ispirate ad assicurare la tutela di questi territori fragili, facendo ritornare alla ribalta il tema dei divari e dualismi territoriali tra Nord e Sud del Paese, tra Centro e Periferia.

Tra i progetti di legge presentati più di recente, Caramiello ha segnalato quello relativo all’Emergenza Vesuvio” per trasformare un’emergenza in un’opportunità di ripopolamento delle aree interne. Il Presidente dell’Intergruppo ha annunciato nelle prossime settimane il deposito alla Camera di uno specifico progetto di legge per le aree interne, informando i presenti che l’Intergruppo parteciperà ai prossimi Stati Generali delle Aree Interne, indetti a Benevento dall’associazione EItalìa il 3 e 4 ottobre p.v..

Nella foto, da sinistra: Mauro Alvisi, direttore JPE, Alessandro Caramiello, presidente dell’Intergruppo “Sviluppo Sud” e Luca Antonio Pepe, giornalista e scrittore e moderatore dell’incontro

I saluti istituzionali della Regione Campania e di Confinternational

A seguire, il saluto istituzionale di Michele Cammarano, presidente della Commissione Speciale aree Interne del consiglio regionale della Campania, che ha ricordato delle iniziative concrete intraprese dalla Regione per contrastare i divari territoriali e i gravissimi fenomeni di progressivo spopolamento delle aree interne, ricordando che la Regione Campania, accanto alla Toscana, sono le uniche due regioni in Italia ad aver istituito una specifica commissione in materia. L’auspicio, da detto Cammarano, di poter giungere al riconoscimento di un apposito assessorato regionale alle aree interne, che, sicuramente, meglio potrebbe mettere in campo azioni e strategie adeguate per correggere i divari esistenti.

Michele Cammarano, Presidente Commissione Speciale Aree Interne del Consiglio Regionale della Campania

Sono, quindi, giunti i saluti istituzionali della Confinternational con il suo presidente, Salvo Iavarone, che ha invitato tutti ad iniziative concrete, come si aspettano gli imprenditori.

I lavori del seminario

Ad introdurre i lavori del seminario scientifico, con un parterre di studiosi ed economisti davvero di eccezione, è intervenuto Mauro Alvisi, accademico pontificio e direttore editoriale di JPE.

A moderare i lavori del seminario, è stato chiamato Luca Antonio Pepe, giornalista e direttore di CentroSud24, nonché autore, con Pino Aprile, di “Meglio Soli”, un manifesto sulle disparità e diseguaglianze  tra Nord e Sud del Paese, opera uscita all’inizio dell’anno che continua a rimanere saldamente nei primi posti della classifica dei  10 libri  più letti.

Luca Antonio Pepe, giornalista e scrittore e moderatore dell’incontro

Il primo panel dei lavori

La parola è poi passata a Maurizio Sibilio, Prorettore Vicario dell’Università di Salerno, che ha tenuto una vera lectio magistralis dal titolo:  “L’innovazione a supporto delle aree interne: la funzione della ricerca e della formazione”, il quale, tra le altre cose, si è soffermato sull’ambizioso progetto della “Quantum Valley” da realizzare nel Campus di Fisciano dell’Università di Salerno, per creare un centro di eccellenza, una sorta di  Silicon Valley campana, che prevede l’acquisizione  da parte della Regione Campania di uno dei più potenti computer quantistici del mondo.

Nella foto, da sinistra: Giovanni Barretta, Guido Tortorella Esposito, Maurizio Sibilio e Luca Antonio Pepe
Maurizio Sibilio e Aldo Berlinguer

E’ stata, quindi, la volta di Guido Tortorella Esposito, storico del pensiero economico, docente Unisannio e direttore JPE, con una dettagliata relazione sulla “Globalizzazione, finanziarizzazione e divari territoriali” che ha messo sapientemente a confronto i modelli dell’economia politica, di matrice anglo-sassone, con quelli dell’economia civile della scuola napoletana di Antonio Genovesi.

L’intervento di Guido Tortorella Esposito (nella foto il secondo da sinistra)

A seguire, l’interessante  relazione su “Divari e dualismi territoriali: dai globali ai regionali” , svolta dall’economista Giovanni Barretta, Presidente del Tavolo tecnico dell’Intergruppo “Sviluppo Sud”, che ha spaziato sui temi della strategia  SNAI, risultata finora un’esperienza fallimentare, dell’autonomia differenziata, del federalismo fiscale   e dell’inadeguatezza delle politiche finora sperimentate sull’annosa questione trattata nel corso del seminario. Si tratta di temi e strategie che imporrebbero  – a suo dire – un radicale cambio di paradigma, passando da un modello, come quello a cui finora si è ricorso, teso ad alimentare la competitività” territoriale, ad uno – invece – che riconosca e valorizzi, prima di tutto,  la “coesione” tra le aree più ricche del Paese e quelle maggiormente in ritardo. Una possibilità, quest’ultima, prevista – peraltro – dallo stesso art.174 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea, fino ad approdare ad un sistema che si indirizzi a riconoscere una vera e propria fiscalità di vantaggio per i territori più fragili.

Giovanni Barretta, economista e presidente del Tavolo Tecnico dell’Intergruppo parlamentare “Sviluppo Sud”
Giovanni Barretta, economista e presidente del Tavolo Tecnico dell’Intergruppo parlamentare “Sviluppo Sud”

Il secondo panel dei lavori

A questo punto, si è aperto un secondo panel di interventi, che ha visto da subito protagonista Vittoria Ferrandino, storico economico dell’UniSannio,  con una puntuale relazione su: “Il pensiero autonomista e regionalista alla vigilia della Costituente: una soluzione per il Mezzogiorno?”.

Vittoria Ferrandino storico economico dell’UniSannio
Il tavolo dei relatori del secondo panel

Parimenti interessante, oltre che originale, il contributo scientifico da parte di Rita Mascolo, economista dell’Università LUISS di Roma, con un’analitica relazione su:“La finanziarizzazione del settore agroalimentare: i divari globali”, sciorinando dati e statistiche che hanno ben fatto inquadrare le origini dei divari e le dipendenze nel settore agroalimentare.

Rita Mascolo, economista dell’Università LUISS di Roma

Sempre nel secondo panel, il contributo giunto dalla costituzionalista Daniela Mone, dell’Università Luigi Vanvitelli, che, da raffinata giurista,  ha tenuto un’ampia relazione su: “Autonomia differenziata e divari territoriali nella legge Calderoli, dopo la Sentenza n.192 del 2024”.

La costituzionalista Daniela Mone dell’Università Luigi Vanvitelli

E’ stata, quindi, la volta di Marco Palombi, economista politico e scrittore, grande esperto di questioni geopolitiche, che, con un’originale e suggestiva relazione,  si è interrogato su: “Le radici geopolitiche della disuguaglianza territoriale: tra dottrine strategiche e antropologia economica”.

Marco Palombi, economista politico e scrittore

Altrettanto significativo, il contributo di Paola Fiorentino, docente di storia economica dell’Università Suor Orsola Benincasa, con una puntuale relazione su : “La geografia del capitale sociale: risorse e opportunità”.

A sinistra: Paola Fiorentino, docente di storia economica dell’Università Suor Orsola Benincasa

Sul finire, l’intervento – davvero stimolante – di Aldo Berlinguer, dell’Università di Cagliari e del CNR, con una relazione dal significativo titolo “Left behin. Anatomia di un Paese lasciato indietro”, che ha cercato di portare ai lavori un contributo con un’impostazione, però,  diversa, denunciando come, spesso, i divari dipendano, piuttosto che dal “mercato”, dall’incapacità dello Stato e degli amministratori pubblici nel saper cogliere le opportunità normative, che pure sono previste dalla legislazione europea, come nel caso della mancata interpretazione del prezioso principio della “coesione”, già previsto  nell’art.174 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea e mai effettivamente declinato in concreto  nel nostro Paese.

Aldo Berlinguer, dell’Università di Cagliari e del CNR

L’ultima relazione è stata svolta da Adriano Giannola, Presidente SVIMEZ, che,  pur essendo collegato da remoto, non ha voluto far mancare il proprio prezioso contributo. Anche in questa occasione, nel ricordare le attività della SVIMEZ e le iniziative assunte sui diversi temi dell’autonomia differenziata e del federalismo fiscale,  le parole di Giannola sono apparse subito  illuminanti, indicando percorsi possibili per superare o quantomeno mitigare i divari territoriali esistenti.

Il Presidente SVIMEZ, Adriano Giannola

La chiusura dell’importante  seminario napoletano è stata affidata a Pino Aprile, giornalista e scrittore, nonché presidente onorario dell’Intergruppo parlamentare “Sviluppo Sud”, che, come nel manifesto del suo libro “Meglio Soli”, con un’analisi spietata delle condizioni di subalternità in cui versa il Sud Italia, ha lanciato ancora una volta da Napoli il suo grido di ribellione. Lo scrittore di origini pugliesi ha sottolineato che,  in un Paese in cui mancano gli asili nido, le mense per il tempo pieno nelle scuole, i treni, gli aeroporti e le strade e in cui politici e media chiamano i meridionali ladri di risorse pubbliche, accade che lo stesso Stato, attraverso i suoi enti delegati al controllo dei conti, certifica poi che sono gli stessi cittadini meridionali ad essere stati  derubati ogni anno di cifre mostruose.

Pino Aprile (giornalista e scrittore, presidente onorario dell’Intergruppo parlamentare “Sviluppo Sud”)

Nel suo accorato (come sempre) intervento, Pino Aprile ha denunciato come le risorse inviate dall’Unione europea per ridurre le disuguaglianze interne, ancora una volta, siano state spese nelle aree più ricche, quasi per far crescere di più il divario da quelle più povere.

L’intervista a Mauro Alvisi

A conclusione dei lavori, abbiamo raccolto le dichiarazioni di uno dei suoi protagonisti, Mauro Alvisi, accademico pontificio e direttore editoriale di JPE:

Mauro Alvisi, direttore JPE

“Un evento, questo di Napoli,  nella cornice dello storico palazzo dei Duchi Serra di Cassano, nobili rivoluzionari giacobini in una Napoli borbonica,  di portata accademica e istituzionale che va oltre la città che lo ha ospitato.  Un segno di discontinuità, anche argomentativa. Ideale per il tema affrontato dalla rivista JPE sui “Divari e dualismi territoriali”. Un parterre du ROI” di relatori, in presenza e a distanza. Grandi cattedratici, studiosi e saggisti del mondo economico e giuridico nazionale. Tra i quali, il protettore dell’Università di Salerno, Maurizio Sibilio, il Presidente di Svimez, Adriano Giannola, il noto prof. Aldo Berlinguer, dell’ UniCagliari, una costituzionalista del calibro di Daniela Mone, dell’Università della Campania Vanvitelli, importanti economisti e storici del pensiero economico, tra cui Guido Tortorella Esposito dell’UniSannio. Il tutto sotto il registro organizzativo di Giovanni Barretta, Presidente del Tavolo Tecnico  dell’Intergruppo Parlamentare “Sviluppo Sud, Aree interne, fragili e Isole minori”. Con la Presenza del Presidente on. Alessandro Caramiello, si è trattato di un evento che si è posto come pietra angolare del dibattito italiano sulla autonomia differenziata e che avrebbe meritato la platea degli studenti napoletani di economia e giurisprudenza. Un grande orgoglio per JPE, rivista internazionale giunta al suo secondo numero tematico dopo il primo, di gran successo sull’Intelligenza Artificiale in Economia, mentre s’annuncia il terzo, dedicato interamente agli “Scenari del Mediterraneo”. Non credo sia un caso la scelta di Palazzo Serra di Cassano, alla vigilia dell’anno olimpico italiano. Pochi sanno che la dolcevita partì ufficialmente proprio qui, il 3 Settembre del 1960, con l’indimenticabile “Ballo dei Re”, dove aristocrazia, nobiltà, mondo della finanza e jet set mondiale celebrarono le Olimpiadi di Roma. Un Sud che con JPE riparte a marcare la sua importanza nel panorama mondiale e che a Napoli ospiterà presto la Coppa America di Vela”.